chiedesi ammissione alla lista dei partiti
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Expito
mikeguerini
daniele barison
Saul
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accetti il mio partito semi-fascista alla lista dei partiti gia presenti?
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
il partito di Fini è il miglior partito ad ideologia fascista d'Italia, almeno così la penso io. e poi i mali italiani sono sempre venuti dall'estrema sinistra (e da berlusconi)
Expito- Mod
- Numero di messaggi : 1547
Data d'iscrizione : 01.04.10
Età : 28
Località : Marcon (VE)
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
E sei mio alleato anche per questo (scusate ma sentivo il dovere di scriverlo), se a.n. e Fini fossero oggi fascisti non avrei di certo stretto questa alleanza con te.sibono ha scritto:Voglio ricordare a chi definisce an un partito fascista che se oggi esistono tre/quattro formazioni politiche di destra è perchè grazie al lavoro di Fini la nostra storia è stata depurata da quegl'errori commessi nella prima metà del '900.
Saul- Il forum è la mia vita
- Numero di messaggi : 1516
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 40
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
fini se farebbe ora un suo partito distaccandosi dal pdl prenderebbe molti voti perché ha maturato delle idee che rappresentano una destra vera e simile a quelle europee,non come quella populista e plebiscitaria di silvio berlusconi!Non capisco perché non lo fa fini!
Zucchetto- Malato del forum
- Numero di messaggi : 3401
Data d'iscrizione : 17.11.09
RISPOSTA
cari amici e colleghi nel forum forum, vi invito tutti alla calma, queste dichiarazioni saranno oggetto di attenta riflessione da parte della classe dirigente e dei rappresentanti politici, la questione si conclude qua, il nuovo utente vincenzo si è iscritto al partito la destra, gruppo consono e più vicino alle sue idee, rispettiamo tale scelta, e in una eventualità che voglia ricostituire un proprio partito di ideologia fascista, sarà la corte costituzionale sulla base dello statuto e delle opinioni popolari a decidere.
il caso è ora terminato, l'utente vincenzo farà parte del gruppo LA DESTRA.
ecco quanto
grazie
il caso è ora terminato, l'utente vincenzo farà parte del gruppo LA DESTRA.
ecco quanto
grazie
daniele barison- Innamorato del forum
- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 31.10.09
Età : 34
Località : rovigo
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
Caro vincenzo, mi dispiace per questa scelta obbligata. Le tue idee non sono propriamente quelle fasciste, le più crudeli di Mussolini tu le hai negate e quindi fosse per me ti concederei la creazione del Partito, magari chiamandolo Forza Nuova che così qualche stolto (scusate per il termine che potrebbe apparire offensivo ma non lo è affatto) che pensa che il nome del partito spiega le idee, sarebbe soddisfatto. E' vero che il regolamento non lo permette, ma le tue idee, caro vincenzo non sono fasciste ma come hai detto tu semi-fasciste e ripeto, discordi con Mussolini in molti aspetti. Quindi io ti appoggerò in questa sana battaglia!
Ospite- Ospite
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
grazie ale ... comunque per la cronaca ho cambianto il nome ... ma sarà la corte a decidere il ciò che si deve fare
Ospite- Ospite
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
È necessario che il movimento abbia un “credo” chiaro, definito e facilmente comprensibile per tutti. Le idee forza, in gran parte già enunciate nel presente statuto, potranno essere una valida base per il miglioramento dell’attuale programma politico e potranno costituire i punti chiave da cui si evincerà nell’immediato la posizione politica del movimento. Le idee forza saranno la base di partenza per la creazione di ogni tipo di messaggio esterno; saranno le pietre miliari che daranno il chiaro segnale sul nostro modo di vedere il mondo; saranno i punti più immediati attraverso i quali ci presenteremo nella società.
Eccone alcuni:
Sovranità Nazionale (economica, militare, culturale, politica)
Supremazia del potere dello Stato nei confronti di ogni tipo di potere para statale, (massoneria, sionismo, capitalismo). Capacità e volontà di decidere per sé stessi con autonomia e libertà
Autodeterminazione del Popolo-Nazione
Reale sviluppo del principio secondo cui ogni Popolo-Nazione può e deve auto-governarsi, essere libero da ingerenze straniere e decidere da solo la propria esistenza.
Indipendenza per l’Italia
L'Italia deve essere indipendenza da ogni ingerenza straniera . Solo in questo modo può salvaguardarsi dal colonialismo, l' espansionismo, il capitalismo e l'imperialismo internazionale. Indipendenza vuol dire libertà!
Stato Etico, Sociale ed Integrale (una vera “Comunità Nazionale”)
Lo Stato Sociale è quel sistema che realizza un insieme di norme tese ad eliminare le ingiustizie sociali ed economiche all’interno della nazione e, nello stesso tempo si prodiga nell’aiutare, in particolar modo, i ceti meno abbienti. Il vero Stato Sociale è anche Etico in quanto agisce profondamente nella sfera comportamentale della vita civile, fissando non solo delle regole e dei codici, ma anche una morale che si è tenuti a rispettare. Questo tipo di stato non può che essere integrale, in quanto mira a creare una Comunità Nazionale granitica, solidale e compatta.
Giustizia Sociale (attraverso l’equazione Capitale=Lavoro)
Giustizia Sociale in tutti i settori della vita civile, dall’economia, all’assistenza diretta a chi ne ha bisogno, salvaguardando sempre e comunque la sfera privata del singolo cittadino. Equiparare capitale e lavoro vuol dire eliminare in un solo colpo le ingiustizie sociali causate dallo squilibrio di questi due aspetti. La disastrosa sconfitta in cui è incappato il comunismo è da ricercare proprio nell’incapacità di quella dottrina di ricercare il binomio capitalismo = lavoro.
Un altro aspetto perdente è da annoverare nell’attuale democrazia occidentale che pur riconoscendo tale binomio non ha saputo frenare gli appetiti del capitalismo, facendolo diventare da produttore della forza lavoro, a vampiro delle economie nazionali.
Socializzazione (in ogni ambito della vita nazionale in quanto Stato Integrale)
Nello Stato, come da noi concepito, ovvero integrale e socializzato, non c’è spazio per divisioni di classe, di casta o di censo. Il principio socializzante, partecipativo, integrale e veramente democratico – secondo l’ordine delle cose stabilite dalla natura – consente quella cementazione della comunità nazionale che da troppo tempo è venuta a mancare ed è stata foriera di spaccature e rivalità intestine
Uomo come soggetto
Uomo come soggetto di ogni azione del vivere; uomo come protagonista di tutti i meccanismi economici e sociali; uomo integrale in tutte le sue componenti, come mirabilmente individuate da Benito Mussolini. Dimensione umana integrale contro dimensione materialistica e liberale.
Diritto degli italiani, doveri degli stranieri
Il popolo italiano deve tornare ad essere padrone dei propri usi e costumi. Deve ritornare a credere in se stesso allontanando dal proprio credo e dalla sua cultura originale modelli e religioni non facenti parte della propria storia.
Può e deve riferirsi ad altre civiltà extraoccidentali e ad altre religioni diverse da quella di stato qualora voglia esercitare un libero approfondimento culturale personale, ma non può, un intero popolo, essere condannato a cambiare metodo di vita accettando regole di vita assurde e sorpassate dall’evoluzione della nostra civiltà e dalla nostra cultura. Il popolo italiano, inoltre, deve essere il primo beneficiario in casa propria delle strutture e delle risorse naturali. La scelta da parte dello stato di concedere qualsiasi beneficio sociale deve essere indirizzata prima verso il fabbisogno delle famiglie italiane e solo in un secondo tempo, qualora rimanga la disponibilità, rivolgersi alle famiglie extracomunitarie residenti in Italia.
Il popolo italiano non ha doveri maggiori rispetto agli stranieri, anzi, è vero l’opposto, e cioè che gli italiani hanno diritto di priorità sull’acquisizione dei benefici statali emendati dallo stato italiano, mentre gli stranieri extracomunitari hanno l’obbligo di rispettare leggi e metodi che regolamentano la vita di tutti gli italiani.
Indipendenza dalle banche
Ritorno da parte dello stato al conio della moneta, oggi di pertinenza della Banca centrale Europea e ieri, (al tempo della lira), delle Banca d’Italia.
Sganciamento dal signoraggio bancario e ripresa da parte dello stato dei suoi poteri sull’economia e sulla finanza al fine di abbattere in maniera drastica e definitiva la spesa pubblica e il deficit che, in realtà, è creato dai tassi da usura applicati dalle banche e dal servilismo dei nostri politici a favore dei banchieri, i quali dettano legge e tengono in ostaggio la politica italiana.
A questo punto è inutile che si ricordi come da questi punti ne derivino di conseguenza tanti altri, che poi si andranno a definire. Nello specifico se ne menzionano solo alcuni:
- Difesa delle tradizioni italiane (Indipendenza e Sovranità Culturale)
- Difesa della famiglia naturale (Stato Etico)
- Diritto al lavoro (Stato Sociale)
- Diritto alla casa (Stato Sociale)
- Diritto alla salute (Stato Sociale)
- Rifiuto del bipolarismo (Stato Integrale)
- Rifiuto del federalismo fiscale (Stato Etico e Sociale)
- Lotta alle privatizzazioni (Sovranità Politica)
- Prelievo fiscale più equo (Giustizia Sociale)
- Cittadinanza come privilegio, non come diritto (Sovranità Politica)
- Partecipazione Sociale al Bilancio (Stato Sociale, criterio Socializzante)
- Stato Laico (Sovranità Nazione)
- Revisionismo in ambito storico (Indipendenza, Sovranità Culturale)
- Fine del dibattito speculare destra/sinistra, ponendo l’accento su quello fra imperialisti ed anti-imperialisti (Autodeterminazione, Sovranità Politica ed Economica)
- Conoscenza culturale e dibattito politico: la formazione del cittadino (Stato Etico)
- Stato come motore primo dell’economia nazionale (Stato Integrale, Sovranità economica)
- Certezza della pena (Giustizia Sociale)
- Introduzione dei lavori socialmente utili (Giustizia Sociale)
- Regolamentazione dell’immigrazione e dell’integrazione (Sovranità Politica, Autodeterminazione)
- Lotta alla globalizzazione ed al progetto mondialista (Sovranità ed Indipendenza politica)
- Lotta al sistema bancario e monetario. Ripristino della monopolizzazione a favore dello Stato di coniare moneta
Tutti i punti fin qui elencati costituiscono le linee programmatiche su cui basare la nostra azione. È impensabile, nelle condizioni attuali, poter formulare un progetto organico, completo e perfetto come se si dovesse andare al potere il giorno seguente. Anche su questo punto occorre essere realisti. Bisogna creare i pilastri, quindi i presupposti, su cui poggiare la costruzione di stato e di società come noi la intendiamo. Quanto esposto sono le poche ma chiare e sicure colonne di un credo attuale che sa richiamare l’interesse della gente. Può essere definito decalogo, oppure manifesto, o ancora credo, parole d’ordine e via dicendo. Qualunque sia il nome ciò che conta è che siano chiari i pochi punti messi in evidenza e che si lavori concretamente affinché vengano svolte nei modi dovuti le azioni sociali e politiche dirette al popolo italiano. Allo stesso tempo devono essere chiare le linee programmatiche create dal movimento capaci di portare ad una preparazione, una gestione, un aggiornamento ed una comunicatività formidabili sia il movimento, sia i membri di essa, scelti per imparare a governare nel rispetto dei punti prefissati dal Nuovo Ordine Nazionale. Da queste linee trae origine il programma politico e costituiscono il punto di riferimento costante di ogni azione e/o esternazione. Ogni comunicato, ogni riflessione, ogni pensiero espresso pubblicamente devono avere come riferimento i nostri punti cardine.
L’opera di propaganda politica e sociale deve essere sempre volta tenendo presente che la nostra organizzazione politica non è soggetta a nessun potere forte e pertanto non è ricattabile.
Indipendenza ed Autodeterminazione sono il nostro punto di forza con cui si istruisce ogni nostra azione. Il binomio costituisce il nostro “biglietto da visita” per chiunque ci si avvicini. Ad essi non bisogna mai venire meno.
Eccone alcuni:
Sovranità Nazionale (economica, militare, culturale, politica)
Supremazia del potere dello Stato nei confronti di ogni tipo di potere para statale, (massoneria, sionismo, capitalismo). Capacità e volontà di decidere per sé stessi con autonomia e libertà
Autodeterminazione del Popolo-Nazione
Reale sviluppo del principio secondo cui ogni Popolo-Nazione può e deve auto-governarsi, essere libero da ingerenze straniere e decidere da solo la propria esistenza.
Indipendenza per l’Italia
L'Italia deve essere indipendenza da ogni ingerenza straniera . Solo in questo modo può salvaguardarsi dal colonialismo, l' espansionismo, il capitalismo e l'imperialismo internazionale. Indipendenza vuol dire libertà!
Stato Etico, Sociale ed Integrale (una vera “Comunità Nazionale”)
Lo Stato Sociale è quel sistema che realizza un insieme di norme tese ad eliminare le ingiustizie sociali ed economiche all’interno della nazione e, nello stesso tempo si prodiga nell’aiutare, in particolar modo, i ceti meno abbienti. Il vero Stato Sociale è anche Etico in quanto agisce profondamente nella sfera comportamentale della vita civile, fissando non solo delle regole e dei codici, ma anche una morale che si è tenuti a rispettare. Questo tipo di stato non può che essere integrale, in quanto mira a creare una Comunità Nazionale granitica, solidale e compatta.
Giustizia Sociale (attraverso l’equazione Capitale=Lavoro)
Giustizia Sociale in tutti i settori della vita civile, dall’economia, all’assistenza diretta a chi ne ha bisogno, salvaguardando sempre e comunque la sfera privata del singolo cittadino. Equiparare capitale e lavoro vuol dire eliminare in un solo colpo le ingiustizie sociali causate dallo squilibrio di questi due aspetti. La disastrosa sconfitta in cui è incappato il comunismo è da ricercare proprio nell’incapacità di quella dottrina di ricercare il binomio capitalismo = lavoro.
Un altro aspetto perdente è da annoverare nell’attuale democrazia occidentale che pur riconoscendo tale binomio non ha saputo frenare gli appetiti del capitalismo, facendolo diventare da produttore della forza lavoro, a vampiro delle economie nazionali.
Socializzazione (in ogni ambito della vita nazionale in quanto Stato Integrale)
Nello Stato, come da noi concepito, ovvero integrale e socializzato, non c’è spazio per divisioni di classe, di casta o di censo. Il principio socializzante, partecipativo, integrale e veramente democratico – secondo l’ordine delle cose stabilite dalla natura – consente quella cementazione della comunità nazionale che da troppo tempo è venuta a mancare ed è stata foriera di spaccature e rivalità intestine
Uomo come soggetto
Uomo come soggetto di ogni azione del vivere; uomo come protagonista di tutti i meccanismi economici e sociali; uomo integrale in tutte le sue componenti, come mirabilmente individuate da Benito Mussolini. Dimensione umana integrale contro dimensione materialistica e liberale.
Diritto degli italiani, doveri degli stranieri
Il popolo italiano deve tornare ad essere padrone dei propri usi e costumi. Deve ritornare a credere in se stesso allontanando dal proprio credo e dalla sua cultura originale modelli e religioni non facenti parte della propria storia.
Può e deve riferirsi ad altre civiltà extraoccidentali e ad altre religioni diverse da quella di stato qualora voglia esercitare un libero approfondimento culturale personale, ma non può, un intero popolo, essere condannato a cambiare metodo di vita accettando regole di vita assurde e sorpassate dall’evoluzione della nostra civiltà e dalla nostra cultura. Il popolo italiano, inoltre, deve essere il primo beneficiario in casa propria delle strutture e delle risorse naturali. La scelta da parte dello stato di concedere qualsiasi beneficio sociale deve essere indirizzata prima verso il fabbisogno delle famiglie italiane e solo in un secondo tempo, qualora rimanga la disponibilità, rivolgersi alle famiglie extracomunitarie residenti in Italia.
Il popolo italiano non ha doveri maggiori rispetto agli stranieri, anzi, è vero l’opposto, e cioè che gli italiani hanno diritto di priorità sull’acquisizione dei benefici statali emendati dallo stato italiano, mentre gli stranieri extracomunitari hanno l’obbligo di rispettare leggi e metodi che regolamentano la vita di tutti gli italiani.
Indipendenza dalle banche
Ritorno da parte dello stato al conio della moneta, oggi di pertinenza della Banca centrale Europea e ieri, (al tempo della lira), delle Banca d’Italia.
Sganciamento dal signoraggio bancario e ripresa da parte dello stato dei suoi poteri sull’economia e sulla finanza al fine di abbattere in maniera drastica e definitiva la spesa pubblica e il deficit che, in realtà, è creato dai tassi da usura applicati dalle banche e dal servilismo dei nostri politici a favore dei banchieri, i quali dettano legge e tengono in ostaggio la politica italiana.
A questo punto è inutile che si ricordi come da questi punti ne derivino di conseguenza tanti altri, che poi si andranno a definire. Nello specifico se ne menzionano solo alcuni:
- Difesa delle tradizioni italiane (Indipendenza e Sovranità Culturale)
- Difesa della famiglia naturale (Stato Etico)
- Diritto al lavoro (Stato Sociale)
- Diritto alla casa (Stato Sociale)
- Diritto alla salute (Stato Sociale)
- Rifiuto del bipolarismo (Stato Integrale)
- Rifiuto del federalismo fiscale (Stato Etico e Sociale)
- Lotta alle privatizzazioni (Sovranità Politica)
- Prelievo fiscale più equo (Giustizia Sociale)
- Cittadinanza come privilegio, non come diritto (Sovranità Politica)
- Partecipazione Sociale al Bilancio (Stato Sociale, criterio Socializzante)
- Stato Laico (Sovranità Nazione)
- Revisionismo in ambito storico (Indipendenza, Sovranità Culturale)
- Fine del dibattito speculare destra/sinistra, ponendo l’accento su quello fra imperialisti ed anti-imperialisti (Autodeterminazione, Sovranità Politica ed Economica)
- Conoscenza culturale e dibattito politico: la formazione del cittadino (Stato Etico)
- Stato come motore primo dell’economia nazionale (Stato Integrale, Sovranità economica)
- Certezza della pena (Giustizia Sociale)
- Introduzione dei lavori socialmente utili (Giustizia Sociale)
- Regolamentazione dell’immigrazione e dell’integrazione (Sovranità Politica, Autodeterminazione)
- Lotta alla globalizzazione ed al progetto mondialista (Sovranità ed Indipendenza politica)
- Lotta al sistema bancario e monetario. Ripristino della monopolizzazione a favore dello Stato di coniare moneta
Tutti i punti fin qui elencati costituiscono le linee programmatiche su cui basare la nostra azione. È impensabile, nelle condizioni attuali, poter formulare un progetto organico, completo e perfetto come se si dovesse andare al potere il giorno seguente. Anche su questo punto occorre essere realisti. Bisogna creare i pilastri, quindi i presupposti, su cui poggiare la costruzione di stato e di società come noi la intendiamo. Quanto esposto sono le poche ma chiare e sicure colonne di un credo attuale che sa richiamare l’interesse della gente. Può essere definito decalogo, oppure manifesto, o ancora credo, parole d’ordine e via dicendo. Qualunque sia il nome ciò che conta è che siano chiari i pochi punti messi in evidenza e che si lavori concretamente affinché vengano svolte nei modi dovuti le azioni sociali e politiche dirette al popolo italiano. Allo stesso tempo devono essere chiare le linee programmatiche create dal movimento capaci di portare ad una preparazione, una gestione, un aggiornamento ed una comunicatività formidabili sia il movimento, sia i membri di essa, scelti per imparare a governare nel rispetto dei punti prefissati dal Nuovo Ordine Nazionale. Da queste linee trae origine il programma politico e costituiscono il punto di riferimento costante di ogni azione e/o esternazione. Ogni comunicato, ogni riflessione, ogni pensiero espresso pubblicamente devono avere come riferimento i nostri punti cardine.
L’opera di propaganda politica e sociale deve essere sempre volta tenendo presente che la nostra organizzazione politica non è soggetta a nessun potere forte e pertanto non è ricattabile.
Indipendenza ed Autodeterminazione sono il nostro punto di forza con cui si istruisce ogni nostra azione. Il binomio costituisce il nostro “biglietto da visita” per chiunque ci si avvicini. Ad essi non bisogna mai venire meno.
Ospite- Ospite
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
[quote="Alessandro Giovannini TN"] [...] magari chiamandolo Forza Nuova che così qualche stolto (scusate per il termine che potrebbe apparire offensivo ma non lo è affatto) che pensa che il nome del partito spiega le idee, sarebbe soddisfatto.[...] quote]
Per questa volta allora farò finta di essere stolto e di non aver letto.
Per questa volta allora farò finta di essere stolto e di non aver letto.
Saul- Il forum è la mia vita
- Numero di messaggi : 1516
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 40
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
piano con le parole ragazzi,come moderatore invito a usare parole più eleganti e meno offensive,grazie!
Zucchetto- Malato del forum
- Numero di messaggi : 3401
Data d'iscrizione : 17.11.09
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
Certo che noi di destra abbiamo la capacita di aprire dibattiti forti. Vorrei dire che se si è in democrazia si ha il diritto e la liberta di portare avanti le proprie idee. Se si vieta il fascismo si deve vietare anche il comunismo che non è che erano dei santi. Purtroppo in Italia per 60 anni si è dovuto pensarla in un senso unico. Non si è voluto ricordare che esisteva l’Istria che era Italiana. Non si sono voluto ricordare dei 350 000 istriani (ITALIANI) costretti in esilio a causa di TITO dittatore comunista. Si voluto dimenticare della vera e propria pulizia etnica nei confronti degli Italiani che vivevano in Istria con il metodo peggiore le foibe (17000 gli Italiani infoibati). Ma dei nostri Italiani ci siamo dimenticati perché faceva comodo al partito comunista italiano (PCI). In Italia non abbiamo mai raccontato di chi fu ucciso della RSI dopo il 25 aprile. Invito tutti a leggere i ultimi libri di PANSA (Scrittore una volta di sinistra che ha avuto il coraggio di dire la verità.) Non sto dicendo che il fascismo non abbia colpe ma la storia la si deve raccontare tutta anche le parti scomode. Quelle verità spesso dimenticate e fatte dimenticare dalla sinistra perché sono un imbarazzo alla egemonia culturale della sinistra. L’Italia per essere un giorno coesa dovrà fare i conti con la sua storia. So che è discorso che non ci troveremo mai d’accordo ne in Italia ne in questo forum perché l’Italia è sempre divisa su questi temi. Pero a me piace la politica di oggi e in questo forum voglio lottare per cambiare il domani anche se è giustissimo dibattere sul nostro passato. La mia è nostalgia è il futuro. Un futuro diverso. Comunque spero che vincenzo rimanga nella DESTRA per portare avanti i valori e gli ideali che la destra ha sempre avuto.
Italia
Presidente LA DESTRA
Italia
Presidente LA DESTRA
Italia- Ministro
- Numero di messaggi : 371
Data d'iscrizione : 15.04.10
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
discorso impeccabile signor italia
italia presidente
italia presidente
Ultima modifica di bm1995 il Mar 18 Mag 2010 - 19:06 - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
nnt commenti sul discorso di " italia " solo *clap clap clap* sinistra chinatevi alla verità dei fatti
Ospite- Ospite
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
allora io vorrei precisare che:
1.nn ho detto che mussolini nn abbia sbagliato
2.il governo di benito ha attraversato due fasi e solo la seconda è raccontata sui libri:la dittatura
3.i lager italiani li ho visitati e sinceramente mi sono sembrati una pena eccesiva xò se c' erano nn era colpa di mussolini bensi di hitler
4. vorrei sapere perche esiste la rifondazione comunista (che ha fatto + morti) e nn esiste la rifondazione fascista (che inizialmente ha aiutato l' italia)
spero di aver spiegato come la penso
cordiali saluti
alessandro95
1.nn ho detto che mussolini nn abbia sbagliato
2.il governo di benito ha attraversato due fasi e solo la seconda è raccontata sui libri:la dittatura
3.i lager italiani li ho visitati e sinceramente mi sono sembrati una pena eccesiva xò se c' erano nn era colpa di mussolini bensi di hitler
4. vorrei sapere perche esiste la rifondazione comunista (che ha fatto + morti) e nn esiste la rifondazione fascista (che inizialmente ha aiutato l' italia)
spero di aver spiegato come la penso
cordiali saluti
alessandro95
Ospite- Ospite
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
alessandro95 ha scritto:allora io vorrei precisare che:
1.nn ho detto che mussolini nn abbia sbagliato
2.il governo di benito ha attraversato due fasi e solo la seconda è raccontata sui libri:la dittatura
3.i lager italiani li ho visitati e sinceramente mi sono sembrati una pena eccesiva xò se c' erano nn era colpa di mussolini bensi di hitler
4. vorrei sapere perche esiste la rifondazione comunista (che ha fatto + morti) e nn esiste la rifondazione fascista (che inizialmente ha aiutato l' italia)
spero di aver spiegato come la penso
cordiali saluti
alessandro95
ecco bravo mi hai dato un ottimo spunto ... la prima fase o detta fase " legalitaria " ha fatto diventare per 2 anni la 3°nazione piu produttiva di europa ( sopra di noi inghilterra e francia )
Ospite- Ospite
Re: chiedesi ammissione alla lista dei partiti
credo che gli italiani abbiano subito degli anni terribili con il fascismo e siano rari i casi di fascisti sfegattati
Onorevole Marco- Sto iniziando a capire qualcosa...
- Numero di messaggi : 99
Data d'iscrizione : 24.04.10
Pagina 2 di 2 • 1, 2
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