[Archivio] Gestione Ilconterob

L’Unione Democratica per Res Publica ha confermato l’alto gradimento degli utenti di Res Publica e i risultati delle recenti elezioni ne sono una prova. La coalizione, frutto di un’alleanza PD-UDC, si conferma una garanzia per il forum di Res Publica per qualità e quantità. Infatti i due partiti nella terza legislatura hanno fatto approvare ben 11 disegni di legge in soli due mesi e mezzo di governo. Ma quel che bisogna sottolineare sono i contenuti di questi DDL: ci si è occupati di modificare lo Statuto di Res Publica e la Legge elettorale, documenti importantissimi per l’attività del forum, senza dimenticare le leggi approvate sul conflitto degli interessi, sui centri di lavoro per migranti, sulla legittimazione delle “coppie di fatto” (DICO), sulla riforma della scuola, sulla riforma della Rai e sulla legalizzazione della prostituzione. Tutte queste leggi hanno migliorato (e di molto) l’Italia. Ma ancora non basta. Non sono sufficienti due mesi e mezzo per cambiare l’Italia. C’è bisogno di più tempo. E la prova è arrivata dagli elettori che hanno scelto di continuare con l’esperienza (vittoriosa) dell’Unione Democratica per Res Publica. Ora però è il momento di mettersi giù a lavorare, anche dialogando con l’opposizione, per varare sempre più leggi a favore dei cittadini con l’unico obiettivo di cambiare (in meglio) il nostro paese.

Thomas

-TRENTO- Cari lettori, venerdì 19 marzo è stato presentato nella sezione: “Unione Democratica”, una bozza per il primo DDL della IV^ Legislatura. Si tratta di una proposta di legge che ha come firmatari Thomas (neo-premier, ndr.), e zucchetto (Ministro dell'Interno con delega all'Ambiente, ndr.). In questo documento si propone la costruzione di impianti fotovoltaici sul territorio italiano e si assegnano alcuni contributi da assegnare ai cittadini che utilizzano un impianto solare.
Questo impianto assolutamente ecologico, ormai in disuso, è in grado di convertire l'energia solare in energia elettrica ed è quindi impiegato come generatore di corrente.
Riguardo i dati concreti del DDL, è stata proposta la costruzione di 20 impianti fotovoltaici localizzati uno in ogni regione italiana, facendo eccezione per la Valle d'Aosta, il cui impianto sorgerà in Lombardia. L'energia ricavata da questi pannelli sarà utilizzata da Enti pubblici regionali, che come spiegato successivamente (e nell'articolo 3 del DDL contribuiranno alla costruzione degli impianti stessi).
Il pannello fotovoltaico come accennato è assolutamente rispettoso della natura, non ha cioè né ripercussioni sull'ambiente né sul territorio, se non visivamente. I singoli Comuni potranno avviare la costruzione di altri pannelli sul proprio territorio se lo ritengono opportuno.
Le spese di costruzione di questi accessori ecologici saranno sostenute per il 40% dallo Stato, per il 20% da imprese private e per il restante 40% dalla Regione su cui sorgerà il pannello fotovoltaico.
La società GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) si è assunta la responsabilità della progettazione, costruzione e gestione degli impianti stessi.
L'energia prodotta dagli impianti che verranno installati sarà spartita fra le imprese che finanzieranno la costruzione dei pannelli, tenendo conto dei contributi versati. Le imprese private, se lo vogliono possono finanziare il progetto per più del 20% della spesa, senza però superare il 40%.
E' stata inoltre inserita nel DDL la proposta di costruire almeno un impianto BIPV (sistemi fotovoltaici architettonicamente integrati) in ogni grande città italiana, a spese dei Comuni che potranno comunque usufruire di un contributo statale del 25%.
Anche i singoli cittadini che sceglieranno di installare un pannello fotovoltaico o ad energia termica, sono aiutati economicamente dallo Stato che si incarica di pagare il 18% di ogni pannello contrassegnato dall'etichetta “Prodotto energeticamente pulito”. Anche i cittadini stranieri possono usufruire di questo sconto, certificando però che vivono in Italia da minimo 3 anni.
Il decreto sopra illustrato è stato posto ai voti all'interno della coalizione di maggioranza, è stato approvato con 5 voti favorevoli e 1 contrario e per questo sarà proposto alla Camera lunedì 29 c.m..