Sentenza per il processo n.14
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Sentenza per il processo n.14
SENTENZA PER IL PROCESSO N. 14
INTRODUZIONE
L’utente mikeguerini, appartenente al partito PDL di questo forum e amministratore dello stesso, ha aperto il giorno 15 luglio 2010 un processo contro vincenzomitico705, deputato appartenente al partito politico La Destra. Secondo mikeguerini l’imputato si è appropriato indebitamente di due account di utenti diversi ("victor" e "ale") al fine di votare al posto loro durante le elezioni politiche tenutesi a giugno 2010 e riporta come prova una conversazione MSN avuta tra l’imputato e il leader della coalizione di cui fa parte per dimostrare che l’imputato avrebbe confessato tali azioni ad Azzurra.
RICHIESTA
La richiesta di mikeguerini è la revoca di tutte le cariche politiche che l’imputato ricopre più il ban di due mesi con proposta di ban perenne (pena massima prevista dall’articolo 10 del Regolamento di Res Publica). La parte accusatrice chiede inoltre che vengano soppressi gli utenti “victor” e “ale”.
ARGOMENTAZIONE DEL GIUDICE
Avendo visto la chat riportata e avendo avuta la cronologia di tale chat dall’utente Azzurra che quindi conferma che tale conversazione è realmente avvenuta e avendo verificato che l’utente con cui ha chattato Azzurra sia stato realmente l’imputato, posso affermare che le prove presentate dall’accusa non sono false. Tali prove, anche se provengono da ambiente al di fuori del forum, possono essere usate in questo processo perché testimoniano alcuni atti e alcune azioni non consentite all’interno di questo stesso. Inoltre il Regolamento non contiene una specifica norma riguardo a quali prove possono essere usate nei processi di Res Publica e quali no. Per tali motivi posso affermare che le prove, oltre a essere veritiere, possono anche essere usate in questo processo.
Nella lettura della conversazione si evince che l’imputato ha convinto alcuni suoi amici ad iscriversi al forum ma allo stesso tempo si evince che l’utente ha eseguito tale procedura solo e soltanto per aumentare i voti per il suo schieramento politico che in caso di mancanza di tali voti avrebbe costretto l’imputato a non poter essere eletto all’interno della Camera dei Deputati di Res Publica e sarebbe quindi rimasto senza “cariche” come l’imputato stesso afferma nella chat.
L’imputato è andato contro ogni principio di correttezza etica che è alla base di ogni forum poiché per rispondere ad Azzurra che citava di una “vittoria sleale” l’imputato ha risposto “pur sempre una vittoria”. Tale affermazione va oltre ogni spirito di correttezza, soprattutto dal punto di vista etico e morale, perché prima di ogni cosa all’interno di un forum ci deve essere la presenza e il rispetto delle regole. L’imputato con le sue azioni non solo ha cercato di falsare i risultati elettorali delle elezioni politiche di giugno 2010 (le elezioni sono la massima espressione della democrazia) ma ha anche, con i suoi comportamenti poco responsabili, messo in difficoltà il suo partito, il leader della sua coalizione che si è detta “imbarazzata” dell’accaduto e soprattutto l’intero forum visto che non è la prima volta che l’imputato è stato condannato da questo tribunale per violazione di altri articoli del Regolamento di Res Publica.
Bisogna però considerare il fatto che la conversazione riportata non contiene frasi o espressioni che possono affermare con assoluta certezza che l’imputato attraverso gli account dei suoi amici abbia votato al posto loro come sostiene l’accusa. Emerge solamente che l’imputato ha verificato che i suoi amici avessero votato alle elezioni, comportamento comunque scorretto ma non punibile secondo quanto riportato dal Regolamento di Res Publica.
Lo stesso imputato ha poi confessato che gli indirizzi IP di “victor” e “ale” sono uguali al suo, con la seguente frase tratta dalla chat:
Nella lettura della conversazione si evince che l’imputato ha convinto alcuni suoi amici ad iscriversi al forum ma allo stesso tempo si evince che l’utente ha eseguito tale procedura solo e soltanto per aumentare i voti per il suo schieramento politico che in caso di mancanza di tali voti avrebbe costretto l’imputato a non poter essere eletto all’interno della Camera dei Deputati di Res Publica e sarebbe quindi rimasto senza “cariche” come l’imputato stesso afferma nella chat.
L’imputato è andato contro ogni principio di correttezza etica che è alla base di ogni forum poiché per rispondere ad Azzurra che citava di una “vittoria sleale” l’imputato ha risposto “pur sempre una vittoria”. Tale affermazione va oltre ogni spirito di correttezza, soprattutto dal punto di vista etico e morale, perché prima di ogni cosa all’interno di un forum ci deve essere la presenza e il rispetto delle regole. L’imputato con le sue azioni non solo ha cercato di falsare i risultati elettorali delle elezioni politiche di giugno 2010 (le elezioni sono la massima espressione della democrazia) ma ha anche, con i suoi comportamenti poco responsabili, messo in difficoltà il suo partito, il leader della sua coalizione che si è detta “imbarazzata” dell’accaduto e soprattutto l’intero forum visto che non è la prima volta che l’imputato è stato condannato da questo tribunale per violazione di altri articoli del Regolamento di Res Publica.
Bisogna però considerare il fatto che la conversazione riportata non contiene frasi o espressioni che possono affermare con assoluta certezza che l’imputato attraverso gli account dei suoi amici abbia votato al posto loro come sostiene l’accusa. Emerge solamente che l’imputato ha verificato che i suoi amici avessero votato alle elezioni, comportamento comunque scorretto ma non punibile secondo quanto riportato dal Regolamento di Res Publica.
Lo stesso imputato ha poi confessato che gli indirizzi IP di “victor” e “ale” sono uguali al suo, con la seguente frase tratta dalla chat:
l'importante e che ne tu (ndr riferito ad Azzurra) e ne io gli diciamo di controllare gli ip (ndr riferito all’amministratore mikeguerini) perchè poi nota che victor e ale.. hanno stesso ip ( telefonino mio )
Ecco l’articolo 10 del Regolamento di Res Publica:
Art.10
E' assolutamente vietato possedere due o più account per ogni persona fisica. L'amministrazione si riserva il diritto di controllare periodicamente gli indirizzi ip di ciascun utente al fine di evitare il fenomeno della Doppia Utenza. L'amministrazione, se nota due (o più) utenti con il medesimo indirizzo ip, provvederà a processare immediatamente i due (o più) utenti colpevoli.
Sanzioni
-Soppressione degli account-copia superflui
-Ban da 2 settimane a 2 mesi, con proposta di ban definitivo in caso di recidiva
Tale articolo stabilisce che ogni persona fisica può possedere un solo account e non si può accedere a più account dallo stesso indirizzo IP. Nel processo in questione, però, l’imputato non possiede più account: è entrato con account diversi dal suo ma senza “possederli”. E’ certo però che gli utenti “victor” e “ale” hanno lo stesso indirizzo IP e tale procedura non è consentita dal Regolamento. Allo stesso tempo però non ci sono prove per dimostrare che l’imputato ha avuto accesso agli account dei suoi amici con il suo stesso indirizzo IP. Questa procedura non è stata potuta essere verificata dall’amministratore del forum poiché i due utenti “victor” e “ale” non hanno lasciato alcun messaggio dopo la loro iscrizione, segno che tali account erano stati creati solo ed esclusivamente per aumentare i voti per il partito dell’imputato.
Bisogna tenere anche conto che non si sono portate le prove che l’imputato abbia votato per conto dei suoi amici ma questo aveva solo l’intenzione di farlo ma l’intenzione di farlo non può essere oggetto di valutazione di un ban da parte di questo Tribunale.
Bisogna tenere anche conto che non si sono portate le prove che l’imputato abbia votato per conto dei suoi amici ma questo aveva solo l’intenzione di farlo ma l’intenzione di farlo non può essere oggetto di valutazione di un ban da parte di questo Tribunale.
CONCLUSIONE
Rilevato che il comportamento dell’imputato è stato ritenuto non corretto dal punto di vista etico e morale (come ampiamente dimostrato dalla conversazione) con i quali vincenzomitico705 ha cercato di falsare i risultati elettorali (questo poiché i suoi amici non sono mai intervenuti successivamente dalla data delle elezioni, segno che tali account erano stati creati solo per acquisire maggiori voti per il suo partito); rilevato altresì che non c’è stata violazione da parte di vincenzomitico705 dell’articolo 10 del Regolamento di Res Publica riguardo le doppie utenze; letti i motivi sopra esposti in cui si evidenzia che esiste una violazione delle regole etiche e morali da parte dell’imputato ma non sussiste pertanto una violazione dell’articolo 10 del Regolamento (anche per mancanza di prove), questo Tribunale non può accogliere la richiesta di ban formulata dall’accusa: per tali motivi non sarà comminato nessun ban all’utente vincenzomitico705. Allo stesso tempo però ordino la cancellazione immediata degli utenti “victor” e “ale”, account creati solo ed esclusivamente per portare voti ad un partito politico e, che come dimostrato, hanno lo stesso indirizzo IP (pratica non consentita dall’articolo 10 del Regolamento). Visto che gli utenti "victor" e "ale" (irregolarmente poichè avevano stesso indirizzo IP) hanno determinato di fatto il pareggio tra gli schieramenti politici di Alleanza Democratica Riformista e l'Alleanza per la Libertà, obbligo il Presidente della Repubblica a convocare una seduta urgente della Corte Costituzionale di Giustizia per decidere sul da farsi in merito a questa questione.
Così è deciso.
La seduta è tolta.
Re: Sentenza per il processo n.14
Ottima decisione thomas!Fermo restando però che secondo me questo governo deve andare avanti lo stesso!
Zucchetto- Malato del forum
- Numero di messaggi : 3401
Data d'iscrizione : 17.11.09
Re: Sentenza per il processo n.14
Come sempre thomas ti sei rivelato una persona equa e ragionevole anche se le nostre idee a volte sono diverse. Complimenti per come sei riuscito a gestire comunque una situazione difficile e tesa.
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