Sentenza per il processo n.21

SENTENZA PER IL PROCESSO N. 21

INTRODUZIONE
L’utente Patrick, appartenente al partito Unione Democratica di questo forum, ha aperto il giorno 8 settembre 2010 un processo contro gli utenti Teo (appartenente al partito politico La Destra) e marco.n (appartenente al partito politico PDL) per violazione articolo 3 del Regolamento.

L’articolo 3 del Regolamento di Res Publica citato da Patrick stabilisce:

Art.3
E' assolutamente vietato insultare e/o diffamare qualsiasi persona esterna al forum e/o qualsiasi utente.
Sanzioni
-Se persona esterna o utente: ban da 1 settimana a 1 mese con proposta di ban perenne
-Se moderatore o amministratore: ban da 2 settimane a 2 mesi con proposta di ban perenne

RICHIESTA
La richiesta di Patrick è quella di condannare gli imputati secondo le pene previste dal Regolamento di Res Publica (articolo 3).

ARGOMENTAZIONE DEL GIUDICE
L’affermazione di Teo riportata dall’accusa è la seguente:

Bè, un consiglio te lo do: non sparare cazzate sul forum

Tale affermazione contiene si un linguaggio al di sopra delle righe ma non contiene, secondo questo Tribunale, nessuna espressione di insulto o diffamazione, le uniche azioni per la quale questo Tribunale è obbligato a prendere provvedimenti secondo quanto stabilito dall’articolo 3 del Regolamento di Res Publica. E’ ovvio, altresì, che è raccomandato un linguaggio più consono per questo forum poiché ci deve essere sempre massimo rispetto verso tutti gli utenti dello stesso.

L’affermazione di marco.n riportata dall’accusa è, invece, la seguente:

Tu hai liberà stampa!!!! Ma nel forum ci sono delle regole da rispettare, e le cose che hai detto tu sono penabili con un ban di 1 settimana!!!! quindi ti invito a tapparti la boccaccia sporca che hai e parlare come persone civili...! altrimenti mi vedi costretto di denunciarti al tribunale!!!!!!!!!

In questo caso invece l’espressione evidenziata in grassetto rappresenta un chiaro insulto verso Patrick e verso la sua persona. In particolare l’imputato non solo ha utilizzato un linguaggio decisamente scurrile e maleducato ma ha di fatto anche insultato l’utente. Il caso è abbastanza grave poiché tale insulto viene da una situazione in cui due utenti non la pensano allo stesso modo. E’ mancato il rispetto che è alla base della democrazia.

CONCLUSIONE
Rilevato, dunque, che non è stata dimostrata la violazione dell’articolo 3 del Regolamento di Res Publica per le accuse rivolte all’imputato “Teo”, questo Tribunale decide di non comminare alcun ban a tale utente.

Rilevato che è stata dimostrata la violazione dell’articolo 3 del Regolamento di Res Publica per le accuse rivolte all’imputato “marco.n” poiché questi ha insultato chiaramente la parte accusatrice; rilevato altresì che il Regolamento conferisce a questo tribunale piena discrezionalità sulle pene da disporre (minimo 1 settimana, massimo 1 mese); rilevato altresì che il comportamento dell’imputato non è recidivo, rilevate altresì le pene comminate da questo Tribunale per casi simili, questo Tribunale decide di comminare all’imputato un ban di 9 giorni. L’imputato ha tempo fino alle ore 7.00 di giovedì 9 settembre per presentare ricorso. Se entro tale termine non sarà presentato ricorso sarà reso effettivo da tale orario il ban comminato da questo Tribunale.

Così è deciso.
La seduta è tolta.