DDL recante misure per l'emergenza rifiuti

a) Il ministero dello sviluppo ambientale, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, decreta la costruzione di quattro discariche da dislocare sul territorio della Regione Campania. La loro dislocazione verrà concordata con il Governo regionale e dovranno avere un costo complessivo pari a 25 milioni di euro da prelevare alla voce di spesa Finanziamenti in conto capitale, regioni, piano di inquinamento ambientale e idrogeologico.
b) Il ministero dello sviluppo ambientale, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, decreta lo stanziamento di 30 milioni per il disinquinamento ambientale del territorio della Regione Campania. Gli interventi di disinquinamento verranno concordati con il Governo regionale tramite apposito protocollo d’intesa.
c) Il ministero dello sviluppo ambientale, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, decreta lo stanziamento di 200 milioni di euro a favore della regione Campania qualora essa entro Dicembre 2012 aumenti di 15 punti percentuali i rifiuti riciclati, qualora essa non raggiunga tale obbiettivo verranno stanziati fondi in quantità proporzionale all’obbiettivo raggiunto purché dell’obbiettivo prefissato sia raggiunto almeno il 50%. Se la Regione Campania non raggiunge il 50% dell’obbiettivo prefissato sarà sanzionata attraverso ammenda da versare all’erario pari a 20 milioni.
d) Il Consiglio dei Ministri decreta che le regioni italiane dovranno farsi carico di parte dei rifiuti del territorio campano per il tempo dell’emergenza rifiuti, la suddivisione di tale carico verrà decisa in Conferenza Stato-Regioni.



a) Il ministero dello sviluppo ambientale, il ministero degli interni e il ministero dell’Economia stabiliscono che tutte le discariche della Regione Campania verranno sottoposte a controlli di qualunque natura e se non rispetteranno le norme nazionali e comunitarie in materia di smaltimento rifiuti saranno sottoposte a commissariamento per farsi che venga ripristinata la legalità.
b) Le imprese di smaltimento rifiuti avranno tempo 30 giorni per farsi che l’attività di raccolta e smaltimento rifiuti riprenda dopodiché scatterà il commissariamento e la revoca degli appalti.

ddl costituzionale