EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
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EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
I finiani ribadiscono la richiesta di dimissioni del sottosegretario Nicola Cosentino, e se queste non dovessero arrivare «valuteranno» le eventuali mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni, benchè essi non vogliano votare in dissenso dal gruppo del Pdl. Lo ha detto Italo Bocchino, parlando con i cronisti alla Camera.
I giornalisti hanno chiesto a Bocchino un commento sulle dichiarazioni contro di lui attribuite al premier Berlusconi e da lui smentite: «sono convinto che l'animo liberale di Berlusconi - ha risposto - non può aver detto nè tantomeno pensato queste parole. E infatti è arrivata subito una smentita da Palazzo Chigi». «Se c'è qualcuno su cui bisogna discutere - ha proseguito il vice capogruppo del Pdl alla Camera - sono quei dirigenti che stanno creando un problema all'immagine del Partito per i loro comportamenti e non chi chiede invece pulizia morale all'itnerno del Pdl». Bocchino ha poi ribadito la necessità di un «passo indietro» di Cosentino: «noi siamo convinti - ha spiegato - che questa inchiesta, al di là dei profili penalmente rilevanti che appaiono essere deboli rispetto ad una accusa così complessa, pongono a Berlusconi un problema di opportunità circa la presenza di Verdini al vertice del partito; così come c'è un problema di opportunità sulla presenza di Cosentino al governo e alla guida del partito in Campania». I cronisti hanno quindi chiesto l'atteggiamento dei finiani di fronte ad una mozione di sfiducia delle opposizioni contro Cosentino: «la mozione di sfiducia contro un sottosegretario - ha ricordato Bocchino - non è prevista dai nostri regolamenti. Se ci sarà una mozione delle opposizioni che inviterà il governo a ritirare le deleghe al sottosegretario Cosentino, che è l'unica cosa possibile, questo dovrà essere valutato. Però noi non vogliamo esprimerci in dissenso dal Partito; a quel punto forse è opportunoa una riunione del Gruppo parlamentare, una riunione della direzione nazionale per decidere se Cosentino, alla luce dei documenti e degli atti di cui i giornali hanno ampiamente scritto, resti al governo o meno».
Si tratta di un grave errore politico. Mi auguro solo sia un annuncio estivo: non è così che si difende la legalità». Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'affermazione di Bocchino che i finiani «valuteranno» le mozioni di sfiducia contro Cosentino pur non intendendo votare in dissenso dal resto del Pdl.
FURIA BERLUSCONI «È tutta una montatura». Queste le parole con cui il premier, Silvio Berlusconi, ha definito l'inchiesta sul giro di corruzione negli appalti eolici in Sardegna Nell'indagine sono coinvolit anche l’imprenditore Flavio Carboni e il coordinatore del Popolo della Libertà, Denis Verdini . «Le accuse contro Verdini e Carboni sono assurde. Poi non si può mettere in galera un'uomo di 68 anni e con tre by-pass (Carboni),. Sono le solite menzogne dei giornali».
FRANCESCHINI: «VIA COSENTINO E CALIENDO» «Sembra di essere alla fine di un impero in cui tutto crolla e soprattutto in cui cala il livello di rigore che ogni uomo politico deve sempre mantenere. Per questo noi riteniamo che i sottosegretari Caliendo e Cosentino debbano andarsene via immediatamente, debbano dimettersi». Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini parlando con i cronisti a Montecitorio. Il Pd ha presentato una interrogazione urgente, ha detto Franceschini, in cui si chiedono le dimissioni di Cosentino e Caliendo, e se queste non arrivassero il Pd presenterà una mozione di sfiducia. «Se non si dimetteranno - ha detto Franceschini - noi non esiteremo a ricorrere a tutte le vie parlamentari per portare a questo risultato». I giornalisti hanno chiesto se il Pd sottoscriverà la mozione di sfiducia preannunicata da Idv contro Cosentino: «secondo i regolamenti della Camera - ha sottolineato Franceschini - una mozione di sfiducia si può presentare solo contro un ministro, e va immediatamente discussa in aula. Si può però presentare una mozione in cui si chiede al Governo di far dimettere il sottosegretario, e va calendarizzata in Aula secondo i tempi di una normale mozione». «Noi intanto - ha spiegato - abbiamo presentato un interrogazione urgente per il Question time di domani in cui si chiedono le dimissioni. Se queste non arriveranno spiamo pronti alla mozione di sfiducia assieme a tutti quelli che la vorranno fare».
BOCCHINO: «VALUTEREMO SFIDUCIA PER COSENTINO» I finiani ribadiscono la richiesta di dimissioni del sottosegretario Nicola Cosentino, e se queste non dovessero arrivare «valuteranno» le eventuali mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni, benchè essi non vogliano votare in dissenso dal gruppo del Pdl. Lo ha detto Italo Bocchino, parlando con i cronisti alla Camera.
CSM DECIDE SU MARRA Il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino, ha convocato per questo pomeriggio il Comitato di Presidenza per l'esame della richiesta di apertura davanti alla Prima Commissione di una pratica avente ad oggetto ipotesi di incompatibilità ambientale nella sede giudiziaria di Milano. Lo rende noto un comunicato del Csm, che si riferisce alla posizione del presidente della corte d'Appello milanese, Alfonso Marra, il cui nome è apparso nell'inchiesta sull'eolico. Era stata la prima commissione di palazzo dei Marescialli a chiedere ieri di aprire la pratica.
FRATTINI: «NON SI PROTEGGONO I COLPEVOLI» Il partito «si atterrà a una regola molto chiara, che è quella del garantismo e di attendere le decisioni dei magistrati». Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini parlando del coordinatore Pdl Denis Verdini, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta 'P3'. Il titolare della Farnesina ha inoltre ricordato «il secondo pilastro di questa regola, che è quella che il premier Berlusconi disse qualche tempo fa, chiarendo che chi ha commesso atti illeciti non può essere coperto, nè protetto». Il ministro, a margine di un incontro a Milano, ha poi aggiunto che «questo deve accadere in un quadro di garanzia e non con anticipazioni giudiziarie o con processi mediatici, perchè questo è il contrario dello Stato di diritto».
INDAGATI DELL'UTRI E COSENTINO Anche il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino sono indagati a Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla cosidetta P3 nata da uno stralcio dell'indagine degli appalti sull'eolico in Sardegna. Dell'Utri e Cosentino sono accusati di associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulla costituzione delle associazioni segrete.
Cosentino è indagato per l'episodio della candidatura sostenuta dal gruppo di Carboni alla presidenza della regione Campania e per la diffamazione ai danni del governatore della Campania, Stefano Caldoro. Tra gli episodi contestati anche le pressioni alla corte di Cassazione per anticipare l'udienza sulla discussione in merito alla misura cautelare emessa nei confronti di Cosentino dalla procura di Napoli. Pressioni esercitate per conto della presunta associazione segreta da Lombardi nel tentativo di salvare la candidatura di Cosentino alla presidenza della regione Campania. A Dell'Ultri è contestata, tra l'altro, la partecipazione alla cena a casa del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, a Roma nel settembre dello scorso anno. Incontro a cui presero parte, oltre al gruppo Carboni, il sottosegretario Giacomo Caliendo, il magistrato, Antonio Martone, il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller . Le posizioni di questi ultimi sono ora al vaglio degli inquirenti romani. Il nome di Dell'Ultri compare anche tra coloro che avrebbero preso parte a riunioni, svolte a Roma e in Sardegna nel dicembre scorso, con Carboni, Verdini e il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, per gli appalti sull'energia alternativa.
Gli arrestati dalla Procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta stralcio sugli appalti per l'eolico, l'imprenditore Flavio Carboni, l'ex esponente della Dc campana, Pasquale Lombardi e l'imprenditore napoletano, Arcangelo Martino, intendevano avvicinare anche i magistrati di Firenze che indagavano sul G8 e sugli altri eventi affidati alla Protezione civile. Il dato emerge dall'ordinanza dei provvedimenti di custodia cautelare emessa dalla procura capitolina.
Secondo i magistrati romani, Flavio Carboni, Arcangelo Martino e Raffaele Lombardi utilizzavano l'associazione culturale «Centro studi giuridici per l'integrazione europea Diritti e Libertà» come strumento «per acquisire e rafforzare utili conoscenze nell'ambiente della politica e della magistratura». Tra le iniziative, poi annullate in seguito al fallito intervento di fare accogliere il ricorso elettorale della lista «Per la Lombardia» di Roberto Formigoni, organizzate tramite l'associazione culturale, «l'invito al convegno milanese programmato per il marzo 2010 (e poi annullato) rivolto ai magistrati della Procura di Firenze dopo l'esecuzione di alcune misure cautelari ad opera di quell'ufficio - si legge - , nel mese di febbraio 2010, in relazione ad alcune ipotesi di reato che coinvolgevano rappresentanti della pubblica amministrazione, del mondo politico e dell'imprenditoria».
BOCCHINO: «PREMIER FARÀ DIMETTERE COSENTINO» «Il caso Cosentino finirà come il caso Brancher: Berlusconi lo farà dimettere prima. È inevitabile, perchè Berlusconi è diverso da tutto questo. Tra l'altro, è stato vittima di questa banda». Lo dice, in una intervista al Riformista, il finiano Italo Bocchino che si dice «scioccato: chiedono a me -sottolinea- di spiegare quello che c'è scritto negli atti giudiziari e non lo chiedono a Denis Verdini, Marcello Dell'Utri e Nicola Cosentino». Bocchino replica anche a Fabrizio Cicchitto e Sandro Bondi, che lo hanno accusato di 'degradò e 'spregiudicatezzà. «Nessun degrado o spregiudicatezza. Ci sono atti della magistratura che secondo me, pur non comportando, mi auguro, nulla di penalmente rilevante per Verdini, pongono un problema di opportunità politica. Piuttosto, loro difendono un'oligarchia perchè ne fanno parte e vogliono continuare a gestire il potere». Cosentino e Dell'Utri risultano indagati. «Cicchitto e Bondi -afferma Bocchino- anzichè chiedere a me, chiedano a loro di spiegare. Sono mesi che domandiamo che Cosentino venga destituito da coordinatore regionale in Campania, ma Verdini lo difende con le unghie e con i denti. Non capivamo il perchè: ra si vede in che situazione ci troveremmo se Verdini avesse davvero messo Cosentino a fare il presidente della Regione».
BERSANI: «ALTRO CHE WATERGATE» «A noi il Watergate ci fa un baffo... Strutturalmente, malcostume e corruzione sono mali endemici. Qui, però, all'ombra del potere politico-mediatico di Berlusconi si sono creati meccanismi laterali alle amministrazioni. La legislazione speciale, le eccezioni alle regole per una nobile causa, sono diventate l'autostrada per la corruzione». Lo afferma il segretario del Pd Pierluigi Bersani in una intervista a La Repubblica. E Verdini? «Un responsabile politico di partito -risponde Bersani- deve trarre le conseguenze da una situazione così. Poi, se il partito vuole farsi raffigurare con il volto di Verdini, affari loro. Sinceramente mi preoccupo di più quando apprendo delle manfrine esercitate su organi istituzionali e delle pressioni messe in atto sul programma per gli interventi pubblici. Anche qui bisogna affidarsi ai giudici».
IL PD: "E' UN TERREMOTO" «Senatori, sottosegretari, coordinatori del partito, presidenti e assessori regionali indagati in inchieste giudiziarie che mostrano al paese una terribile connessione tra affare- malaffare-politica e Berlusconi deve preoccuparsi di scagionare alcuni suoi fedelissimi quali Carfagna, Gelmini, Prestigiacomo e Frattini dall'accusa di correntismo». Lo sottolinea Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del Pd. «Ferma restando - afferma Ventura - anche nell'inchiesta sull'eolico in Sardegna, la presunzione d'innocenza per chiunque sia sottoposto a indagini, resta lo sconcerto che di fronte a un'indagine dai risvolti inquietanti che travolge esponenti potentissimi del suo partito, Berlusconi parli d'altro».
Mi pare che qui la situazione stia sempre più peggiorando,ormai é evidente un pdl spaccato in due!La vedo male onestamente!
Aspetto commenti!
I finiani ribadiscono la richiesta di dimissioni del sottosegretario Nicola Cosentino, e se queste non dovessero arrivare «valuteranno» le eventuali mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni, benchè essi non vogliano votare in dissenso dal gruppo del Pdl. Lo ha detto Italo Bocchino, parlando con i cronisti alla Camera.
I giornalisti hanno chiesto a Bocchino un commento sulle dichiarazioni contro di lui attribuite al premier Berlusconi e da lui smentite: «sono convinto che l'animo liberale di Berlusconi - ha risposto - non può aver detto nè tantomeno pensato queste parole. E infatti è arrivata subito una smentita da Palazzo Chigi». «Se c'è qualcuno su cui bisogna discutere - ha proseguito il vice capogruppo del Pdl alla Camera - sono quei dirigenti che stanno creando un problema all'immagine del Partito per i loro comportamenti e non chi chiede invece pulizia morale all'itnerno del Pdl». Bocchino ha poi ribadito la necessità di un «passo indietro» di Cosentino: «noi siamo convinti - ha spiegato - che questa inchiesta, al di là dei profili penalmente rilevanti che appaiono essere deboli rispetto ad una accusa così complessa, pongono a Berlusconi un problema di opportunità circa la presenza di Verdini al vertice del partito; così come c'è un problema di opportunità sulla presenza di Cosentino al governo e alla guida del partito in Campania». I cronisti hanno quindi chiesto l'atteggiamento dei finiani di fronte ad una mozione di sfiducia delle opposizioni contro Cosentino: «la mozione di sfiducia contro un sottosegretario - ha ricordato Bocchino - non è prevista dai nostri regolamenti. Se ci sarà una mozione delle opposizioni che inviterà il governo a ritirare le deleghe al sottosegretario Cosentino, che è l'unica cosa possibile, questo dovrà essere valutato. Però noi non vogliamo esprimerci in dissenso dal Partito; a quel punto forse è opportunoa una riunione del Gruppo parlamentare, una riunione della direzione nazionale per decidere se Cosentino, alla luce dei documenti e degli atti di cui i giornali hanno ampiamente scritto, resti al governo o meno».
Si tratta di un grave errore politico. Mi auguro solo sia un annuncio estivo: non è così che si difende la legalità». Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'affermazione di Bocchino che i finiani «valuteranno» le mozioni di sfiducia contro Cosentino pur non intendendo votare in dissenso dal resto del Pdl.
FURIA BERLUSCONI «È tutta una montatura». Queste le parole con cui il premier, Silvio Berlusconi, ha definito l'inchiesta sul giro di corruzione negli appalti eolici in Sardegna Nell'indagine sono coinvolit anche l’imprenditore Flavio Carboni e il coordinatore del Popolo della Libertà, Denis Verdini . «Le accuse contro Verdini e Carboni sono assurde. Poi non si può mettere in galera un'uomo di 68 anni e con tre by-pass (Carboni),. Sono le solite menzogne dei giornali».
FRANCESCHINI: «VIA COSENTINO E CALIENDO» «Sembra di essere alla fine di un impero in cui tutto crolla e soprattutto in cui cala il livello di rigore che ogni uomo politico deve sempre mantenere. Per questo noi riteniamo che i sottosegretari Caliendo e Cosentino debbano andarsene via immediatamente, debbano dimettersi». Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini parlando con i cronisti a Montecitorio. Il Pd ha presentato una interrogazione urgente, ha detto Franceschini, in cui si chiedono le dimissioni di Cosentino e Caliendo, e se queste non arrivassero il Pd presenterà una mozione di sfiducia. «Se non si dimetteranno - ha detto Franceschini - noi non esiteremo a ricorrere a tutte le vie parlamentari per portare a questo risultato». I giornalisti hanno chiesto se il Pd sottoscriverà la mozione di sfiducia preannunicata da Idv contro Cosentino: «secondo i regolamenti della Camera - ha sottolineato Franceschini - una mozione di sfiducia si può presentare solo contro un ministro, e va immediatamente discussa in aula. Si può però presentare una mozione in cui si chiede al Governo di far dimettere il sottosegretario, e va calendarizzata in Aula secondo i tempi di una normale mozione». «Noi intanto - ha spiegato - abbiamo presentato un interrogazione urgente per il Question time di domani in cui si chiedono le dimissioni. Se queste non arriveranno spiamo pronti alla mozione di sfiducia assieme a tutti quelli che la vorranno fare».
BOCCHINO: «VALUTEREMO SFIDUCIA PER COSENTINO» I finiani ribadiscono la richiesta di dimissioni del sottosegretario Nicola Cosentino, e se queste non dovessero arrivare «valuteranno» le eventuali mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni, benchè essi non vogliano votare in dissenso dal gruppo del Pdl. Lo ha detto Italo Bocchino, parlando con i cronisti alla Camera.
CSM DECIDE SU MARRA Il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino, ha convocato per questo pomeriggio il Comitato di Presidenza per l'esame della richiesta di apertura davanti alla Prima Commissione di una pratica avente ad oggetto ipotesi di incompatibilità ambientale nella sede giudiziaria di Milano. Lo rende noto un comunicato del Csm, che si riferisce alla posizione del presidente della corte d'Appello milanese, Alfonso Marra, il cui nome è apparso nell'inchiesta sull'eolico. Era stata la prima commissione di palazzo dei Marescialli a chiedere ieri di aprire la pratica.
FRATTINI: «NON SI PROTEGGONO I COLPEVOLI» Il partito «si atterrà a una regola molto chiara, che è quella del garantismo e di attendere le decisioni dei magistrati». Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini parlando del coordinatore Pdl Denis Verdini, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta 'P3'. Il titolare della Farnesina ha inoltre ricordato «il secondo pilastro di questa regola, che è quella che il premier Berlusconi disse qualche tempo fa, chiarendo che chi ha commesso atti illeciti non può essere coperto, nè protetto». Il ministro, a margine di un incontro a Milano, ha poi aggiunto che «questo deve accadere in un quadro di garanzia e non con anticipazioni giudiziarie o con processi mediatici, perchè questo è il contrario dello Stato di diritto».
INDAGATI DELL'UTRI E COSENTINO Anche il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino sono indagati a Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla cosidetta P3 nata da uno stralcio dell'indagine degli appalti sull'eolico in Sardegna. Dell'Utri e Cosentino sono accusati di associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulla costituzione delle associazioni segrete.
Cosentino è indagato per l'episodio della candidatura sostenuta dal gruppo di Carboni alla presidenza della regione Campania e per la diffamazione ai danni del governatore della Campania, Stefano Caldoro. Tra gli episodi contestati anche le pressioni alla corte di Cassazione per anticipare l'udienza sulla discussione in merito alla misura cautelare emessa nei confronti di Cosentino dalla procura di Napoli. Pressioni esercitate per conto della presunta associazione segreta da Lombardi nel tentativo di salvare la candidatura di Cosentino alla presidenza della regione Campania. A Dell'Ultri è contestata, tra l'altro, la partecipazione alla cena a casa del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, a Roma nel settembre dello scorso anno. Incontro a cui presero parte, oltre al gruppo Carboni, il sottosegretario Giacomo Caliendo, il magistrato, Antonio Martone, il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller . Le posizioni di questi ultimi sono ora al vaglio degli inquirenti romani. Il nome di Dell'Ultri compare anche tra coloro che avrebbero preso parte a riunioni, svolte a Roma e in Sardegna nel dicembre scorso, con Carboni, Verdini e il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, per gli appalti sull'energia alternativa.
Gli arrestati dalla Procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta stralcio sugli appalti per l'eolico, l'imprenditore Flavio Carboni, l'ex esponente della Dc campana, Pasquale Lombardi e l'imprenditore napoletano, Arcangelo Martino, intendevano avvicinare anche i magistrati di Firenze che indagavano sul G8 e sugli altri eventi affidati alla Protezione civile. Il dato emerge dall'ordinanza dei provvedimenti di custodia cautelare emessa dalla procura capitolina.
Secondo i magistrati romani, Flavio Carboni, Arcangelo Martino e Raffaele Lombardi utilizzavano l'associazione culturale «Centro studi giuridici per l'integrazione europea Diritti e Libertà» come strumento «per acquisire e rafforzare utili conoscenze nell'ambiente della politica e della magistratura». Tra le iniziative, poi annullate in seguito al fallito intervento di fare accogliere il ricorso elettorale della lista «Per la Lombardia» di Roberto Formigoni, organizzate tramite l'associazione culturale, «l'invito al convegno milanese programmato per il marzo 2010 (e poi annullato) rivolto ai magistrati della Procura di Firenze dopo l'esecuzione di alcune misure cautelari ad opera di quell'ufficio - si legge - , nel mese di febbraio 2010, in relazione ad alcune ipotesi di reato che coinvolgevano rappresentanti della pubblica amministrazione, del mondo politico e dell'imprenditoria».
BOCCHINO: «PREMIER FARÀ DIMETTERE COSENTINO» «Il caso Cosentino finirà come il caso Brancher: Berlusconi lo farà dimettere prima. È inevitabile, perchè Berlusconi è diverso da tutto questo. Tra l'altro, è stato vittima di questa banda». Lo dice, in una intervista al Riformista, il finiano Italo Bocchino che si dice «scioccato: chiedono a me -sottolinea- di spiegare quello che c'è scritto negli atti giudiziari e non lo chiedono a Denis Verdini, Marcello Dell'Utri e Nicola Cosentino». Bocchino replica anche a Fabrizio Cicchitto e Sandro Bondi, che lo hanno accusato di 'degradò e 'spregiudicatezzà. «Nessun degrado o spregiudicatezza. Ci sono atti della magistratura che secondo me, pur non comportando, mi auguro, nulla di penalmente rilevante per Verdini, pongono un problema di opportunità politica. Piuttosto, loro difendono un'oligarchia perchè ne fanno parte e vogliono continuare a gestire il potere». Cosentino e Dell'Utri risultano indagati. «Cicchitto e Bondi -afferma Bocchino- anzichè chiedere a me, chiedano a loro di spiegare. Sono mesi che domandiamo che Cosentino venga destituito da coordinatore regionale in Campania, ma Verdini lo difende con le unghie e con i denti. Non capivamo il perchè: ra si vede in che situazione ci troveremmo se Verdini avesse davvero messo Cosentino a fare il presidente della Regione».
BERSANI: «ALTRO CHE WATERGATE» «A noi il Watergate ci fa un baffo... Strutturalmente, malcostume e corruzione sono mali endemici. Qui, però, all'ombra del potere politico-mediatico di Berlusconi si sono creati meccanismi laterali alle amministrazioni. La legislazione speciale, le eccezioni alle regole per una nobile causa, sono diventate l'autostrada per la corruzione». Lo afferma il segretario del Pd Pierluigi Bersani in una intervista a La Repubblica. E Verdini? «Un responsabile politico di partito -risponde Bersani- deve trarre le conseguenze da una situazione così. Poi, se il partito vuole farsi raffigurare con il volto di Verdini, affari loro. Sinceramente mi preoccupo di più quando apprendo delle manfrine esercitate su organi istituzionali e delle pressioni messe in atto sul programma per gli interventi pubblici. Anche qui bisogna affidarsi ai giudici».
IL PD: "E' UN TERREMOTO" «Senatori, sottosegretari, coordinatori del partito, presidenti e assessori regionali indagati in inchieste giudiziarie che mostrano al paese una terribile connessione tra affare- malaffare-politica e Berlusconi deve preoccuparsi di scagionare alcuni suoi fedelissimi quali Carfagna, Gelmini, Prestigiacomo e Frattini dall'accusa di correntismo». Lo sottolinea Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del Pd. «Ferma restando - afferma Ventura - anche nell'inchiesta sull'eolico in Sardegna, la presunzione d'innocenza per chiunque sia sottoposto a indagini, resta lo sconcerto che di fronte a un'indagine dai risvolti inquietanti che travolge esponenti potentissimi del suo partito, Berlusconi parli d'altro».
Mi pare che qui la situazione stia sempre più peggiorando,ormai é evidente un pdl spaccato in due!La vedo male onestamente!
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Zucchetto- Malato del forum
- Numero di messaggi : 3401
Data d'iscrizione : 17.11.09
Re: EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
Cosentino si deve dimettere, Dell'Utri va proprio chiuso in isolamento. Con quei due non ci prenderei neanche un caffè, ma comunque nei governi li scandali giustizia hanno sempre creato discussioni, ma non credo spaccature, la politica, purtroppo in Italia, è convenienza, non conviene a nessuno che l'esecutivo tracolli
Ospite- Ospite
Re: EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
concordo su con sigmondo riguardo dell'utri e cosentino, riguardo al crollo dell'esecutivo converebbe a quelle migliaia di precari che si sono visti licenziare, a quelle persone che si vedranno negati dirtti come la pensione, la liquidazione, la mobilità, ecc a causa della manovra che tocca i diritti
alessimaga- Mod
- Numero di messaggi : 1830
Data d'iscrizione : 15.04.10
Re: EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
Berlusconi se vuole riavere la stima degli italiani deve fare piazza pulita dei corrotti e co. nel suo partito... in primis dell' utri ( in ogni accusa lui c'è sempre ) e cosentino
Ospite- Ospite
Re: EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
concordo con bm1995!
Forse conviene a Fini e ai finiani che questo governo crolli per andare a fare il grande centro con csaini,rutelli e forse Montezemolo dato che é stato lo stesso fini su repubblica a dire che se lui si staccherà da berlusconi nascerà qualcosa di nuovo,e disse che c'erano tanti che stavano a guardare dalla finestra e ribadì che non avrebbe rifatto un an più piccola!
Forse conviene a Fini e ai finiani che questo governo crolli per andare a fare il grande centro con csaini,rutelli e forse Montezemolo dato che é stato lo stesso fini su repubblica a dire che se lui si staccherà da berlusconi nascerà qualcosa di nuovo,e disse che c'erano tanti che stavano a guardare dalla finestra e ribadì che non avrebbe rifatto un an più piccola!
Zucchetto- Malato del forum
- Numero di messaggi : 3401
Data d'iscrizione : 17.11.09
Re: EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
Io credo invece che non convenga a nessuno: chi governa è già lì e non ha voglia di andare alle elezioni (è ovvio). Per tutti gli altri si aspettano momenti migliori: se si rivotasse oggi, Berlusconi molto probabilmente rivincerebbe. Bersani e Casini sperano in un logoramento maggiore, spinti da scandali, crisi e liti interne. Dunque attendere e aspettare il momento buono. Posto, che poi, i numeri per far cadere il governo pare che ancora non ci sono...
DaveChiappucci- Onorevole
- Numero di messaggi : 383
Data d'iscrizione : 08.07.10
Età : 44
Località : Ancona
Re: EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
Sei sicuro che se riandassimo al voto Berlusconi senza fini vincerebbe le elezioni?
Per me si verificherebbe quello che successe nel 1996,senza la lega alleato Silvio perse le elezioni politiche e così senza Fini le perderebbe ugualmente oggi!
Comunque secondo me se la situazione dovesse precipitare ancora di più sono sicuro,anzi strasicuro,che Berlusconi dirà elezioni anticipate!
Per me si verificherebbe quello che successe nel 1996,senza la lega alleato Silvio perse le elezioni politiche e così senza Fini le perderebbe ugualmente oggi!
Comunque secondo me se la situazione dovesse precipitare ancora di più sono sicuro,anzi strasicuro,che Berlusconi dirà elezioni anticipate!
Zucchetto- Malato del forum
- Numero di messaggi : 3401
Data d'iscrizione : 17.11.09
Re: EOLICO, COSENTINO RISCHIA LA SFIDUCIA.BOCCHINO:"LA STIAMO VALUTANDO"
Mi diletto a seguire sondaggistica nel tempo libero. Ad oggi, secondo me, la situazione è chiara. Basta vedere il successo nelle regionali scorse (e sì che partiva da posizioni non esattamente favorevoli). Io credo che Fini e Casini resterebbero schiacciati dalla forza del pdl. Hanno bisogno di tempo, anche per reclutare importanti alleati: penso, ad esempio, a Lombardo in Sicilia. L'unica cosa che Berlusconi può temere è il sempre maggior peso sulla lega nella coalizione (secondo me, andrà facile facile a doppia cifra).
PS La mia opinione non è esattamente un'opinione di un ottimista di destra, sia chiaro. Piuttosto di un pessista di sinistra (o qualcosa di simile).
PS La mia opinione non è esattamente un'opinione di un ottimista di destra, sia chiaro. Piuttosto di un pessista di sinistra (o qualcosa di simile).
DaveChiappucci- Onorevole
- Numero di messaggi : 383
Data d'iscrizione : 08.07.10
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