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Il ministro lascia una dichiarazione

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Messaggio  alessimaga Gio 22 Lug 2010 - 10:13

Il ministro lascia una dichiarazione


Cittadini e cittadine, scrivo su questo giornale per chiarire alcune cose e rispondere ad alcune polemiche che riguardo la manovra e il governo.
Mi sono giunte notizie di critiche alla mia manovra da una certa parte politica che dicono: è una manovra troppo di sinistra, non compaiono privatizzazioni né tanto meno tagli a vanvera. Be io vorrei dire a coloro che hanno detto ciò che la mia manovra non è di sinistra ma è una manovra sociale che cerca di non colpire i più poveri ma chi da questa crisi ci ha guadagnato, continua a guadagnarci e ne approfitta anche presentando il conto al popolo. Vorrei ricordare che dietro ogni centesimo della mia manovra c’è una persona che magari può pagare quel centesimo o magari non può. Io ho riflettuto molto su dove tagliare e devo ammettere che non è stato facile, quando avevo messo l’innalzamento della soglia d’invalidità zucchetto mi riprese ed io lo ringrazio per ciò perché io stavo per colpire persone che già erano state colpite ma non dal governo ma dalla natura. Devo ricordare che una manovra non è fatta per strozzare i poveri e quindi rendere stagnante il sistema economico. Riguardo alle privatizzazioni vorrei dire solo ciò: cosa dovrei privatizzare, che lo Stato non ha più niente? Se ci fu una cosa buona di Mussolini fu l’IRI che rese lo Stato possessore di imprese come Fini, Barilla, parte della Fiat, Vodafone, Telecom, ecc. L’Iri raggiunse negli anni novanta il primato in campo economico diventando la prima impresa per ricavi in Italia e nel mondo, spaziava in ogni settore fino a che per amor della privatizzazione non fu smembrata prima e venduta dopo facendo guadagnare allo Stato parecchie decine di miliardi. Ma ora siamo punto da capo con un debito che è ripreso ad aumentare e imprese che prima erano costrette a rimanere qui, perchè erano imprese di proprietà statale, creando lavoro ora invece de localizzano (Vodafone in Serbia, fiat in Polonia, ecc) togliendo lavoro e facendo collassare il sistema produttivo italiano.
Ma ciò sono state polemiche nascoste perché ne sono arrivate altre a colpi di emendamenti presentati da Sibono infatti un suo emendamento che mi ha stupito dice che i tagli alla difesa non devono essere fatti alle missioni militari estere ma alle difese interne (basi italiane, carabinieri, truppe difensive) ora uno mi potrebbe dire embé? Perché rimani stupito? Be sono rimasto stupito perché quell’emendamento appoggia la guerra, una guerra che non è nostra, una guerra per fini economici americani, una guerra che ha creato una trentina di morti italiani in periodo di “pace”, una guerra che ha tolto ha una trentina di padri il piacere di giocare con i propri figli o di parlare con le mogli. E’ questa la guerra che quell’emendamento vuole, ma quell’emendamento non è mai arrivato in parlamento per questioni burocratiche che stanno contribuendo a far cadere il governo perciò lancio questo appello al governo, al PdR e al presidente delle camere Thomas di lasciar mettere ai voti quell’emendamento ma voglio ricordare ai miei colleghi parlamentari che un Si a quell’emendamento vorrebbe dire: chiusura basi italiane in territorio italiano e loro sostituzione con basi americane, morte di altri civili afgani, morte di altri nostri uomini, morte di altri padri, appoggio degli interessi americani. Chiedo ciò alle istituzioni per far cessare questa polemica.
Ma le polemiche non sono finite qua perché sono partite anche quelle per lo Statuto e la legge elettorale infatti sempre Sibono ha presentato emendamenti che sono stati messi al voto dopo i DDL e ciò ha portato all’uscita di An dalla maggioranza e ad una proposta dell’UDC ossia un nuovo rimasto di governo: nuovi ministri, nuovi presidenti. Io ora dico come membro del governo ad AN di non avere atteggiamenti infantili tu non mi dai questo e io me ne vado; alla presidente Azzurra di avere più fermezza perché non è possibile che per un partito che non prende nemmeno il 4% e che ha un solo iscritto si permette di mettere in discussione un governo composto da più del 90% dei voti; al vice presidente Thomas di cercare di arrivare a patti perché la politica è un patto e nient’altro. Spero che queste mie parole possano essere utili a far cessare tali polemiche, perché governo tecnico significa sacrificio da parte di ogni partito e io questi sacrifici ancora non li ho visti. Ringrazio l’Unità per questo spazio
alessimaga
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Messaggio  Zucchetto Gio 22 Lug 2010 - 14:39

io ringrazio te ministro alessimaga per aver tolto quel punto dalla manovra economica!
Zucchetto
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