Emendamento n.3 al DDL N.13
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Emendamento n.3 al DDL N.13
Allenaza per la libertà propone il seguente EMENDAMENTO:
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I giornali e le televisioni sono suddivise in tre categorie:
-giornali e televisioni di partito: Sono televisioni e giornali che i partiti richiedono ufficialmente alla Corte e agli organi competenti. I direttori e i vice direttori dei suddetti organi non possono ricoprire altri incarichi nelle TV e nei giornali dello stato.
-giornali e televisioni indipendenti: sono giornali e televisioni che non sono sottoposti a regolamenti di partito e alle funzioni di manifesto di partito. I direttori sono scelti dal direttore precedente.
-giornali e tv di stato: sono giornali e tv, sostanzialmente due, (Corriere della Sera, RAI radiotelevisione italiana), i direttore dei rispettivi organi sono scelti attraverso candidature esaminate dalla Corte Costituzionale, e non possono ricoprire più ruoli nel servizio pubblico di informazione. Possono invece essere già direttori o vice direttori di giornali indipendenti. L'eccezione legislativa avviene nelle televisioni. Un direttore di una tv indipendente o di partito non può ricoprire l'incarico di direttore della Rai
L'on Azzurra per nome e per conto di Alleanza per la Libertà ha presentato questo emendamento. Tale emendamento è stato giudicato costituzionale dal Presidente della Repubblica in data 20/07/2010.
Le votazioni su questo emendamento sono aperte dalle ore 14.28 di martedì 20 luglio alle ore 14.28 di venerdì 23 luglio. Se l'emendamento dovesse essere approvato il DDL N.13 si integrerà con il testo di tale documento.
Le votazioni su questo emendamento sono aperte dalle ore 14.28 di martedì 20 luglio alle ore 14.28 di venerdì 23 luglio. Se l'emendamento dovesse essere approvato il DDL N.13 si integrerà con il testo di tale documento.
Re: Emendamento n.3 al DDL N.13
L'approvazione di tale emendamento dipenderà dai voti del Senato come stabilito da comma h dell'articolo 10 fase deliberativa dello Statuto di Res Publica:
h) Se in una delle due camere la votazione, favorevoli e contrari, senza contare l’astensione, si presentasse nella stessa frequenza, la votazione si farà calcolo a camere unite, si determinerà l’approvazione oppure sarà respinta. Nel caso in tutte e due le camere si presentino per ogni una la stessa frequenza uguale di voti fra favorevoli e contrari, il DDL sarà respinto.
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