Programma Elettorale LA DESTRA e PDL luglio 2011
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Programma Elettorale LA DESTRA e PDL luglio 2011
Programma Elettorale:
1) Diritto alla vita
Per
La Destra la Vita è Sacra e al centro della nostra proposta politica vi
è la Persona, dal concepimento alla morte, con i suoi diritti e la sua
dignità. Per questo motivo ci opponiamo con forza a qualsiasi progetto
di legge che vada in senso contrario. Diciamo un secco no a qualsivoglia
sperimentazione sugli embrioni. La Destra ribadisce con fermezza la
propria contrarietà a ipotesi che aprano la strada all’eutanasia.
2)Diritto alla proprietà della casa
Noi della Destra intendiamo promuovere le campagne politiche già in atto sul “Mutuo Sociale”.
È
per noi diritto di tutti i cittadini italiani immaginare il proprio
futuro con l’idea di un tetto sopra la testa e con la solidità di
quattro mura di proprietà in cui poter far vivere la propria famiglia.
Siamo contro qualsiasi reintroduzione dell’ ICI sulla prima casa.
3)Acque pubbliche bene primarioLa
Destra riconosce l’acqua come bene primario della nazione e di prima
necessità per il nostro popolo, e in tal senso lo considera di interesse
strategico dello Stato.
Per questo motivo riteniamo sia doveroso
considerare l’acqua, la sua gestione, la sua distribuzione e la vendita
al consumatore un “bene pubblico” meritevole della massima tutela da
parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali.
Gli interessi dei privati in questo settore non possono prevalere rispetto all’interesse generale.
Le
aziende pubbliche che gestiscono e distribuiscono l’acqua devono
rimanere o devono nuovamente essere riconvertite in un capitale di
azienda totalmente pubblico, senza alcuna infiltrazione di privati.
4)Tutela della Famiglia
Patrimonio
essenziale della Destra è riconoscere la Famiglia come nucleo centrale
del corpo sociale, cellula base della più vasta comunità nazionale.
Perciò
è secondo noi dovere dello Stato aiutare e incoraggiare lo sviluppo
della società e procreazione dei propri figli, attraverso elementi
normativi e di natura economica, anche al fine di invertire il trend di
invecchiamento della nostra nazione.
5) La Scuola
Identità:questa
è la parola chiave secondo noi dal momento che sempre più sono compagni
di classe degli studenti italiani migliaia di immigrati e i loro figli.
Per
voluta e decisa polemica ribadiamo qui la nostra assoluta contrarietà
all’insegnamento del Corano o di qualsivoglia altra Religione diversa da
quella Cattolica nelle nostre scuole, sperando che nessuno ne parli più
nel variegato mondo del centro-destra.
In più crediamo sia doveroso
introdurre l’obbligo di studiare la cultura e la civiltà giuridica del
nostro Paese proprio al fine di non creare sacche di emarginazione tra
gli studenti di culture e religioni diverse.
6)Sanità
Noi,
sicuri che in Italia la spesa sociale vada bene indirizzata e
qualificata, siamo convinti che – anche creando un rapporto virtuoso tra
sanità pubblica e sanità privata, coinvolgendo Stato e Regioni – vada
potenziato l’intero Sistema pubblico: intervenendo per rimuovere tutte
le incrostazioni burocratiche, controllando fortemente le spese inutili e
rimuovendo i deficit di sistema, ma sempre tenendo al centro della
nostra visione il cittadino-paziente, garantendo in particolare ai non
abbienti la possibilità di scegliere dove e come farsi curare.
In
questo senso La Destra si batterà sempre perché chi non è nelle
condizioni economiche per farlo privatamente possa comunque essere
curato e assistito secondo criteri qualitativi e di eccellenza.
7)Tasse e riforma del fisco
I punti di riforma radicale della Destra sul prelievo fiscale:
Per le famiglie:
se
la famiglia è la prima forma comunitaria di organizzazione sociale è
giusto considerare la ricchezza di una famiglia nel suo complesso e non
attraverso il reddito dei singoli che la compongono:
a) introduzione del quoziente familiare complessivo
b) abolizione dell’imposta sulla successione, indipendentemente dal reddito e dall’eredità ricevuta
c) riduzione del numero delle aliquote e abbassamento del carico Irpef per tutte le fasce di reddito
d) riduzione del prelievo in busta paga al fine di alzare i salari troppo bassi dei lavoratori dipendenti
Per il territorio:
chi
come noi crede che le politiche di sviluppo debbano essere strettamente
legate al territorio non può non considerare che si debbano unire
virtuosamente due concetti:
a) una fiscalità differenziata per il
Mezzogiorno e le aree a minor sviluppo economico industriale da
applicarsi attraverso riduzioni fiscali che vadano a sostituire
progressivamente il sistema degli incentivi
b) l’attuazione del
cosiddetto federalismo fiscale secondo il principio giusto per cui
automaticamente una considerevole parte del gettito rimanga sul
territorio e venga in quel contesto amministrata e gestita
c)
riduzione della fiscalità in quei Comuni che subiscono il problema dello
spopolamento e dell’abbandono abitativo e imprenditoriale
8)Agricoltura come eccellenza nella sfida competitiva globale
A
titolo esemplificativo indichiamo alcuni punti prioritari di una vera
politica di destra che il nostro movimento intende perseguire:
1) La
Destra deve indicare prima di tutto la necessità di una maggiore unità
del mondo agricolo e deve auspicare che le storiche associazioni di
categoria possano trovare l’accordo per una politica unitaria con la
nascita di una sola organizzazione sindacale che darebbe più forza
all’azione di sostegno degli interessi agricoli nel nostro paese e in
sede comunitaria;
2) Nel merito La Destra intende farsi, in modo più
propositivo e concreto, vessillifera di una politica di difesa della
qualità del prodotto italiano, del made in italy, imponendo, tramite un
accordo internazionale da raggiungere in sede di WTO, la lotta
all’agropirateria che danneggia nel mondo soprattutto la nostra
agricoltura ed i suoi prodotti di qualità più noti;
3) La Destra si
batterà per la multifunzionalità in agricoltura proponendo una
legislazione capace di dare agli agricoltori più concrete possibilità di
integrazione al proprio reddito agricolo. Dopo la felice esperienza
dell’agriturismo vi è da rendere più concreto e remunerativo, con una
opportuna legislazione, l’apporto degli agricoltori alla tutela
dell’ambiente.
9)Problema del Mezzogiorno
E'
evidente la necessità di investire nella innovazione e nella ricerca,
nella formazione che deve essere finalizzata ad un modello di sviluppo
che riguardi tutto il Mezzogiorno d'Italia.
I problemi da risolvere,
riguardano,tra l'altro, la legalità e la sicurezza, la
infrastrutturazione materiale ed immateriale: strade, aeroporti,
ferrovie, università,formazione finalizzata, burocrazia moderna,
competente, all'altezza dei tempi...
Il Sud continua a pagare le
conseguenze di decenni di politica di tipo clientelare ed assistenziale,
che lungi dal superare i problemi li hanno invece aggravati, senza
produrre crescita.
La questione investe anche l'assetto
istituzionale, nel senso che fallita la concertazione come concepita
negli anni scorsi, deve darsi luogo ad una programmazione
interistituzionale che abbia come finalità strategica la crescita
complessiva del Mezzogiorno con la utilizzazione delle risorse
esistenti.
Da queste brevi considerazioni nasce la necessità di
promuovere gli Stati Generali del Mezzogiorno per individuare metodi
condivisi, partendo dall'analisi della causa della crisi esistente, del
meccanismo istituzionale che produce egoismi e disarmonia.
10)Energia
L’Italia non è autosufficiente nella produzione di quantità di energia rispondenti al proprio fabbisogno.
Detto
ciò non nascondiamo alcune perplessità sulla banalità con cui alcuni
ambienti, non solo politici, hanno riabbracciato la voglia di nucleare.
Possiamo stare a piangere in eterno sul fatto che un referendum di oltre
vent’anni fa abbia bloccato il progredire delle centrali nucleari in
Italia , ma al contrario possiamo concentrarci sui bisogni attuali, le
prospettive a medio termine che possono venire dalla ricerca non solo
applicata, e contemporaneamente sfruttare l’occasione per creare una
nuova filiera industriale basata sullo sfruttamento delle energie
rinnovabili.
11)Sicurezza
La Destra, che ama la
Libertà e si batte per garantire sicurezza alla vita dei propri
connazionali ha presentato un “Pacchetto Sicurezza” con le seguenti 7
proposte:
1)stop alle condanne in comodità con scarcerazioni facili legate all’affidamento ai servizi sociali
2) rilevazione delle impronte digitali per gli stranieri con permesso di soggiorno per evitare le false
generalità
3)
numero chiuso nelle città agli stranieri - previa applicazione di una
direttiva comunitaria sui loro doveri praticamente ignorata - che non
sono in grado di dimostrare come mantengono se stessi e la loro famiglia
(e’ specialmente il caso delle comunità rom) ed espulsione dal
territorio nazionale
4) divieto di indossare il velo nelle scuole
5) le moschee si edificano solo se c’e’ il nulla osta del Viminale, non può più bastare l’autorizzazione del sindaco
6)
come i sacerdoti italiani predicano in altri paesi nelle lingue locali,
anche in Italia deve accadere che i sermoni e le preghiere vadano
pronunciati in lingua italiana quando non codificati in testi
riconosciuti.
12)Immigrazione
In questo senso, intendiamo sottolineare i seguenti punti meritevoli di attenzione:
1)
limitare in modo drastico l’ingresso in Italia di persone provenienti
da paesi extracomunitari, per almeno due anni e comunque fino al momento
in cui non si sia fatta una mappatura completa del fenomeno migratorio e
delle presenze sul territorio nazionale e della loro origine
2)
bloccare ogni nuova sanatoria che preveda la regolarizzazione di chi si
trova in Italia in stato di clandestinità e dichiarare “reato”
l’ingresso clandestino sul territorio nazionale per il quale viene
decretata l’immediata espulsione; applicare le disposizioni di legge
sulla Riduzione in schiavitù a chi si presta a far entrare illegalmente
persone sul territorio nazionale e a chi le sfrutta; ricondurre il
diritto di asilo alle sue originarie motivazioni;
3) predisporre una
legge che preveda il blocco dei ricongiungimenti familiari per
l’immediato futuro e che successivamente li limiti al coniuge
regolarmente riconosciuto dalle leggi di entrambi i Paesi e ai figli
minorenni di ambedue i coniugi
4) istituire una sorta di “Carta di
soggiorno a punti” dalla quale scalare un punteggio ogni qualvolta viene
commesso un reato commisurato alla gravità, colposa o dolosa, del reato
stesso, al cui esaurimento viene prevista l’espulsione
5) istituire
accordi con tutti i paesi di origine per cui la pena detentiva per reati
gravi commessi in Italia viene scontata nel paese d’origine senza
peggiorare la situazione delle carceri italiane e senza gravare
economicamente sul bilancio dello Stato
6) impedire ogni tentativo –
da qualsiasi parte provenga – di permettere l’esercizio del voto alle
amministrative sancendo che esso è facoltà esclusiva dei cittadini
italiani
7) mantenere vigente l’attuale periodo minimo per la
richiesta della cittadinanza italiana contro qualsiasi tentativo di
abbassarne la soglia di tempo prevista, e al contempo dichiarare
esplicitamente che, per fatti gravi e comprovati motivi, la cittadinanza
sia revocabile qualora non sia stata acquisita per nascita.
13)Tolleranza zero contro lo spaccio
La diffusione e il consumo di sostanze stupefacenti sono una piaga sociale italiana da almeno 40 anni.
Ma
se ieri abbiamo assistito al bruciarsi di intere generazioni nel fuoco
dell’eroina in nome di una malintesa idea di trasgressione oggi forse il
problema è ancor più grave.
L’irruzione sul “mercato” delle nuove
droghe sintetiche insieme alla stagione della “coca di moda” ha
drammaticamente fatto saltare i livelli di guardia. Se non si interviene
subito si rischi il punto di non ritorno.
Riteniamo che sia giunto
il tempo di pensare a serie e dure politiche di repressione dello
spaccio a qualsiasi livello, dal grande narcotrafficante allo
spacciatore di strada e di quartiere: elevando le pene fino al livello
di massima gravità; e contemporaneamente all’agire per disinfestare le
nostre città da questa somma di veleni supportare le Comunità
terapeutiche e il volontariato sociale che ad oggi si sono dimostrati –
se non gli unici – sicuramente i più efficaci attori nel recupero di
quei tanti troppi giovani che sono caduti nel vortice di una
tossicodipendenza.
14)Presidenzialismo
È la grande storica battaglia storica - da sempre - della Destra italiana.
Non
ci piacciono altre ipotesi sullo stile del premierato o del
semi-presidenzialismo, anche se possono sicuramente essere considerate
migliorative rispetto allo sfacelo attuale della democrazia
parlamentare. Siamo convinti che anche in questo caso la politica abbia
bisogno di una cura radicale che accompagni ad altre riforme da attuare
la grande innovativa riforma presidenzialista.
Inoltre solo
attraverso un sistema “presidenziale” forte si potrà continuare a
parlare di Federalismo e devoluzione avendo garantiti i principi della
Unità e Solidarietà nazionali.
15)Lotta al signoraggio bancario
Il
signoraggio è un tema a cui noi de LA DESTRA teniamo molto. Attualmente
lo stato invece di stampare un moneta da 100 che per produrla costerà
più o meno 0,30 affitta la banconota da 100 alla banca centrale con gli
interessi. Questo causa un grosso debito che noi cittadini dobbiamo
pagare .Invece,secondo noi, spetta allo stato forgiare le monete e le
banconote. Questo porterebbe a una riduzione drastica delle imposte (
80%) e maggiore autonomia dalla Banca Centrale.
Questo è il
programma storico del LA DESTRA scritto da bm1995 e me il 08/05/2010. LA
DESTRA continua a portare avanti queste battaglie che sono fondamentali
per il suo passato-presente-futuro.
Italia
Presidente LA DESTRA
Marco.n
Presidente PDL
1) Diritto alla vita
Per
La Destra la Vita è Sacra e al centro della nostra proposta politica vi
è la Persona, dal concepimento alla morte, con i suoi diritti e la sua
dignità. Per questo motivo ci opponiamo con forza a qualsiasi progetto
di legge che vada in senso contrario. Diciamo un secco no a qualsivoglia
sperimentazione sugli embrioni. La Destra ribadisce con fermezza la
propria contrarietà a ipotesi che aprano la strada all’eutanasia.
2)Diritto alla proprietà della casa
Noi della Destra intendiamo promuovere le campagne politiche già in atto sul “Mutuo Sociale”.
È
per noi diritto di tutti i cittadini italiani immaginare il proprio
futuro con l’idea di un tetto sopra la testa e con la solidità di
quattro mura di proprietà in cui poter far vivere la propria famiglia.
Siamo contro qualsiasi reintroduzione dell’ ICI sulla prima casa.
3)Acque pubbliche bene primarioLa
Destra riconosce l’acqua come bene primario della nazione e di prima
necessità per il nostro popolo, e in tal senso lo considera di interesse
strategico dello Stato.
Per questo motivo riteniamo sia doveroso
considerare l’acqua, la sua gestione, la sua distribuzione e la vendita
al consumatore un “bene pubblico” meritevole della massima tutela da
parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali.
Gli interessi dei privati in questo settore non possono prevalere rispetto all’interesse generale.
Le
aziende pubbliche che gestiscono e distribuiscono l’acqua devono
rimanere o devono nuovamente essere riconvertite in un capitale di
azienda totalmente pubblico, senza alcuna infiltrazione di privati.
4)Tutela della Famiglia
Patrimonio
essenziale della Destra è riconoscere la Famiglia come nucleo centrale
del corpo sociale, cellula base della più vasta comunità nazionale.
Perciò
è secondo noi dovere dello Stato aiutare e incoraggiare lo sviluppo
della società e procreazione dei propri figli, attraverso elementi
normativi e di natura economica, anche al fine di invertire il trend di
invecchiamento della nostra nazione.
5) La Scuola
Identità:questa
è la parola chiave secondo noi dal momento che sempre più sono compagni
di classe degli studenti italiani migliaia di immigrati e i loro figli.
Per
voluta e decisa polemica ribadiamo qui la nostra assoluta contrarietà
all’insegnamento del Corano o di qualsivoglia altra Religione diversa da
quella Cattolica nelle nostre scuole, sperando che nessuno ne parli più
nel variegato mondo del centro-destra.
In più crediamo sia doveroso
introdurre l’obbligo di studiare la cultura e la civiltà giuridica del
nostro Paese proprio al fine di non creare sacche di emarginazione tra
gli studenti di culture e religioni diverse.
6)Sanità
Noi,
sicuri che in Italia la spesa sociale vada bene indirizzata e
qualificata, siamo convinti che – anche creando un rapporto virtuoso tra
sanità pubblica e sanità privata, coinvolgendo Stato e Regioni – vada
potenziato l’intero Sistema pubblico: intervenendo per rimuovere tutte
le incrostazioni burocratiche, controllando fortemente le spese inutili e
rimuovendo i deficit di sistema, ma sempre tenendo al centro della
nostra visione il cittadino-paziente, garantendo in particolare ai non
abbienti la possibilità di scegliere dove e come farsi curare.
In
questo senso La Destra si batterà sempre perché chi non è nelle
condizioni economiche per farlo privatamente possa comunque essere
curato e assistito secondo criteri qualitativi e di eccellenza.
7)Tasse e riforma del fisco
I punti di riforma radicale della Destra sul prelievo fiscale:
Per le famiglie:
se
la famiglia è la prima forma comunitaria di organizzazione sociale è
giusto considerare la ricchezza di una famiglia nel suo complesso e non
attraverso il reddito dei singoli che la compongono:
a) introduzione del quoziente familiare complessivo
b) abolizione dell’imposta sulla successione, indipendentemente dal reddito e dall’eredità ricevuta
c) riduzione del numero delle aliquote e abbassamento del carico Irpef per tutte le fasce di reddito
d) riduzione del prelievo in busta paga al fine di alzare i salari troppo bassi dei lavoratori dipendenti
Per il territorio:
chi
come noi crede che le politiche di sviluppo debbano essere strettamente
legate al territorio non può non considerare che si debbano unire
virtuosamente due concetti:
a) una fiscalità differenziata per il
Mezzogiorno e le aree a minor sviluppo economico industriale da
applicarsi attraverso riduzioni fiscali che vadano a sostituire
progressivamente il sistema degli incentivi
b) l’attuazione del
cosiddetto federalismo fiscale secondo il principio giusto per cui
automaticamente una considerevole parte del gettito rimanga sul
territorio e venga in quel contesto amministrata e gestita
c)
riduzione della fiscalità in quei Comuni che subiscono il problema dello
spopolamento e dell’abbandono abitativo e imprenditoriale
8)Agricoltura come eccellenza nella sfida competitiva globale
A
titolo esemplificativo indichiamo alcuni punti prioritari di una vera
politica di destra che il nostro movimento intende perseguire:
1) La
Destra deve indicare prima di tutto la necessità di una maggiore unità
del mondo agricolo e deve auspicare che le storiche associazioni di
categoria possano trovare l’accordo per una politica unitaria con la
nascita di una sola organizzazione sindacale che darebbe più forza
all’azione di sostegno degli interessi agricoli nel nostro paese e in
sede comunitaria;
2) Nel merito La Destra intende farsi, in modo più
propositivo e concreto, vessillifera di una politica di difesa della
qualità del prodotto italiano, del made in italy, imponendo, tramite un
accordo internazionale da raggiungere in sede di WTO, la lotta
all’agropirateria che danneggia nel mondo soprattutto la nostra
agricoltura ed i suoi prodotti di qualità più noti;
3) La Destra si
batterà per la multifunzionalità in agricoltura proponendo una
legislazione capace di dare agli agricoltori più concrete possibilità di
integrazione al proprio reddito agricolo. Dopo la felice esperienza
dell’agriturismo vi è da rendere più concreto e remunerativo, con una
opportuna legislazione, l’apporto degli agricoltori alla tutela
dell’ambiente.
9)Problema del Mezzogiorno
E'
evidente la necessità di investire nella innovazione e nella ricerca,
nella formazione che deve essere finalizzata ad un modello di sviluppo
che riguardi tutto il Mezzogiorno d'Italia.
I problemi da risolvere,
riguardano,tra l'altro, la legalità e la sicurezza, la
infrastrutturazione materiale ed immateriale: strade, aeroporti,
ferrovie, università,formazione finalizzata, burocrazia moderna,
competente, all'altezza dei tempi...
Il Sud continua a pagare le
conseguenze di decenni di politica di tipo clientelare ed assistenziale,
che lungi dal superare i problemi li hanno invece aggravati, senza
produrre crescita.
La questione investe anche l'assetto
istituzionale, nel senso che fallita la concertazione come concepita
negli anni scorsi, deve darsi luogo ad una programmazione
interistituzionale che abbia come finalità strategica la crescita
complessiva del Mezzogiorno con la utilizzazione delle risorse
esistenti.
Da queste brevi considerazioni nasce la necessità di
promuovere gli Stati Generali del Mezzogiorno per individuare metodi
condivisi, partendo dall'analisi della causa della crisi esistente, del
meccanismo istituzionale che produce egoismi e disarmonia.
10)Energia
L’Italia non è autosufficiente nella produzione di quantità di energia rispondenti al proprio fabbisogno.
Detto
ciò non nascondiamo alcune perplessità sulla banalità con cui alcuni
ambienti, non solo politici, hanno riabbracciato la voglia di nucleare.
Possiamo stare a piangere in eterno sul fatto che un referendum di oltre
vent’anni fa abbia bloccato il progredire delle centrali nucleari in
Italia , ma al contrario possiamo concentrarci sui bisogni attuali, le
prospettive a medio termine che possono venire dalla ricerca non solo
applicata, e contemporaneamente sfruttare l’occasione per creare una
nuova filiera industriale basata sullo sfruttamento delle energie
rinnovabili.
11)Sicurezza
La Destra, che ama la
Libertà e si batte per garantire sicurezza alla vita dei propri
connazionali ha presentato un “Pacchetto Sicurezza” con le seguenti 7
proposte:
1)stop alle condanne in comodità con scarcerazioni facili legate all’affidamento ai servizi sociali
2) rilevazione delle impronte digitali per gli stranieri con permesso di soggiorno per evitare le false
generalità
3)
numero chiuso nelle città agli stranieri - previa applicazione di una
direttiva comunitaria sui loro doveri praticamente ignorata - che non
sono in grado di dimostrare come mantengono se stessi e la loro famiglia
(e’ specialmente il caso delle comunità rom) ed espulsione dal
territorio nazionale
4) divieto di indossare il velo nelle scuole
5) le moschee si edificano solo se c’e’ il nulla osta del Viminale, non può più bastare l’autorizzazione del sindaco
6)
come i sacerdoti italiani predicano in altri paesi nelle lingue locali,
anche in Italia deve accadere che i sermoni e le preghiere vadano
pronunciati in lingua italiana quando non codificati in testi
riconosciuti.
12)Immigrazione
In questo senso, intendiamo sottolineare i seguenti punti meritevoli di attenzione:
1)
limitare in modo drastico l’ingresso in Italia di persone provenienti
da paesi extracomunitari, per almeno due anni e comunque fino al momento
in cui non si sia fatta una mappatura completa del fenomeno migratorio e
delle presenze sul territorio nazionale e della loro origine
2)
bloccare ogni nuova sanatoria che preveda la regolarizzazione di chi si
trova in Italia in stato di clandestinità e dichiarare “reato”
l’ingresso clandestino sul territorio nazionale per il quale viene
decretata l’immediata espulsione; applicare le disposizioni di legge
sulla Riduzione in schiavitù a chi si presta a far entrare illegalmente
persone sul territorio nazionale e a chi le sfrutta; ricondurre il
diritto di asilo alle sue originarie motivazioni;
3) predisporre una
legge che preveda il blocco dei ricongiungimenti familiari per
l’immediato futuro e che successivamente li limiti al coniuge
regolarmente riconosciuto dalle leggi di entrambi i Paesi e ai figli
minorenni di ambedue i coniugi
4) istituire una sorta di “Carta di
soggiorno a punti” dalla quale scalare un punteggio ogni qualvolta viene
commesso un reato commisurato alla gravità, colposa o dolosa, del reato
stesso, al cui esaurimento viene prevista l’espulsione
5) istituire
accordi con tutti i paesi di origine per cui la pena detentiva per reati
gravi commessi in Italia viene scontata nel paese d’origine senza
peggiorare la situazione delle carceri italiane e senza gravare
economicamente sul bilancio dello Stato
6) impedire ogni tentativo –
da qualsiasi parte provenga – di permettere l’esercizio del voto alle
amministrative sancendo che esso è facoltà esclusiva dei cittadini
italiani
7) mantenere vigente l’attuale periodo minimo per la
richiesta della cittadinanza italiana contro qualsiasi tentativo di
abbassarne la soglia di tempo prevista, e al contempo dichiarare
esplicitamente che, per fatti gravi e comprovati motivi, la cittadinanza
sia revocabile qualora non sia stata acquisita per nascita.
13)Tolleranza zero contro lo spaccio
La diffusione e il consumo di sostanze stupefacenti sono una piaga sociale italiana da almeno 40 anni.
Ma
se ieri abbiamo assistito al bruciarsi di intere generazioni nel fuoco
dell’eroina in nome di una malintesa idea di trasgressione oggi forse il
problema è ancor più grave.
L’irruzione sul “mercato” delle nuove
droghe sintetiche insieme alla stagione della “coca di moda” ha
drammaticamente fatto saltare i livelli di guardia. Se non si interviene
subito si rischi il punto di non ritorno.
Riteniamo che sia giunto
il tempo di pensare a serie e dure politiche di repressione dello
spaccio a qualsiasi livello, dal grande narcotrafficante allo
spacciatore di strada e di quartiere: elevando le pene fino al livello
di massima gravità; e contemporaneamente all’agire per disinfestare le
nostre città da questa somma di veleni supportare le Comunità
terapeutiche e il volontariato sociale che ad oggi si sono dimostrati –
se non gli unici – sicuramente i più efficaci attori nel recupero di
quei tanti troppi giovani che sono caduti nel vortice di una
tossicodipendenza.
14)Presidenzialismo
È la grande storica battaglia storica - da sempre - della Destra italiana.
Non
ci piacciono altre ipotesi sullo stile del premierato o del
semi-presidenzialismo, anche se possono sicuramente essere considerate
migliorative rispetto allo sfacelo attuale della democrazia
parlamentare. Siamo convinti che anche in questo caso la politica abbia
bisogno di una cura radicale che accompagni ad altre riforme da attuare
la grande innovativa riforma presidenzialista.
Inoltre solo
attraverso un sistema “presidenziale” forte si potrà continuare a
parlare di Federalismo e devoluzione avendo garantiti i principi della
Unità e Solidarietà nazionali.
15)Lotta al signoraggio bancario
Il
signoraggio è un tema a cui noi de LA DESTRA teniamo molto. Attualmente
lo stato invece di stampare un moneta da 100 che per produrla costerà
più o meno 0,30 affitta la banconota da 100 alla banca centrale con gli
interessi. Questo causa un grosso debito che noi cittadini dobbiamo
pagare .Invece,secondo noi, spetta allo stato forgiare le monete e le
banconote. Questo porterebbe a una riduzione drastica delle imposte (
80%) e maggiore autonomia dalla Banca Centrale.
Questo è il
programma storico del LA DESTRA scritto da bm1995 e me il 08/05/2010. LA
DESTRA continua a portare avanti queste battaglie che sono fondamentali
per il suo passato-presente-futuro.
Italia
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