La Repubblica - NUMERO 16
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Re: La Repubblica - NUMERO 16
Il 25 aprile non dev'essere una data da "festeggiare", poichè è stato solo l'Inizio di ciò che verrà e che tutt'ora viviamo. Bisognerebbe tenercela ben stretta nella nostra mente come uno dei ricordi più belli e importanti, non ricordarla per la fine del Fascismo. I festeggiamenti minimizzano tutto ciò. Chi associa la fine del Nazismo e del Fascismo a questa data, vuol dire che non ne coglie il vero significato
Expito- Mod
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Re: La Repubblica - NUMERO 16
Il vero giorno da festeggiare e da intitolare alla liberazione d'Italia è il 18 aprile 1948........quando la democrazia cristiana vinse le elezioni a discapito dei comunisti di togliatti.
sibono- Ministro
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Re: La Repubblica - NUMERO 16
1922 i democristiani, i monarchici, gli agrari e gli industriali appoggiano il fascismo per isolare l'avanzata delle richieste delle classe operaia e contadina, tale appoggio viene confermato durante la marcia su Roma
1924 si fanno le ultime elezioni sotto la legge Cerbero nelle file del partito fascista sono candidati anche democratici, cattolici, ex dirigenti dello Stato liberale
1922-24 il fascismo preso il potere e stroncato ogni segno di resistenza operai e contadina avvia le prime leggi in favore della borghesia: 1922 viene tolta la legge sulla nominatività dei titoli azionari; si rende privata la rete telefonica con grande profitto delle grandi imprese del Paese; fa interrompere ogni inchiesta in corso sui profitti di guerra che molti padroni pescecani avevano accumulato in enorme misura; si abolisce il monopolio statale sulle assicurazioni; viene dato il monopolio statale per la produzione si fiammiferi ai privati; viene ridotta l'imposta sugli amministratori e sui dirigenti delle società commerciali; viene abolita l'imposta di successione e si riduce quella sui fabbricati; si riduce l'imposta sui redditi di puro capitale (quelli effettuati dalle imprese); si riduce del 15% l'imposta sui dividenti dei titoli azionari; si toglie l'imposta sul patrimonio; si toglie la proibizione delle concentrazioni di società, vengono licenziati 36 mila ferrovieri (scelti tra le file di chi si era opposto al regime). Questa politica la pagheranno gli operai tramite una maggiore tassazione dei propri averi.
Mentre succedeva tutto questo la Chiesa Cattolica applaudiva il Duce (anche durante la campagna di Etiopia es. Vescovo di Cremona dirà: Preghiamo per quel povero popolo di Etiopia, perchè si persuada ad aprire le sue porte al progresso dell'umanità, e di concedere quella parte delle sue terre, che egli non sa e non può rendere fruttifere, alle braccia esuberanti di un altro popolo più numeroso e più avanzato nell'agricoltura e nell'industria) che teneva lontano il comunismo ed era cieca davanti alle sofferenze della popolazioni, i preti che si ribbellavano venivano isolati dal vaticano.
Ma la Chiesa, la Borghesia e lo stesso fascismo non avevano messo in campo che tutto questo stava facendo avvicinare il popolo al comunismo e al socialismo. Già a partire dal '27 le forze comuniste clandestine contano su una rete di appoggi popolari che il fascismo non riesce più a controllare e reprimere, nel febbraio 42 si inizia a far vacillare il regime sotto la lotta armata, nel 45 il regime crolla.
Tutta questa storia per dire cosa? Per dire che i fondatori della DC che tanto vengono acclamati poco prima erano a fianco del fascismo e dopo a fianco degli americano nel vendergli il Paese caso tra tutti ENEL che tanto volevano gli americani e che la DC sta per vendere se non fosse intervenuto De Mattei.
Inoltre le zone amministrate dai comunisti (che erano tantissime erano quasi il 50% dell'Italia) sono ricordate dalla popolazione locale come la buona amministrazione, l'amministrazione da imitare. Mentre nel resto del paese dilagava la corruzzione non dimentichiamoci che il partito che fu colpito da mani pulite fu proprio la DC e il PSI, il PCI se fu toccato di striscio.
Quindi viva la resistenza partigiana, quella rossa, quella che ci ha liberato!!!!
1924 si fanno le ultime elezioni sotto la legge Cerbero nelle file del partito fascista sono candidati anche democratici, cattolici, ex dirigenti dello Stato liberale
1922-24 il fascismo preso il potere e stroncato ogni segno di resistenza operai e contadina avvia le prime leggi in favore della borghesia: 1922 viene tolta la legge sulla nominatività dei titoli azionari; si rende privata la rete telefonica con grande profitto delle grandi imprese del Paese; fa interrompere ogni inchiesta in corso sui profitti di guerra che molti padroni pescecani avevano accumulato in enorme misura; si abolisce il monopolio statale sulle assicurazioni; viene dato il monopolio statale per la produzione si fiammiferi ai privati; viene ridotta l'imposta sugli amministratori e sui dirigenti delle società commerciali; viene abolita l'imposta di successione e si riduce quella sui fabbricati; si riduce l'imposta sui redditi di puro capitale (quelli effettuati dalle imprese); si riduce del 15% l'imposta sui dividenti dei titoli azionari; si toglie l'imposta sul patrimonio; si toglie la proibizione delle concentrazioni di società, vengono licenziati 36 mila ferrovieri (scelti tra le file di chi si era opposto al regime). Questa politica la pagheranno gli operai tramite una maggiore tassazione dei propri averi.
Mentre succedeva tutto questo la Chiesa Cattolica applaudiva il Duce (anche durante la campagna di Etiopia es. Vescovo di Cremona dirà: Preghiamo per quel povero popolo di Etiopia, perchè si persuada ad aprire le sue porte al progresso dell'umanità, e di concedere quella parte delle sue terre, che egli non sa e non può rendere fruttifere, alle braccia esuberanti di un altro popolo più numeroso e più avanzato nell'agricoltura e nell'industria) che teneva lontano il comunismo ed era cieca davanti alle sofferenze della popolazioni, i preti che si ribbellavano venivano isolati dal vaticano.
Ma la Chiesa, la Borghesia e lo stesso fascismo non avevano messo in campo che tutto questo stava facendo avvicinare il popolo al comunismo e al socialismo. Già a partire dal '27 le forze comuniste clandestine contano su una rete di appoggi popolari che il fascismo non riesce più a controllare e reprimere, nel febbraio 42 si inizia a far vacillare il regime sotto la lotta armata, nel 45 il regime crolla.
Tutta questa storia per dire cosa? Per dire che i fondatori della DC che tanto vengono acclamati poco prima erano a fianco del fascismo e dopo a fianco degli americano nel vendergli il Paese caso tra tutti ENEL che tanto volevano gli americani e che la DC sta per vendere se non fosse intervenuto De Mattei.
Inoltre le zone amministrate dai comunisti (che erano tantissime erano quasi il 50% dell'Italia) sono ricordate dalla popolazione locale come la buona amministrazione, l'amministrazione da imitare. Mentre nel resto del paese dilagava la corruzzione non dimentichiamoci che il partito che fu colpito da mani pulite fu proprio la DC e il PSI, il PCI se fu toccato di striscio.
Quindi viva la resistenza partigiana, quella rossa, quella che ci ha liberato!!!!
alessimaga- Mod
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Re: La Repubblica - NUMERO 16
Ogni morto va rispettato se come fine ultimo ha il bene del proprio stato o in senso o nell'altro.
Tranne quando si prendono i fucili al momento che altri li depongono.
Tranne quando si prendono i fucili al momento che altri li depongono.
sibono- Ministro
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Re: La Repubblica - NUMERO 16
Se ti riferisci alle BR lo stesso PCI ebbe numerosi morti a causa di quei pazzi
alessimaga- Mod
- Numero di messaggi : 1830
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Re: La Repubblica - NUMERO 16
Il discordo non è che non dobbiamo firmare la mozione, il discorso è che non abbiamo una maggioranza effettiva! quindi o si firma la mozione o si continua ed il governo cade da solo! Sarebbe tempo perso! Io sinceramente non continuerei se mi ricattassero. (riporto affermazioni della maggioranza)
marco.n- Ministro
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Re: La Repubblica - NUMERO 16
I democristiani non hanno appoggiato il fascismo. I CRISTIANI lo hanno fatto perche' seguivano i vescovi che temevano la rivoluzione russa in italia;
Alessio tu dici "viva la resistenza partigiana, quella rossa, quella che ci ha liberato!!!!", ma i comunisti non hanno fatto piu' di tanto, anzi hanno consegnato l'Italia al fascismo con la "seccensione dell'Aventino". Inoltre i comunisti non hanno fatto il lavoro "maggiore" nella resistenza, anche se le brigate partigian della CLN eranon composte prevalentemente dal PCI(575 su 1152). La liberazione e' avvenuta dal popolo in se, non dai singoli parititi.
Inoltre e' stata l'Italia ha scegliere se vendere l'Italia agli USA o ai Russi, e l'Italia, con la vittoria della DC, scelse gli USA. Comunque, cio' che e' successo e' successo, ma l'Italia nacque sotto la DC (o meglio, sotto imbrogli elettorali che la portarono al governo, mi riferisco al referendum "monarchia-repubblica", completamente truccato dal mio partito), e questa e' stata una fortuna perche' ci ha permesso di rimanere "liberi", e non satelliti russi. Forse avremmo vissuto meglio sotto i Russi, ma questo nessuno lo sa, e, vedendo la situazione degli ex-satelliti, siamo fortunati
Alessio tu dici "viva la resistenza partigiana, quella rossa, quella che ci ha liberato!!!!", ma i comunisti non hanno fatto piu' di tanto, anzi hanno consegnato l'Italia al fascismo con la "seccensione dell'Aventino". Inoltre i comunisti non hanno fatto il lavoro "maggiore" nella resistenza, anche se le brigate partigian della CLN eranon composte prevalentemente dal PCI(575 su 1152). La liberazione e' avvenuta dal popolo in se, non dai singoli parititi.
Inoltre e' stata l'Italia ha scegliere se vendere l'Italia agli USA o ai Russi, e l'Italia, con la vittoria della DC, scelse gli USA. Comunque, cio' che e' successo e' successo, ma l'Italia nacque sotto la DC (o meglio, sotto imbrogli elettorali che la portarono al governo, mi riferisco al referendum "monarchia-repubblica", completamente truccato dal mio partito), e questa e' stata una fortuna perche' ci ha permesso di rimanere "liberi", e non satelliti russi. Forse avremmo vissuto meglio sotto i Russi, ma questo nessuno lo sa, e, vedendo la situazione degli ex-satelliti, siamo fortunati
Expito- Mod
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Data d'iscrizione : 01.04.10
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Località : Marcon (VE)
Re: La Repubblica - NUMERO 16
Con gli accordi presi prima della fine della 2 guerra mondiale l'URSS disse di non volere l'Italia, solo dopo la morte di Stalin l'URSS si interessò dell'Italia. Quindi il popolo poteva scegliere tra essere liberi o vendersi agli USA.
Ricordiamoci anche che gli ordini di Stalin erano che in Italia dopo la liberazione dal nazifascismo non doveva scoppiare una rivoluzione di stampo comunista come temevano tutti, perchè la classe operai aveva capito che unita poteva fare tutto.
Ricordiamoci anche che gli ordini di Stalin erano che in Italia dopo la liberazione dal nazifascismo non doveva scoppiare una rivoluzione di stampo comunista come temevano tutti, perchè la classe operai aveva capito che unita poteva fare tutto.
alessimaga- Mod
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