Res Publica
Benvenuto su Res Publica.

Se sei già registrato, clicca su Connessione per accedere al forum e a tutte le sue funzionalità.

Se sei nuovo, iscriviti cliccando sul pulsante apposito: l'iscrizione ti farà partecipare al gioco, ti darà accesso a diverse aree riservate e ti farà conoscere molta gente. Cosa aspetti? Iscriviti anche tu a questo meraviglioso gioco politico!

Unisciti al forum, è facile e veloce

Res Publica
Benvenuto su Res Publica.

Se sei già registrato, clicca su Connessione per accedere al forum e a tutte le sue funzionalità.

Se sei nuovo, iscriviti cliccando sul pulsante apposito: l'iscrizione ti farà partecipare al gioco, ti darà accesso a diverse aree riservate e ti farà conoscere molta gente. Cosa aspetti? Iscriviti anche tu a questo meraviglioso gioco politico!
Res Publica
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

PROGRAMMA ELETTORALE E LISTA DEL PDS PER LE ELEZIONI DI MARZO 2011

Andare in basso

PROGRAMMA ELETTORALE E LISTA DEL PDS PER LE ELEZIONI DI MARZO 2011 Empty PROGRAMMA ELETTORALE E LISTA DEL PDS PER LE ELEZIONI DI MARZO 2011

Messaggio  daniele barison Mar 1 Mar 2011 - 13:21

PRESENTAZIONE DELLA LISTA ELETTORALE E DEL PROGRAMMA DEL PARTITO
DEMOCRATICO SOCIALISTA (PDS) PER LE ELEZIONI POLITICHE DI MARZO.

il direttivo del partito democratico socialista presenta il simbolo, la lista ed il programma elettorale alla cittadinanza ed alle istituzioni.

ECCO IL NOSTRO SIMBOLO DEL PDS

PROGRAMMA ELETTORALE E LISTA DEL PDS PER LE ELEZIONI DI MARZO 2011 Pds20026

ECCO LA LISTA DEL PARTITO DEMOCRATICO SOCIALISTA (PDS)

1-daniele barison (capolista)
2- marco
3-alessimaga
4-gabriele
5-roberto belli
6-bertinotti gaetano
7- lucacavallo.


ECCO IL PROGRAMMA DEL PARTITO DEMOCRATICO SOCIALISTA

IL PROGRAMMA DEL PARTITO DEMOCRATICO SOCIALISTA PER UN ITALIA CIVILE E MODERNA




Ingrandire quest'immagineRidurre quest'immagine Cliccare qui per vederla alla sua dimensione originale.
PROGRAMMA ELETTORALE E LISTA DEL PDS PER LE ELEZIONI DI MARZO 2011 500px-10




Per
un’Italia civile e moderna , occorrono cambiamenti profondi, una forte
innovazione, una modernizzazione della vita civile, una maggiore
efficienza delle nostre istituzioni, minori disuguaglianze e più
equità. Ripartiamo da quei valori di giustizia, democrazia, libertà e
uguaglianza, che hanno accompagnato la storia della Repubblica, per
un’Italia laica, civile e moderna. Diritti e doveri, giustizia ed
equità, merito e bisogni non siano chimere ma la bussola per un
programma riformista progressista ed ambientalista.

Le sfide globali

Il
Partito Democratico Socialista è l’unico in Italia che si riconosce nel
Partito Socialista Europeo e nell’Internazionale socialista. Il primo
pilastro della nostra politica estera è l’unità dell’Europa. Il secondo
pilastro è la cooperazione con i paesi del Mediterraneo, che può dare
una spinta decisiva allo sviluppo economico. L'Italia è la nuova
frontiera meridionale d'Europa nel rapporto con questi paesi. Occorre
sviluppare tutte le potenzialità fornite da questo ruolo geopolitico,
che comporta l'assunzione di nuove responsabilità nella regolazione dei
flussi migratori e nella capacità di intercettare al meglio le rotte
commerciali ed economiche che si stanno sviluppando.
Sul piano
politico fondamentale è il ruolo delle Nazioni Unite, per affermare una
concezione multilaterale dei rapporti internazionali. L’Italia
contribuisce ovunque alle missioni di pace sotto l’egida dell’Onu, dal
Libano all’Afghanistan. Sul piano materiale, con l’impegno contro il
sottosviluppo e la povertà, serbatoi inesauribili delle organizzazioni
terroristiche di tutte le matrici. Su quello morale, con l’impegno per
i diritti umani, che è la stella polare della nostra politica estera.
Un mondo senza tortura, senza sentenze capitali, senza censura né
oppressione, senza doppi standard sui diritti umani tra Paesi ricchi e
poveri sarà più sicuro, più ricco, più tollerante e multi-culturale.
La lotta al terrorismo internazionale deve essere affrontata su tutti i terreni.


ambiente ed energie rinnovabili

Il
contrasto ai cambiamenti climatici è la sfida più rilevante: energia
pulita, risparmio energetico ed efficienti sistemi di smaltimento dei
rifiuti sono obiettivi da perseguire con determinazione. La tutela
dell’ambiente costituisce un aspetto fondamentale di uno sviluppo
sostenibile. Le imprese sono un soggetto attivo nel definire la nostra
collocazione internazionale. È compito dello Stato premiare, anche con
il fisco, le imprese che esportano, che operano salti di crescita e che
contribuiscono a un nuovo modello di specializzazione dell’Italia nel
contesto dell’economia mondiale.

La riforma delle istituzioni democratiche

Prioritaria
è la riforma dell'ordinamento giudiziario, mantenendo la completa
autonomia e indipendenza della magistratura: assicurare lo snellimento
delle procedure processuali; attuare la separazione delle carriere tra
giudice neutrale e pubblica accusa; garantire la certezza della pena.
Introdurre maggiori misure di sorveglianza dopo che si è scontata la
pena e un sostegno terapeutico su base volontaria, alternativo ad
ulteriori restrizioni della libertà personale, contro chi commette atti
di violenza nei confronti delle donne e degli omosessuali e per chi si
macchia dell’infamia della pedofilia. Le moderne democrazie si fondano
sul pluralismo del sistema informativo. Occorre, quindi, liberalizzare
e regolamentare il mercato radiotelevisivo e pubblicitario, superando
l'attuale duopolio e favorendo l'ingresso di nuovi operatori. In questo
contesto è necessaria una legge sul conflitto di interessi, che eviti
concentrazione di potere politico, economico, finanziario e mediatico
nelle stesse mani, senza procedere a espropri ma congelando le
proprietà.

Meriti e bisogni, equità e sviluppo

Rimettere
in moto il meccanismo della crescita con azioni, che consentano il più
rapido recupero della competitività perduta, è fondamentale per il
risanamento dei conti pubblici, la crescita dell’occupazione e la
riduzione delle disuguaglianze. liberalizzazioni, con priorità a quelle
misure che toccano le lobby e gli interessi più forti, a cominciare dal
cartello oligopolistico delle assicurazioni; - centralità del merito
nella Pubblica Amministrazione e nuove regole per la contrattazione
sindacale in grado di incentivare la produttività.

Nord e Sud: due questioni nazionali

Le
disuguaglianze all'interno della nostra penisola sono aumentate a
dismisura negli ultimi dieci anni. Il Mezzogiorno è la parte
dell'Italia che ancora soffre dei ritardi più gravi. Le risorse
comunitarie devono essere usate meglio. Al sistema delle elargizioni da
parte delle casse dello Stato alle imprese si deve sostituire
l’investimento pubblico per infrastrutture, servizi, formazione e
ricerca. Occorrono nuove strategie per invertire la rotta e uscire dal
declino costruendo non uno “Stato che fa ma uno Stato che fa fare”. Il
malessere si diffonde al Sud come al Nord, configurando una nuova
questione meridionale. Il disagio sociale in cui vertono sempre più i
lavoratori dipendenti necessita un incremento immediato dei salari e
degli stipendi, attualmente i più bassi in Europa. La buona e piena
occupazione è un obiettivo che l'Italia può e deve raggiungere. A tal
fine occorre anzitutto superare la precarietà del lavoro, per una
flessibilità nella sicurezza sociale. Il nuovo modello di welfare deve
gradualmente spostare le tutele dal posto di lavoro all’individuo. Non
si tratta di ridurre i diritti ma di introdurne di nuovi e più forti. A
dover essere contrastati sono soprattutto gli abusi e le illegalità nel
mercato del lavoro che generano livelli ancora più elevati di
precarietà e di insicurezza. E' essenziale garantire una formazione
continua dei lavoratori, giovani e anziani, i cui costi siano a carico
delle imprese. Occorre trasformare la perdita del lavoro da dramma a
occasione di riqualificazione professionale. L’erogazione delle tutele
monetarie deve essere subordinata alla partecipazione a programmi di
reinserimento nel mercato del lavoro, che consenta a chi ha perso il
lavoro di essere pronto a lavori di maggiore qualità. Garantire la
sicurezza nei luoghi di lavoro è un dovere civile e morale per
cancellare la vergognosa e tragica sequenza di omicidi bianchi. Bisogna
prevedere più formazione alla sicurezza per chi fa impresa e per chi vi
lavora, nonché investire maggiori risorse per potenziare le ispezioni
con un personale adeguatamente professionalizzato. Il problema della
casa è diventato un dramma per i giovani e per gli strati più deboli.
Investimenti in edilizia pubblica non sono un retaggio del passato, ma
sono una necessità per andare incontro a chi ha redditi più bassi e non
ha casa in proprietà. Occorrono misure di assistenza e di sostegno al
reddito per gli anziani non autosufficienti e per i disabili, che non
possono essere lasciati a carico delle proprie rispettive famiglie. Nel
quadro di una vasta opera di privatizzazione dei servizi la sanità deve
restare pubblica, cercando di uniformare le prestazioni che sono sempre
più disuguali tra Nord e Sud. Il futuro dell'Italia è strettamente
legato al potenziamento dell'autonomia energetica. Attraverso un
maggiore sfruttamento delle fonti rinnovabili, la costruzione di nuovi
rigassificatori e politiche attive di risparmio; il rafforzamento dei
programmi di ricerca su tutte le fonti a partire dal sistema a
idrogeno, fino ad una riconsiderazione dell’energia nucleare di ultima
generazione, si può generare sviluppo e rendere l'Italia meno
dipendente dall'estero.

Formazione per tutti

Una Scuola
Pubblica di qualità, riformata sulle esigenze della società della
conoscenza, è una condizione irrinunciabile per garantire a tutti la
possibilità di costruirsi il proprio futuro. Occorre difendere la
scuola pubblica perché soltanto lo Stato deve garantire pari
opportunità per tutti. Non deve esistere una scuola per i poveri ed una
per i ricchi. Le scuole private devono essere libere, ma non possono
pretendere di essere finanziate dallo Stato. La diffusione delle reti
telematiche è divenuta uno strumento per assicurare pari opportunità a
tutti nel nuovo mondo delle comunicazioni. Lo Stato deve assicurare la
concorrenza con una netta separazione tra chi gestisce le reti e chi
offre i servizi.

Diritti e doveri

Il rapporto tra Stato e
cittadini si basa sul rispetto dei diritti e dei doveri. Occorre
diffondere il rispetto della legalità. Gli scandali politici,
finanziari, giudiziari, a cui abbiamo assistito, denunciano la mancanza
di un adeguato grado di etica pubblica e di senso civico a tutti i
livelli. Sono ormai innumerevoli gli episodi emblematici dello
scollamento civile, di violenza tra le persone, di intolleranza, a cui
occorre rapidamente porre rimedio. L'Italia deve maturare un’etica
della responsabilità individuale. Proseguire nella lotta all'evasione
fiscale e contributiva è un obiettivo primario. Equità nei carichi
fiscali, snellimento delle pratiche burocratiche sono essenziali per un
buon rapporto tra fisco e cittadino. Le famiglie italiane sono cambiate
come dimostrano i dati statistici più recenti. Aumentano i single e le
coppie di fatto. La politica non può ignorare queste nuove realtà e
deve riconoscere pari dignità giuridica a tutte le cittadine e a tutti
i cittadini. I diritti delle coppie composte da persone dello stesso
sesso debbono essere garantiti; è urgente approvare efficaci norme
antidiscriminatorie e antiomofobia e permettere alle persone
transessuali di ottenere la rettifica del sesso con regole meno
restrittive, in sintonia con la legislazione europea. Occorre
regolamentare le unioni civili riconoscendo alle coppie stabili di
poter formalizzare il proprio rapporto con un contratto che abbia
natura personale e patrimoniale, con effetti anche rispetto ai terzi.
In questo contesto si deve riconoscere alle coppie formate da persone
dello stesso sesso un rafforzamento di questo istituto. Parallelamente
per le coppie sposate senza figli deve essere introdotto il divorzio
breve, semplificando lunghe, costose e inutili pratiche burocratiche.
Va intensificata la promozione di campagne a favore degli
anticoncezionali rendendoli più facilmente disponibili. Le politiche
della parità tra uomini e donne favoriscono l’occupazione e la
crescita. Una pari indipendenza economica per le donne e gli uomini,
l’equilibrio tra attività professionale e vita privata, la pari
rappresentanza nel processo decisionale, l’eradicazione di tutte le
forme di violenza fondate sul genere, l’eliminazione di stereotipi
sessisti e la promozione della parità tra i generi nelle politiche
esterne e di sviluppo: questi sono gli ambiti prioritari di intervento.
Le quote rosa sono uno strumento discutibile, ma è l’unico che si è
rivelato efficace in tutto il mondo per garantire accesso alle donne
nelle istituzioni.
Una volta che una presenza equilibrata di donne e
di uomini sia diventata normale, si potrà abbandonare questo strumento,
che ha unicamente uno scopo pratico. La 194 è una legge di civiltà che
ha ridotto le pratiche dell’aborto e i rischi per la salute e la vita
delle donne. Non esiste un diritto all’aborto, ma esiste un diritto
alla maternità consapevole da parte delle donne. La legalizzazione
della RU486 è positiva perché riduce l’impatto di un atto che resta
comunque un dramma. Bisogna giungere ad una profonda modifica della
legge sulla fecondazione assistita con lo scopo di tutelare la salute
delle donne. I diritti vanno riconosciuti a tutti, sia ai cittadini
italiani sia agli stranieri. L’Italia deve finalmente regolamentare
tutti gli stranieri che hanno un lavoro stabile e che non hanno
commesso reati. Il diritto d’asilo deve essere garantito secondo il
dettato costituzionale gli impegni internazionali dell’Italia. In
questo modo si potrà combattere meglio e più efficacemente
l’immigrazione clandestina di tipo criminale.

La sicurezza alla base della convivenza civile

La
sicurezza è un diritto alla base della convivenza civile. Sono le
persone più deboli ad essere vittime della microcriminalità che va
quindi contrastata senza indulgenza e disattenzione. A tale scopo,
bisognerà assicurare una più razionale ed efficiente presenza delle
forze dell’ordine sul territorio, investendo in nuove tecnologie,
concentrando la vigilanza nelle aree di maggior rischio, ed evitando la
duplicazione dei compiti. La grande criminalità organizzata, che
esercita soprattutto il commercio della droga e il traffico di esseri
umani, è un pericolo per l’ordine pubblico e un fattore di inquinamento
della società e delle istituzioni. Su questo fronte si sono raggiunti
importanti risultati ma non si deve attenuare l’impegno dello Stato.

Laicità, pluralismo e libertà

La
laicità dello Stato è una caratteristica fondamentale della democrazia
liberale. In Italia pluralismo, diritti civili, riconoscimento delle
unioni di fatto etc. sono continuamente rimessi in discussione. Ciò che
è rivendicato dai laici, credenti e non credenti, sono le stesse
condizioni esistenti nei principali paesi europei tra Stato e Chiesa.
L’impegno del partito democratico socialista, che hanno segnato con le
proprie lotte civili e sociali la storia d’Italia, si impegnano a
portare avanti nel Parlamento, con rigore, coerenza ed onestà, principi
di onestà e giustizia sociale, di sicurezza e di pace.




ecco tutta la nostra documentazione

grazie
daniele barison
daniele barison
Innamorato del forum
Innamorato del forum

Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 31.10.09
Età : 34
Località : rovigo

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.