DDL STAMPA!!
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DDL STAMPA!!
Documento contenente disposizioni in materia di regolamentazione della stampa del forum (giornali e TV) e struttura AGCOM
Articolo 1: Stampa (Giornali)
a) La sezione stampa racchiude tutti i giornali. Ogni Partito del forum ha diritto ad avere un solo organo di informazione giornalistica. Possono scrivere per questo giornale tutti gli utenti del Partito che ne hanno fatto richiesta. Tutte le modalità di regolamentazione del giornale interno sono disciplinate da un apposito Regolamento che il Partito è obbligato ad approvare. Se tale Regolamento non dovesse essere presente entro un mese dall’apertura del giornale, il Direttore del giornale (e/o gli eventuali co-direttori) saranno bannati dalla Corte Costituzionale di Giustizia per 5 giorni. Ogni testata giornalistica ha l’obbligo di avere un Direttore e Vice-Direttore (qualora vi sia un solo utente all’interno del Partito, la figura del Vice-Direttore non diventa operativa fino a quando non si iscrive un altro utente a quel Partito).
b) Esiste anche una (ed una sola) testata giornalistica equilibrata e bilanciata, il Corriere della Sera. Tutte le altre testate giornalistiche non possono essere considerate indipendenti (e sono quindi da considerarsi giornali di Partito). Possono scrivere a questo giornale tutti gli utenti che ne hanno fatto esplicita richiesta al Presidente della Repubblica.
c) Tutti gli utenti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter scrivere per il Corriere della Sera al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta del giornalista. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di essere giornalista per la testata del Corriere della Sera è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) Il Corriere della Sera si configura come giornale bilanciato ed equilibrato, cioè deve contenere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare del forum (ed eventualmente notizie di primo piano del mondo reale) con alcuni editoriali, purché questi ultimi provengano da giornalisti non appartenenti allo stesso schieramento politico. Il Corriere deve garantire la pluralità dell’informazione ed è fatto obbligo che questa testata non si trasformi in giornale “fazioso” e di parte. Tutti i giornalisti del Corriere della Sera possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I giornalisti del Corriere della Sera possono eventualmente continuare a scrivere per il giornale di partito di appartenenza, purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri giornalisti del Corriere; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti del Corriere della Sera sul giornale di partito, salvo indicazioni diverse del direttore della testata indipendente).
e) L’organo preposto per controllare che i giornalisti del Corriere della Sera rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla testata giornalistica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il direttore del Corriere della Sera sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore della testata giornalistica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo) sarà il solo Presidente della Repubblica a nominare il Direttore della testata. Il direttore dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Il Direttore (o in sua assenza il Vice-Direttore) dirige i lavori del giornale, convoca riunioni tra tutti i giornalisti, decide la linea editoriale da seguire (garantendo sempre la massima pluralità dell’informazione), detta le linee guida a tutti i Giornalisti sulle modalità di pubblicazione degli articoli (queste ultime norme devono essere obbligatoriamente approvate dalla metà più uno dei giornalisti del Corriere della Sera, altrimenti non possono entrare in vigore finché non sono approvate). Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività del giornale sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo direttore. Il direttore del Corriere della Sera non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) di un giornale diverso dal Corriere della Sera e non può essere Direttore (o co-direttore) di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore Generale della stessa Rai. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni (o dismissione decisa dalla Corte Costituzionale di Giustizia – vedi comma e) del direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore precedente.
h) Il vice-direttore del Corriere della Sera sarà scelto dal direttore tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti della stessa coalizione e/o lista parlamentare – sarà compito della Corte Costituzionale di Giustizia vigilare su questo punto). Se non dovessero essere presenti giornalisti di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il vice-direttore del Corriere della Sera può ricoprire anche la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera e può anche essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV, sia quella pubblica (la Rai) che quelle private. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile. I compiti del Vice-Direttore, comunque, sono quelli di assistere il Direttore della testata nelle sue funzioni e sostituirlo nelle sue assenze.
i) In caso di dimissioni (o dismissione decisa dalla Corte Costituzionale di Giustizia – vedi comma e) del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
b) Esiste anche una (ed una sola) testata giornalistica equilibrata e bilanciata, il Corriere della Sera. Tutte le altre testate giornalistiche non possono essere considerate indipendenti (e sono quindi da considerarsi giornali di Partito). Possono scrivere a questo giornale tutti gli utenti che ne hanno fatto esplicita richiesta al Presidente della Repubblica.
c) Tutti gli utenti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter scrivere per il Corriere della Sera al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta del giornalista. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di essere giornalista per la testata del Corriere della Sera è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) Il Corriere della Sera si configura come giornale bilanciato ed equilibrato, cioè deve contenere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare del forum (ed eventualmente notizie di primo piano del mondo reale) con alcuni editoriali, purché questi ultimi provengano da giornalisti non appartenenti allo stesso schieramento politico. Il Corriere deve garantire la pluralità dell’informazione ed è fatto obbligo che questa testata non si trasformi in giornale “fazioso” e di parte. Tutti i giornalisti del Corriere della Sera possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I giornalisti del Corriere della Sera possono eventualmente continuare a scrivere per il giornale di partito di appartenenza, purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri giornalisti del Corriere; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti del Corriere della Sera sul giornale di partito, salvo indicazioni diverse del direttore della testata indipendente).
e) L’organo preposto per controllare che i giornalisti del Corriere della Sera rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla testata giornalistica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il direttore del Corriere della Sera sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore della testata giornalistica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo) sarà il solo Presidente della Repubblica a nominare il Direttore della testata. Il direttore dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Il Direttore (o in sua assenza il Vice-Direttore) dirige i lavori del giornale, convoca riunioni tra tutti i giornalisti, decide la linea editoriale da seguire (garantendo sempre la massima pluralità dell’informazione), detta le linee guida a tutti i Giornalisti sulle modalità di pubblicazione degli articoli (queste ultime norme devono essere obbligatoriamente approvate dalla metà più uno dei giornalisti del Corriere della Sera, altrimenti non possono entrare in vigore finché non sono approvate). Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività del giornale sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo direttore. Il direttore del Corriere della Sera non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) di un giornale diverso dal Corriere della Sera e non può essere Direttore (o co-direttore) di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore Generale della stessa Rai. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni (o dismissione decisa dalla Corte Costituzionale di Giustizia – vedi comma e) del direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore precedente.
h) Il vice-direttore del Corriere della Sera sarà scelto dal direttore tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti della stessa coalizione e/o lista parlamentare – sarà compito della Corte Costituzionale di Giustizia vigilare su questo punto). Se non dovessero essere presenti giornalisti di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il vice-direttore del Corriere della Sera può ricoprire anche la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera e può anche essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV, sia quella pubblica (la Rai) che quelle private. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile. I compiti del Vice-Direttore, comunque, sono quelli di assistere il Direttore della testata nelle sue funzioni e sostituirlo nelle sue assenze.
i) In caso di dimissioni (o dismissione decisa dalla Corte Costituzionale di Giustizia – vedi comma e) del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
Articolo 2: Stampa (TV)
a) La sezione stampa racchiude tutte le TV (oltre i giornali). Le TV disponibili all’interno del forum sono: una televisione pubblica (Rai) e sei televisioni private (Mediaset, Sky, La7, Canale Italia, 7Gold e OdeonSat).
Ogni Partito del forum (o coalizione di partiti o lista parlamentare) ha diritto a partecipare all’asta per l’acquisto di una televisione privata. Sarà creata una graduatoria di tale asta: il vincitore avrà diritto di scegliere quale (una sola) TV privata acquistare (tra Mediaset, Sky, La7, Canale Italia, 7 Gold e OdeonSat), poi la scelta spetterà alla formazione politica arrivata seconda, poi la terza e così via, fino a quando tutte e sei le televisioni private saranno distribuite. Se i partecipanti a tale asta sono meno di sei, le restanti TV verranno chiuse fino a quando non si darà vita alla nuova asta collettiva. Per vincere l'asta (o comunque per cercare di posizionarsi nelle prime posizioni della graduatoria), il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) deve presentare un documento in cui illustra tutte le proposte che porterà a termine (tali proposte devono essere fattibili e inerenti con il forum, seppur possono trattare di argomenti della vita di tutti i giorni che possono anche non riguardare il forum) se si aggiudicherà l'asta. Per ogni proposta deve essere indicato il nome dell'utente (che deve essere “attivo”) che si occuperà di gestire tale spazio.
ESEMPIO:
Il PARTITO X presenta la seguente proposta:
TG: Ogni giorno pubblicazione di un TG (a cura di Tizio);
REPORTAGE: Ogni giorno pubblicazione di un Reportage (a cura di Caio);
L'INTERVISTA: Ogni settimana pubblicazione di un'intervista (a cura di Sempronio).
Il PARTITO Y presenta la seguente proposta:
TG: Ogni settimana pubblicazione di un TG (a cura di Tizio2)
TUTTO GOSSIP: Ogni giorno pubblicazione del gossip (a cura di Caio2);
CELEBRITY: Ogni settimana pubblicazione di un'intervista alle celebrità (a cura di Sempronio2).
In questo caso la Corte sceglierà il PARTITO X come vincitore dell'asta poiché questo ha presentato proposte più attinenti (e più durature - la pubblicazione avviene quasi giornalmente rispetto al settimanalmente del secondo partito).
La Corte Costituzionale di Giustizia deve esaminare tutte le proposte che dovranno pervenire solo ed esclusivamente (non potranno quindi essere diffuse nel forum attraverso giornali, TV o altro) al Presidente della Repubblica nel periodo compreso da una settimana prima a un giorno prima dall'inizio dell'asta collettiva. All'inizio di tale asta la Corte si riunisce e decreta la graduatoria che è insindacabile e successivamente si procede all'assegnazione delle TV. Tali aste collettive devono tenersi ogni 6 mesi. Non potranno partecipare alle aste collettive quei partiti (o coalizione di partiti o liste parlamentari - neanche i partiti che si erano presentati precedentemente sotto coalizione di partiti o liste parlamentari) che non hanno mantenuto almeno il 70% delle proposte descritte al momento dell'asta (ad esclusione delle rubriche tenute dagli utenti che hanno avvisato della loro assenza).
Ogni Partito (o coalizione di Partito o lista parlamentare se all’asta si presenta l’intera formazione politica e non ogni singolo Partito) del forum ha diritto ad avere, comunque, un solo organo di informazione televisiva privata. Possono lavorare per questa TV tutti gli utenti del Partito (o della coalizione di partiti o lista parlamentare) che ne hanno fatto richiesta. Tutte le modalità di regolamentazione interna della TV privata acquisita sono disciplinate da un apposito Regolamento che il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) è obbligato ad approvare. Se tale Regolamento non dovesse essere presente entro un mese dalla conclusione dell’asta, il il Direttore Generale della TV (e/o gli eventuali co-direttori) saranno bannati per 5 giorni. Ogni TV privata ha l’obbligo di avere un Direttore Generale e un Vice-Direttore Generale. Qualora vi sia un solo utente all’interno del Partito, la figura del Vice-Direttore non diventa operativa fino a quando non si iscrive un altro utente a quel Partito o fino a quando quel Partito non dovesse entrare in una coalizione o lista parlamentare.
b) Esiste anche una (ed una sola) TV indipendente, la Rai. Tutte le altre TV non possono essere considerate indipendenti e sono quindi da considerarsi TV private di Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare). Possono lavorare a questa TV tutti gli utenti che ne hanno fatto esplicita richiesta al Presidente della Repubblica.
c) Tutti gli utenti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter lavorare per la Rai al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta dell’utente. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di lavorare per la Rai è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) La Rai si configura come tv bilanciata ed equilibrata, cioè deve contenere articoli (e/o video, e/o servizi) riguardanti l’attività politica e parlamentare del forum (ed eventualmente notizie di primo piano del mondo reale) con alcuni editoriali, purché questi ultimi provengano da collaboratori Tv non appartenenti allo stesso schieramento politico. La Rai deve garantire la pluralità dell’informazione ed è fatto obbligo che questa testata non si trasformi in tv “faziosa” e di parte. Tutti i collaboratori Rai possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I collaboratori della Rai possono continuare a lavorare anche per la TV privata del suo Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare), purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri collaboratori della TV pubblica; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti della TV pubblica sulla TV privata, salvo indicazioni diverse del Direttore Generale della TV indipendente).
e) L’organo preposto per controllare che i collaboratori della Rai rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla TV pubblica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il Direttore Generale della Rai sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore Generale della TV pubblica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo) sarà il solo Presidente della Repubblica a nominare il Direttore Generale della testata. Il Direttore Generale dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Il Direttore Generale (o in sua assenza il Vice-Direttore Generale) dirige i lavori della tv, convoca riunioni tra tutti i collaboratori, decide la linea editoriale da seguire (garantendo sempre la massima pluralità dell’informazione), detta le linee guida a tutti i collaboratori tv sulle modalità di pubblicazione degli articoli e/o video e/o servizi (queste ultime norme devono essere obbligatoriamente approvate dalla metà più uno dei collaboratori Rai, altrimenti non possono entrare in vigore finché non sono approvate). Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività del giornale sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo direttore generale. Il Direttore Generale non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) di un giornale, compreso il Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni del Direttore Generale della TV il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore generale precedente.
h) Il Vice-direttore generale della Rai sarà scelto dal Direttore Generale tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti della stessa coalizione e/o lista parlamentare – sarà compito della Corte Costituzionale di Giustizia vigilare su questo punto). Se non dovessero essere presenti collaboratori TV di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il Vice-direttore Generale della Rai può anche ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e può anche essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile. I compiti del Vice-Direttore Generale, comunque, sono quelli di assistere il Direttore Generale della testata nelle sue funzioni e sostituirlo nelle sue assenze.
i) In caso di dimissioni del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore Generale con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
l) L'intera sezione TV (e quindi si dovranno mettere in pratica tutti i commi dell'articolo finora descritti) può rimanere aperta solo e soltanto quando il forum può contare di una percentuale di almeno 60% di utenti attivi rispetto agli utenti totali del forum (si considera utente attivo quell'utente che interviene nel forum almeno una volta ogni quattro giorni con una costanza di almeno 5 settimane, salvo che questo non abbia comunicato al Premier e al Presidente della Repubblica il periodo della sua assenza). Se manca questo quorum la sezione TV verrà chiusa e quando (e se) sarà riaperta, tutti gli utenti che prima ricoprivano incarichi di qualunque tipo all'interno delle varie TV potranno riacquisire tali ruoli fino al periodo consentito, salvo che l'utente non abbia rinunciato all'incarico o si sia allontanato dal forum.
Ogni Partito del forum (o coalizione di partiti o lista parlamentare) ha diritto a partecipare all’asta per l’acquisto di una televisione privata. Sarà creata una graduatoria di tale asta: il vincitore avrà diritto di scegliere quale (una sola) TV privata acquistare (tra Mediaset, Sky, La7, Canale Italia, 7 Gold e OdeonSat), poi la scelta spetterà alla formazione politica arrivata seconda, poi la terza e così via, fino a quando tutte e sei le televisioni private saranno distribuite. Se i partecipanti a tale asta sono meno di sei, le restanti TV verranno chiuse fino a quando non si darà vita alla nuova asta collettiva. Per vincere l'asta (o comunque per cercare di posizionarsi nelle prime posizioni della graduatoria), il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) deve presentare un documento in cui illustra tutte le proposte che porterà a termine (tali proposte devono essere fattibili e inerenti con il forum, seppur possono trattare di argomenti della vita di tutti i giorni che possono anche non riguardare il forum) se si aggiudicherà l'asta. Per ogni proposta deve essere indicato il nome dell'utente (che deve essere “attivo”) che si occuperà di gestire tale spazio.
ESEMPIO:
Il PARTITO X presenta la seguente proposta:
TG: Ogni giorno pubblicazione di un TG (a cura di Tizio);
REPORTAGE: Ogni giorno pubblicazione di un Reportage (a cura di Caio);
L'INTERVISTA: Ogni settimana pubblicazione di un'intervista (a cura di Sempronio).
Il PARTITO Y presenta la seguente proposta:
TG: Ogni settimana pubblicazione di un TG (a cura di Tizio2)
TUTTO GOSSIP: Ogni giorno pubblicazione del gossip (a cura di Caio2);
CELEBRITY: Ogni settimana pubblicazione di un'intervista alle celebrità (a cura di Sempronio2).
In questo caso la Corte sceglierà il PARTITO X come vincitore dell'asta poiché questo ha presentato proposte più attinenti (e più durature - la pubblicazione avviene quasi giornalmente rispetto al settimanalmente del secondo partito).
La Corte Costituzionale di Giustizia deve esaminare tutte le proposte che dovranno pervenire solo ed esclusivamente (non potranno quindi essere diffuse nel forum attraverso giornali, TV o altro) al Presidente della Repubblica nel periodo compreso da una settimana prima a un giorno prima dall'inizio dell'asta collettiva. All'inizio di tale asta la Corte si riunisce e decreta la graduatoria che è insindacabile e successivamente si procede all'assegnazione delle TV. Tali aste collettive devono tenersi ogni 6 mesi. Non potranno partecipare alle aste collettive quei partiti (o coalizione di partiti o liste parlamentari - neanche i partiti che si erano presentati precedentemente sotto coalizione di partiti o liste parlamentari) che non hanno mantenuto almeno il 70% delle proposte descritte al momento dell'asta (ad esclusione delle rubriche tenute dagli utenti che hanno avvisato della loro assenza).
Ogni Partito (o coalizione di Partito o lista parlamentare se all’asta si presenta l’intera formazione politica e non ogni singolo Partito) del forum ha diritto ad avere, comunque, un solo organo di informazione televisiva privata. Possono lavorare per questa TV tutti gli utenti del Partito (o della coalizione di partiti o lista parlamentare) che ne hanno fatto richiesta. Tutte le modalità di regolamentazione interna della TV privata acquisita sono disciplinate da un apposito Regolamento che il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) è obbligato ad approvare. Se tale Regolamento non dovesse essere presente entro un mese dalla conclusione dell’asta, il il Direttore Generale della TV (e/o gli eventuali co-direttori) saranno bannati per 5 giorni. Ogni TV privata ha l’obbligo di avere un Direttore Generale e un Vice-Direttore Generale. Qualora vi sia un solo utente all’interno del Partito, la figura del Vice-Direttore non diventa operativa fino a quando non si iscrive un altro utente a quel Partito o fino a quando quel Partito non dovesse entrare in una coalizione o lista parlamentare.
b) Esiste anche una (ed una sola) TV indipendente, la Rai. Tutte le altre TV non possono essere considerate indipendenti e sono quindi da considerarsi TV private di Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare). Possono lavorare a questa TV tutti gli utenti che ne hanno fatto esplicita richiesta al Presidente della Repubblica.
c) Tutti gli utenti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter lavorare per la Rai al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta dell’utente. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di lavorare per la Rai è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) La Rai si configura come tv bilanciata ed equilibrata, cioè deve contenere articoli (e/o video, e/o servizi) riguardanti l’attività politica e parlamentare del forum (ed eventualmente notizie di primo piano del mondo reale) con alcuni editoriali, purché questi ultimi provengano da collaboratori Tv non appartenenti allo stesso schieramento politico. La Rai deve garantire la pluralità dell’informazione ed è fatto obbligo che questa testata non si trasformi in tv “faziosa” e di parte. Tutti i collaboratori Rai possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I collaboratori della Rai possono continuare a lavorare anche per la TV privata del suo Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare), purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri collaboratori della TV pubblica; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti della TV pubblica sulla TV privata, salvo indicazioni diverse del Direttore Generale della TV indipendente).
e) L’organo preposto per controllare che i collaboratori della Rai rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla TV pubblica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il Direttore Generale della Rai sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore Generale della TV pubblica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo) sarà il solo Presidente della Repubblica a nominare il Direttore Generale della testata. Il Direttore Generale dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Il Direttore Generale (o in sua assenza il Vice-Direttore Generale) dirige i lavori della tv, convoca riunioni tra tutti i collaboratori, decide la linea editoriale da seguire (garantendo sempre la massima pluralità dell’informazione), detta le linee guida a tutti i collaboratori tv sulle modalità di pubblicazione degli articoli e/o video e/o servizi (queste ultime norme devono essere obbligatoriamente approvate dalla metà più uno dei collaboratori Rai, altrimenti non possono entrare in vigore finché non sono approvate). Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività del giornale sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo direttore generale. Il Direttore Generale non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) di un giornale, compreso il Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni del Direttore Generale della TV il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore generale precedente.
h) Il Vice-direttore generale della Rai sarà scelto dal Direttore Generale tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti della stessa coalizione e/o lista parlamentare – sarà compito della Corte Costituzionale di Giustizia vigilare su questo punto). Se non dovessero essere presenti collaboratori TV di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il Vice-direttore Generale della Rai può anche ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e può anche essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile. I compiti del Vice-Direttore Generale, comunque, sono quelli di assistere il Direttore Generale della testata nelle sue funzioni e sostituirlo nelle sue assenze.
i) In caso di dimissioni del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore Generale con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
l) L'intera sezione TV (e quindi si dovranno mettere in pratica tutti i commi dell'articolo finora descritti) può rimanere aperta solo e soltanto quando il forum può contare di una percentuale di almeno 60% di utenti attivi rispetto agli utenti totali del forum (si considera utente attivo quell'utente che interviene nel forum almeno una volta ogni quattro giorni con una costanza di almeno 5 settimane, salvo che questo non abbia comunicato al Premier e al Presidente della Repubblica il periodo della sua assenza). Se manca questo quorum la sezione TV verrà chiusa e quando (e se) sarà riaperta, tutti gli utenti che prima ricoprivano incarichi di qualunque tipo all'interno delle varie TV potranno riacquisire tali ruoli fino al periodo consentito, salvo che l'utente non abbia rinunciato all'incarico o si sia allontanato dal forum.
Articolo 3: Agenzia delle Comunicazioni (AGCOM)
a) L'Agenzia delle Comunicazioni è un organismo di controllo indipendente che vigila e coordina lo sviluppo delle informazioni cartacee e televisive fermo restando che gli organi di controllo del giornale indipendente (il Corriere della Sera) e della TV pubblica (la Rai) resta di giurisdizione della Corte Costituzionale di Giustizia (vedi articoli 1 e 2).
b) Il Direttore dell’AGCOM presiede l’Agenzia delle Comunicazioni. Viene scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore dell’AGCOM tra tutti i candidati che rispettano il requisito di non svolgere incarichi all’interno del Parlamento, Governo, Presidenza della Repubblica e/o Direttore (o Vice-Direttore) del Corriere e/o Direttore Generale (o Vice-direttore Generale) della Rai; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), l’AGCOM sarà presieduta da un utente (che abbia i requisiti espressi sopra) scelto esclusivamente dal Presidente della Repubblica. Il Direttore AGCOM dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività dell’Agenzia sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo Direttore. Il Direttore AGCOM non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. L’incarico di Direttore dell’AGCOM non può essere rinnovabile per più di tre volte consecutive.
c) Gli strumenti utilizzabili dal Direttore dell’AGCOM sono:
-notifica: è un esposto che rende noti provvedimenti (che dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia) in materia di informazioni (sia cartacee – giornali – che televisive)
-istruttoria: è un processo di indagine e di penalizzazione interna per punire comportamenti illeciti dentro gli organi informativi (sia cartacei che televisivi). Tali provvedimenti dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia.
b) Il Direttore dell’AGCOM presiede l’Agenzia delle Comunicazioni. Viene scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore dell’AGCOM tra tutti i candidati che rispettano il requisito di non svolgere incarichi all’interno del Parlamento, Governo, Presidenza della Repubblica e/o Direttore (o Vice-Direttore) del Corriere e/o Direttore Generale (o Vice-direttore Generale) della Rai; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), l’AGCOM sarà presieduta da un utente (che abbia i requisiti espressi sopra) scelto esclusivamente dal Presidente della Repubblica. Il Direttore AGCOM dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività dell’Agenzia sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo Direttore. Il Direttore AGCOM non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. L’incarico di Direttore dell’AGCOM non può essere rinnovabile per più di tre volte consecutive.
c) Gli strumenti utilizzabili dal Direttore dell’AGCOM sono:
-notifica: è un esposto che rende noti provvedimenti (che dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia) in materia di informazioni (sia cartacee – giornali – che televisive)
-istruttoria: è un processo di indagine e di penalizzazione interna per punire comportamenti illeciti dentro gli organi informativi (sia cartacei che televisivi). Tali provvedimenti dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia.
Primo Firmatario
Thomas
Thomas
Re: DDL STAMPA!!
Come promesso, ho redatto un DDL per modificare l'attuale legge che regola il mondo della stampa all'interno di Res Publica. L'ho pubblicato qui in Piazza in modo che poi tutti gli utenti del forum possano proporre modifiche per migliorare ulteriormente il testo.
Le modifiche riguardano questi punti salienti:
1) Maggiore flessibilità per i ruoli di Direttore (e Vice-Direttore) delle testate "Corriere della Sera" e "Rai". Stesso discorso anche per i semplici giornalisti delle due testate.
2) Semplificazione delle norme dei giornali e TV in generale (come per esempio sulla nomina e sulla verifica dell'operato dei Direttori delle testate "indipendenti").
3) Trasformazione di "Corriere della Sera" e "Rai" da testate "imparziali" a testate "indipendenti, plurali ed equilibrate".
4) Definizione dei compiti del Direttore (e Vice-Direttore) di Corriere della Sera e Rai.
Non ho evidenziato le modifiche perchè sono davvero tante. Riguardano quasi tutti gli articoli del presente DDL. Vi consiglio di leggere tutto il testo
Dite la vostra
Le modifiche riguardano questi punti salienti:
1) Maggiore flessibilità per i ruoli di Direttore (e Vice-Direttore) delle testate "Corriere della Sera" e "Rai". Stesso discorso anche per i semplici giornalisti delle due testate.
2) Semplificazione delle norme dei giornali e TV in generale (come per esempio sulla nomina e sulla verifica dell'operato dei Direttori delle testate "indipendenti").
3) Trasformazione di "Corriere della Sera" e "Rai" da testate "imparziali" a testate "indipendenti, plurali ed equilibrate".
4) Definizione dei compiti del Direttore (e Vice-Direttore) di Corriere della Sera e Rai.
Non ho evidenziato le modifiche perchè sono davvero tante. Riguardano quasi tutti gli articoli del presente DDL. Vi consiglio di leggere tutto il testo
Dite la vostra
Re: DDL STAMPA!!
Mi pare molto buono.
Hai fatto un ottimo lavoro.
Però se mi è concesso un piccolo suggerimento:
per l'AGCOM, dovrebbe essere un po' più centralizzato, ovvero più autonomia.
Hai fatto un ottimo lavoro.
Però se mi è concesso un piccolo suggerimento:
per l'AGCOM, dovrebbe essere un po' più centralizzato, ovvero più autonomia.
V.I.- Mod
- Numero di messaggi : 667
Data d'iscrizione : 10.09.10
Re: DDL STAMPA!!
Valentino Inama ha scritto:Mi pare molto buono.
Hai fatto un ottimo lavoro.
Però se mi è concesso un piccolo suggerimento:
per l'AGCOM, dovrebbe essere un po' più centralizzato, ovvero più autonomia.
In realtà, l'AGCOM così com'è strutturato (questa parte è cambiata di pochissimo rispetto al vecchio testo) non serve a molto perchè comunque i maggiori poteri ce li ha (giustamente) la Corte Costituzionale di Giustizia. Diciamo che è un organismo che AIUTA la Corte a vigilare sul mondo della stampa del forum.
Re: DDL STAMPA!!
Certamente hai ragione tuttavia gli darei unicità giurisdizionale sulla sezione STAMPA e la Corte Costituzionale il compito d'approvazione di eventuali provvedimenti. Per cui senza approvazione il provvedimento decade.
Invece d'aiutare a vigilare, dovrebbe VIGILARE autonomamente, la Corte Costituzionale dovrebbe solo approvare i provvedimenti (o rigettarli).
Invece d'aiutare a vigilare, dovrebbe VIGILARE autonomamente, la Corte Costituzionale dovrebbe solo approvare i provvedimenti (o rigettarli).
V.I.- Mod
- Numero di messaggi : 667
Data d'iscrizione : 10.09.10
Re: DDL STAMPA!!
Bel lavoro! Osservazioni:
1) Toglierei il comma l dell'articolo 2: nessuno verifica il 60% e soprattutto chi lavora nelle tv rischia di essere penalizzato ingiustamente da una situazione che non dipende da lui. Inoltre l'ipotesi può verificarsi un giorno sì e il giorno dopo no e viceversa, creando solo confusione.
2) L'osservazione di Valentino ci sta. Però van bene entrambe le ipotesi, secondo me.
3) Il fatto che tutti (eccetto ovvie eccezioni) possano scrivere sul Corriere può creare confusione. Penso che accettare qualcuno nel giornale debba dipendere dal parere del direttore (che comunque deve giustificare l'eventuale diniego).
1) Toglierei il comma l dell'articolo 2: nessuno verifica il 60% e soprattutto chi lavora nelle tv rischia di essere penalizzato ingiustamente da una situazione che non dipende da lui. Inoltre l'ipotesi può verificarsi un giorno sì e il giorno dopo no e viceversa, creando solo confusione.
2) L'osservazione di Valentino ci sta. Però van bene entrambe le ipotesi, secondo me.
3) Il fatto che tutti (eccetto ovvie eccezioni) possano scrivere sul Corriere può creare confusione. Penso che accettare qualcuno nel giornale debba dipendere dal parere del direttore (che comunque deve giustificare l'eventuale diniego).
DaveChiappucci- Onorevole
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Località : Ancona
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