Venerdì Editoriale - Tutto da definire

A 10 giorni dal termine ultimo per presentare le liste per le prossime elezioni politiche di Res Publica, molti sono i punti interrogativi riguardo alleanze, partite, liste candidati e quant’altro.

Mentre al centro-sinistra rimane da definire solo chi sarà il candidato Premier dell’Unione Democratica (più qualche piccola eventuale modifica a lista candidati e Programma Elettorale) e mentre Saul (appena uscito da UD) sta preparando un “progetto top-secret” con Azzurra come si legge dalle numerose chat, il centro-destra sembra un po’ in alto-mare. La situazione si è complicata con la (ri)nascita di Forza Nuova (poi diventata Fiamma Tricolore) di Claudio. L’Alleanza per La Libertà si è spaccata decisamente in due: grazie ai dati forniti da Expito in chat sappiamo che sono 7 le persone a favore dell’allargamento della coalizione (praticamente tutta La Destra e AN) e 7 i contrari (PDL, Lega, UDC). Il punto del diverbio è quanto sia “estremista” Fiamma Tricolore. La Destra sostiene che Fiamma Tricolore è più moderata di altri partiti della coalizione (la stessa Destra ricordiamo che ha al suo interno anche dei fascisti) mentre Azzurra e Zucchetto continuano a essere per il no. Azzurra ha anche detto: “O noi, o Forza nuova (ndr: poi divenuta Fiamma Tricolore)”. Il leader del PDL, marco.n, punta il dito su un’altra questione: se Fiamma Tricolore dovesse entrare nell’APL, questa diventerebbe una vera e propria maxi-coalizione (già lo è adesso, figuriamoci dopo) con ben 6 partiti (PDL, Lega Nord, UDC, AN, La Destra, Fiamma Tricolore) di cui molti (quasi la totalità) composti da uno o due membri soltanto. Più ragionevole invece è l’altro membro del PDL, JustinWhite, che prima di prendere decisioni su Fiamma Tricolore desidera vedere il loro programma elettorale.

Come finirà l’intera telenovela? Azzurra sarà coerente con quello che ha detto finora e non accetterà, quindi Fiamma Tricolore nella coalizione o si farà “comandare” dalle volontà di un’ala della coalizione (formata da La Destra – primo partito dell’APL – e AN)? Una situazione difficile da gestire che però dobbiamo dire si è creata con le sue stesse mani. E’ prevedibile infatti che una coalizione composta da 5-6 partiti abbia degli utenti al suo interno che la pensano molto diversamente tra loro. E alla lunga il continuare ad accogliere i partiti di centro-destra (anche se con ideologie distanti tra loro) solo per “sconfiggere il centro-sinistra” (parole di Zucchetto, leader UDC) può non funzionare. Ma la questione non si presenta solo adesso con Fiamma Tricolore ma anche in passato bisognava riflettere su questo punto. Si sa però: vincere fa comodo (stavolta speriamo senza tentativi di brogli). E anche un solo voto può essere determinante. Le ultime elezioni ce lo hanno insegnato.

Thomas