Sentenza per il processo n.11
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Sentenza per il processo n.11
SENTENZA PER IL PROCESSO N. 11
INTRODUZIONE
L’utente Expito, appartenente al partito La Destra di questo forum, il giorno 22 giugno 2010 aprì un processo contro Paolo95, utente del Partito Democratico. Tale denuncia ritirata dopo poco è stata riaperta il giorno 24/06/2010 e ora è all’esame di questa corte.
Secondo Expito l’imputato avrebbe fatto uso illecito del giornale (Corriere della Sera – testata giornalistica indipendente del forum) da lui diretto a vantaggio del partito PD, come dimostrato (secondo Expito) in alcuni suoi articoli. Expito denuncia anche le presunte diffamazioni ed ingiuria ai danni del membro de La Destra.
Secondo Expito l’imputato avrebbe fatto uso illecito del giornale (Corriere della Sera – testata giornalistica indipendente del forum) da lui diretto a vantaggio del partito PD, come dimostrato (secondo Expito) in alcuni suoi articoli. Expito denuncia anche le presunte diffamazioni ed ingiuria ai danni del membro de La Destra.
L’articocolo 3 del Regolamento di Res Publica citato da Expito stabilisce:
Art.3
E' assolutamente vietato insultare e/o diffamare qualsiasi persona esterna al forum e/o qualsiasi utente.
Sanzioni
-Se persona esterna o utente: ban da 1 settimana a 1 mese con proposta di ban perenne
-Se moderatore o amministratore: ban da 2 settimane a 2 mesi con proposta di ban perenne
RICHIESTA
Dunque, Expito chiede al Tribunale di revocare la carica di Direttore del Corriere della Sera e un ban da una settimana a un mese come previsto dall’articolo 3 del Regolamento.
ARGOMENTAZIONE DEL GIUDICE
Avendo visto il documento presentato, si evince che l’imputato Paolo95 ha scritto un articolo sul giornale Corriere della Sera, testata giornalista indipendente, in maniera obiettiva e imparziale seppur con una sua interpretazione dell’accaduto. Tale interpretazione non si può definire totalmente irrilevante a fronte del messaggio privato sul quale si è basato l’imputato nel suo articolo. In tale messaggio infatti Expito dichiarava:
“Sto prendendo in considerazione l’idea di iscrivermi a La Destra. Vorrei sapere che ruolo potrei avere nel partito. […]”
L’imputato ha quindi assimilato la parola “ruolo” con “poltrona”. Tale assimilazione è frutto sì di interpretazione personale ma non per questo irrilevante ed estranea con l’accaduto.
Vanno considerati altresì per la pronuncia della sentenza, i commi d ed e del Regolamento della Stampa:
“Sto prendendo in considerazione l’idea di iscrivermi a La Destra. Vorrei sapere che ruolo potrei avere nel partito. […]”
L’imputato ha quindi assimilato la parola “ruolo” con “poltrona”. Tale assimilazione è frutto sì di interpretazione personale ma non per questo irrilevante ed estranea con l’accaduto.
Vanno considerati altresì per la pronuncia della sentenza, i commi d ed e del Regolamento della Stampa:
d) Tutti i giornalisti che scrivono per il Corriere della Sera devono rispettare i principi di lealtà politica e non possono scrivere articoli che favoriscono un Partito piuttosto che un altro. In pratica i giornalisti si limiteranno a scrivere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare con la massima obiettività e imparzialità. Gli stessi utenti possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I giornalisti del Corriere della Sera possono continuare a scrivere per il giornale di partito di appartenenza, purchè rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri giornalisti del giornale indipendente; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti del Corriere della Sera sul giornale di partito, salvo indicazioni diverse del direttore della testata indipendente).
e) L’organo preposto per controllare che i giornalisti del Corriere della Sera rispettino i principi contenuti nel comma c) e d) di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla testata giornalistica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
CONCLUSIONE
Per i motivi sopra elencati che stabiliscono che è la Corte Costituzionale di Giustizia a controllare che i giornalisti del Corriere della Sera rispettino i requisiti a loro attribuiti, rimando la decisione della sentenza definitiva alla Corte Costituzionale di Giustizia che invito a riunirsi al più presto.
Così è deciso.
La seduta è tolta.
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