La Repubblica - NUMERO 57

No agli scoop altrui.

Non è la prima volta che vengo avvicinato tramite mp da giornalisti di altre testate che mi propongono scoop. Credo sia venuto il momento di chiarire, in pubblico, il mio punto di vista su questo tema, in modo tale che tutti possano sapere il mio punto di vista.
Ringrazio, in particolare, Valentino Inama per l’interessamento, ed è un ringraziamento genuino se il suo è un interessamento è genuino ma non lo è se il suo interessamento nasconde una volontà implicita di “controllare” La Repubblica. In ogni caso, Valentino, ci siamo già confrontati privatamente su questo tema e pare che il tuo interessamento sia autentico.
Ciò scritto, ribadisco rendere pubblico, per quel che mi riguarda, il fatto che La Repubblica e Liberal non debbano passarsi notizie e scoop. Questo non per astio nei confronti di Liberal, che è una buonissima testata (lo dice il seguito che ha, non solo io) ma per mantenere una certa indipendenza tra queste. Scambiarsi notizie, scoop e quant’altro, potrebbe portare, infatti, a un miscuglio non ben definito, in cui tutti i giornalisti saprebbero molto (forse troppo) gli uni degli altri condizionandosi a vicenda. Insomma, verrebbe a mancare, col tempo, l’identità che distingue (ad esempio) Liberal da La Repubblica.
Ecco perché sostegno che ognuno debba tenersi i propri scoop.

Saul.





Commissione per i ri...tardi costituzionali



Era il 20 luglio, Thomas si era insidiato da poco al res-Quirinale. Annunciava un tavolo per le riforme con questo calendario:



Dal 20 luglio al 10 agosto: Avanzamento delle varie proposte dei componenti

Dall’11 agosto al 26 agosto: Esame delle proposte pervenute, dibattito e modifiche

Dal 27 agosto al 29 agosto: Approvazione interna nuovo testo*

Inizio settembre: Approvazione testo in Parlamento



Risultato? Siamo a metà prima fase, forse meno. La discussione latita, il silenzio è totale. Eppure ci dovrebbe essere grande interesse per argomenti come ruolo del vice presidente della repubblica, referendum, assenze dei parlamentari ed eventuali sanzioni, suddivisione dei seggi ecc. Ovvero tutto ciò che aveva scatenato le polemiche degli ultimi mesi. Thomas affermava: <<Le uniche “condizioni” che vi invito a rispettare sono: serietà, partecipazione e responsabilità.>> Eppure non mi pare sia andata così. Sibono aveva saggiamente proposto, dopo aver visto l'andazzo estivo, di ritardare tutto di 15/20 giorni. Ormai, in realtà, sono passati pure quelli, ma di post neanche l'ombra. Noi da queste pagine invitiamo tutti i partecipanti a darsi da fare e il Presidente a spronare i nostri politici.



Dave Chiappucci





Res Publica è senza Ministro dell’Economia!

E’ del 3 settembre la comunicazione di dimissione al P.R. Thomas da parte dell’ormai ex-ministro Roberto Marchese. Comunque la pensiamo non c’è da gioire. Non c’è da gioire per gli alleati di Marchese che perdono un pezzo di governo così come per gli avversari politici che si trovano a “sparare contro la croce rossa”, come si suol dire.
Vedremo gli sviluppi di questa situazione che rischia, questo è certo, di far scivolare, ancora di più Res nel pantano della immobilità.
Tra l’altro, ad oggi, non sono ancora state rese pubbliche le cause di tali dimissioni, che, invece, sono di interesse comune, perché di interesse comune è tutta la politica di Res, specialmente quella delle alte cariche.

Saul.

.... sui ritardi della commissione sulle rifoeme le parole sono inutili............ io proposi un riordino del calendario e nell'ultimo mio incontro con il presidente thomas eravamo giunti ad una soluzione ossia quella di rifare il calendario appena la situazione pèolitica ne desse le condizioni ideali.................... è vero comunque sia stiamo perdendo tempo.
Sulla situazione del governo con mio grande rammarico posso affermare che la situazione non è delle migliori; il problema non è che udm perde un ministro, infatti io ho comunicato alla maggioranza che il posto da ministro può essere preso da chiunque ne abbia le capacità, ma il nome che circola all'interno del consiglio dei ministri non è gradito a udm per motivi validi e importanti. Udm ha aperto a tutti inomi tranne che quello proposto fino a questo momento. I motivi delle dimissioni di roberto .............. sono stati di carattere personale nell'interpretare alcune situazioni all'interno della maggioranza, situazioni che potevano essere sanate se poi membri della maggioranza non avessere fatto in modo che ciò non accadesse. Qualcuno parlerebbe di crisi, se io mi fossi trovato all'opposizione avrei già chiesto le dimissioni del governo, ma sia io che il presidnete valentino e italia e marco.n stiamo lavorando per cercare di ricucire quello che in realtà ancora non è mai partito; questo governo. Parlare di fallimento ancora no ma stiamo sulla retta via!!!!!!!!! Ma visto che siamo uomini maturi cerchiamo di rimetterci tutti a lavoro altrimenti ha ragione il presidente valentino quando dice che res non merita questo blocco istituzionale. Per il mio piccolo sto mettendo tutto l'impegno e la disponibilità di udm........ cedendo anche un ministero e facendo un ddl che può sembrare poco ma che serve a molto. ora aspetto anche un segno da parte delle altre cariche istituzionali.