[Num.3]Odio gli Italiani
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[Num.3]Odio gli Italiani
Categoria: Letteratura Italiana
Autore: Michele Ponte
TRAMA:
C'è un posto nel mondo dove gli italiani hanno tutto, e con "tutto" intendo qualsiasi cosa essi desiderano. Alessia è una bambina italiana in un continente – l’Africa – dove gli altri italiani che ci sono hanno tutto e comandano. Lei no, lei è figlia di un insegnante, la madre, e di un dottore, il padre, che operano al servizio di questi italiani. La sua migliore amica, Monique, si prostituisce per dar da mangiare a lei e il fratello, Nnambi, che nel frattempo è obbligato a stare in dei campi di lavoro. Il suo più grande desiderio è quello di salvarli da questo inferno.
Parere:
Ho letto il libro con molta curiosità perché il titolo mi aveva da subito attirato. Si legge molto velocemente, non solo per la sua brevità ma anche per lo stile asciutto e pieno di dialoghi.
La storia è ambientata in Africa, ma non viene ne contestualizzato il luogo preciso ne lo spazio temporale in cui nasce e si sviluppa la trama, sicuramente è una scelta dello scrittore che però mi convince poco, perché l’assenza di parole spese per descrivere i luoghi delle vicende di Alessia e dei suoi coetanei rende la storia poco reale. Indubbiamente parlare di Africa non è cosi semplice, ma credo sia necessario e dovuto quando si toccano tematiche cosi difficili e dure, anche perché il contesto dovrebbe essere un punto di forza e un elemento trainante del libro e non un semplice particolare di “contorno”.
Alessia ragazza di origini italiane insieme ai suoi amici africani,Monique, Nnambi e Daoud, si trova immischiata in una vicenda drammatica:la vendita di bambini da parte di un’organizzazione mafiosa stabilitasi nel paese. Molti altri personaggi saranno coinvolti nell’intreccio della trama, a volte in maniera troppo sbrigativa, come i due turisti italiani. Oltre al mercato dei bambini, nel libro vengono sollevati altri temi come la prostituzione minorile, lo sfruttamento da parte dei coloni italiani, il turismo non consapevole l'adozione a distanza.... troppi temi e nessuno veramente sviscerato.
Leggendo il libro è come se si aprissero tante parentesi che non vengono mai realmente chiuse, a volte questo aspetto non è del tutto negativo, perché anche se i temi sono trattati in maniera superficiale non si ha la pretesa di risolverli con l’intreccio della trama in poche pagine, ne di trovare una soluzione definitiva ad essi. Non è facile parlare di condizioni sociali che appaiono così lontane dalla nostra realtà e che invece sono purtroppo situazioni "normali" in Africa, Michele con il suo libro ci prova ed è molto interessante l'idea.
VOTO: [2/5 faraoni]
Autore: Michele Ponte
TRAMA:
C'è un posto nel mondo dove gli italiani hanno tutto, e con "tutto" intendo qualsiasi cosa essi desiderano. Alessia è una bambina italiana in un continente – l’Africa – dove gli altri italiani che ci sono hanno tutto e comandano. Lei no, lei è figlia di un insegnante, la madre, e di un dottore, il padre, che operano al servizio di questi italiani. La sua migliore amica, Monique, si prostituisce per dar da mangiare a lei e il fratello, Nnambi, che nel frattempo è obbligato a stare in dei campi di lavoro. Il suo più grande desiderio è quello di salvarli da questo inferno.
Parere:
Ho letto il libro con molta curiosità perché il titolo mi aveva da subito attirato. Si legge molto velocemente, non solo per la sua brevità ma anche per lo stile asciutto e pieno di dialoghi.
La storia è ambientata in Africa, ma non viene ne contestualizzato il luogo preciso ne lo spazio temporale in cui nasce e si sviluppa la trama, sicuramente è una scelta dello scrittore che però mi convince poco, perché l’assenza di parole spese per descrivere i luoghi delle vicende di Alessia e dei suoi coetanei rende la storia poco reale. Indubbiamente parlare di Africa non è cosi semplice, ma credo sia necessario e dovuto quando si toccano tematiche cosi difficili e dure, anche perché il contesto dovrebbe essere un punto di forza e un elemento trainante del libro e non un semplice particolare di “contorno”.
Alessia ragazza di origini italiane insieme ai suoi amici africani,Monique, Nnambi e Daoud, si trova immischiata in una vicenda drammatica:la vendita di bambini da parte di un’organizzazione mafiosa stabilitasi nel paese. Molti altri personaggi saranno coinvolti nell’intreccio della trama, a volte in maniera troppo sbrigativa, come i due turisti italiani. Oltre al mercato dei bambini, nel libro vengono sollevati altri temi come la prostituzione minorile, lo sfruttamento da parte dei coloni italiani, il turismo non consapevole l'adozione a distanza.... troppi temi e nessuno veramente sviscerato.
Leggendo il libro è come se si aprissero tante parentesi che non vengono mai realmente chiuse, a volte questo aspetto non è del tutto negativo, perché anche se i temi sono trattati in maniera superficiale non si ha la pretesa di risolverli con l’intreccio della trama in poche pagine, ne di trovare una soluzione definitiva ad essi. Non è facile parlare di condizioni sociali che appaiono così lontane dalla nostra realtà e che invece sono purtroppo situazioni "normali" in Africa, Michele con il suo libro ci prova ed è molto interessante l'idea.
VOTO: [2/5 faraoni]
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