Governo tecnico? Preferisco chiamarlo ateismo politico

Oramai la decisione è stata presa, la camera dei deputati ha dato la fiducia al governo e la stessa situazione si prospetterà anche al senato. Ma siamo sicuri che veramente res-publica guadagnerà con questo governo tecnico? Fatto e sostenuto solo grazie a compromessi e non a ideali? Io direi, in parte, si. Si perché c’è bisogno di una importante legge elettorale, condivisa da tutte le forze politiche, per fare in modo di non ritrovarci più in queste situazioni. Ma per il resto chi ci guadagna da un governo basato su un patto “di non belligeranza”? La risposta potrebbe essere semplice, poco condivisibile, ma abbastanza evidente agli occhi di tutti: l’ Alleanza Democratica Riformista (ha recuperato nelle ore finali delle elezioni i voti necessari per arrivare al pareggio, ha il maggior numero di ministri e la maggioranza al Senato) e l’Unione di Centro (gli uomini di centro acquisteranno molto più potere in un governo tecnico facendo da ago della bilancia in tutte le discussioni che in un governo stabile in cui il ruolo può essere solo una debole opposizione). La nota positiva però c’è come in tutte le cose malvagie. L’augurio più sincero infatti va senza ombra di dubbio al neo-premier Azzurra che con numerosi sforzi è arrivata a capo di un governo che però ancora non è e non può rappresentare una svolta, svolta che dopo quattro legislature di sinistra un po’ tutti ci auguravamo

voglio ricordare a tutti che l'udc non fa parte di questo governo,anche se voleva esserlo dato che l'idea di fare questo tipo di esecutivo era venuta proprio dal sottoscritto già prima delle ultime elezioni che hanno sancito un pareggio tra destra e sinistra!Noi appoggiamo esternamente l'esecutivo,é il minimo che possiamo fare!