[DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
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[DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
Documento contenente disposizioni in materia di regolamentazione della stampa del forum (giornali e TV) e struttura AGCOM
Articolo 1: Stampa (Giornali)
a) La sezione stampa racchiude tutti i giornali. Ogni Partito del forum ha diritto ad avere un solo organo di informazione giornalistica. Possono scrivere per questo giornale tutti gli utenti del Partito che ne hanno fatto richiesta. Tutte le modalità di regolamentazione del giornale interno sono disciplinate da un apposito Regolamento che il Partito è obbligato ad approvare. Se tale Regolamento non dovesse essere presente entro un mese dall’approvazione della presente legge, il Presidente del Partito del Giornale e il Direttore del giornale (o gli eventuali co-direttori) saranno bannati per 5 giorni. Ogni testata giornalistica ha l’obbligo di avere un Direttore e Vice-Direttore (qualora vi sia un solo utente all’interno del Partito, la figura del Vice-Direttore non diventa operativa fino a quando non si iscrive un altro utente a quel Partito).
b) Esiste anche una (ed una sola) testata giornalistica indipendente, il Corriere della Sera. Tutte le altre testate giornalistiche non possono essere considerate indipendenti (e sono quindi da considerarsi giornali di Partito). Possono scrivere a questo giornale tutti i giornalisti (che hanno fatto richiesta) che non ricoprono altre cariche politiche (cioè che non sono eletti in Parlamento – Camera o Senato – o che non ricoprono cariche all’interno del Governo, della Presidenza della Repubblica e/o della Corte Costituzionale di Giustizia). Nel caso un giornalista di questa testata, viene a ricoprire uno dei ruoli citati dovrà dimettersi e potrà continuare a scrivere solo per il giornale del suo partito.
c) Tutti i giornalisti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter scrivere per il Corriere della Sera al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta del giornalista. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di essere giornalista per la testata del Corriere della Sera è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) Tutti i giornalisti che scrivono per il Corriere della Sera devono rispettare i principi di lealtà politica e non possono scrivere articoli che favoriscono un Partito piuttosto che un altro. In pratica i giornalisti si limiteranno a scrivere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare con la massima obiettività e imparzialità. Gli stessi utenti possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I giornalisti del Corriere della Sera possono continuare a scrivere per il giornale di partito di appartenenza, purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri giornalisti del giornale indipendente; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti del Corriere della Sera sul giornale di partito, salvo indicazioni diverse del direttore della testata indipendente).
e) L’organo preposto per controllare che i giornalisti del Corriere della Sera rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla testata giornalistica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il direttore del Corriere della Sera sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore della testata giornalistica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), il Corriere della Sera proseguirà sotto la direzione dell’utente che ricopriva fino a quel momento l’incarico, ad esclusione se questo viene condannato in Tribunale o se rinuncia all’incarico (in tali casi il Corriere della Sera chiuderà finché la Corte, dopo essersi nuovamente riunita in periodi successivi, non trova un accordo). Il direttore dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività del giornale sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo direttore. Il direttore del Corriere della Sera non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore Generale o Vice-Direttore Generale della stessa Rai. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni del direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore precedente.
h) Il vice-direttore del Corriere della Sera sarà scelto dal direttore tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti alleati con il suo). Se non dovessero essere presenti giornalisti di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il vice-direttore del Corriere della Sera non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile.
i) In caso di dimissioni del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
b) Esiste anche una (ed una sola) testata giornalistica indipendente, il Corriere della Sera. Tutte le altre testate giornalistiche non possono essere considerate indipendenti (e sono quindi da considerarsi giornali di Partito). Possono scrivere a questo giornale tutti i giornalisti (che hanno fatto richiesta) che non ricoprono altre cariche politiche (cioè che non sono eletti in Parlamento – Camera o Senato – o che non ricoprono cariche all’interno del Governo, della Presidenza della Repubblica e/o della Corte Costituzionale di Giustizia). Nel caso un giornalista di questa testata, viene a ricoprire uno dei ruoli citati dovrà dimettersi e potrà continuare a scrivere solo per il giornale del suo partito.
c) Tutti i giornalisti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter scrivere per il Corriere della Sera al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta del giornalista. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di essere giornalista per la testata del Corriere della Sera è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) Tutti i giornalisti che scrivono per il Corriere della Sera devono rispettare i principi di lealtà politica e non possono scrivere articoli che favoriscono un Partito piuttosto che un altro. In pratica i giornalisti si limiteranno a scrivere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare con la massima obiettività e imparzialità. Gli stessi utenti possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I giornalisti del Corriere della Sera possono continuare a scrivere per il giornale di partito di appartenenza, purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri giornalisti del giornale indipendente; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti del Corriere della Sera sul giornale di partito, salvo indicazioni diverse del direttore della testata indipendente).
e) L’organo preposto per controllare che i giornalisti del Corriere della Sera rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla testata giornalistica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il direttore del Corriere della Sera sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore della testata giornalistica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), il Corriere della Sera proseguirà sotto la direzione dell’utente che ricopriva fino a quel momento l’incarico, ad esclusione se questo viene condannato in Tribunale o se rinuncia all’incarico (in tali casi il Corriere della Sera chiuderà finché la Corte, dopo essersi nuovamente riunita in periodi successivi, non trova un accordo). Il direttore dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività del giornale sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo direttore. Il direttore del Corriere della Sera non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore Generale o Vice-Direttore Generale della stessa Rai. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni del direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore precedente.
h) Il vice-direttore del Corriere della Sera sarà scelto dal direttore tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti alleati con il suo). Se non dovessero essere presenti giornalisti di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il vice-direttore del Corriere della Sera non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile.
i) In caso di dimissioni del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
Articolo 2: Stampa (TV)
a) La sezione stampa racchiude tutte le TV (oltre i giornali). Le TV disponibili all’interno del forum sono: una televisione pubblica (Rai) e sei televisioni private (Mediaset, Sky, La7, Canale Italia, 7Gold e OdeonSat).
Ogni Partito del forum (o coalizione di partiti o lista parlamentare) ha diritto a partecipare all’asta per l’acquisto di una televisione privata. Sarà creata una graduatoria di tale asta: il vincitore avrà diritto di scegliere quale (una sola) TV privata acquistare (tra Mediaset, Sky, La7, Canale Italia, 7 Gold e OdeonSat), poi la scelta spetterà alla formazione politica arrivata seconda, poi la terza e così via, fino a quando tutte e sei le televisioni private saranno distribuite. Se i partecipanti a tale asta sono meno di sei, le restanti TV verranno chiuse fino a quando non si darà vita alla nuova asta collettiva. Per vincere l'asta (o comunque per cercare di posizionarsi nelle prime posizioni della graduatoria), il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) deve presentare un documento in cui illustra tutte le proposte che porterà a termine (tali proposte devono essere fattibili e inrenti con il forum, seppur possono trattare di argomenti della vita di tutti i giorni che possono anche non riguardare il forum) se si aggiudicherà l'asta. Per ogni proposta deve essere indicato il nome dell'utente (che deve essere attivo) che si occuperà di gestire tale spazio.
ESEMPIO:
Il PARTITO X presenta la seguente proposta:
TG: Ogni giorno pubblicazione di un TG (a cura di Tizio);
REPORTAGE: Ogni giorno pubblicazione di un Reportage (a cura di Caio);
L'INTERVISTA: Ogni settmana pubblicazione di un'intervista (a cura di Sempronio).
Il PARTITO Y presenta la seguente proposta:
TG: Ogni settimana pubblicazione di un TG (a cura di Tizio2)
TUTTO GOSSIP: Ogni giorno pubblicazione del gossip (a cura di Caio2);
CELEBRITY: Ogni settimana pubblicazione di un'intervista alle celebrità (a cura di Sempronio2).
In questo caso la Corte sceglierà il PARTITO X come vincitore dell'asta poichè questo ha presentato proposte più attinenti (e più durature - la pubblicazione avviene quasi giornalmente rispetto al settimanalmente del secondo partito).
La Corte Costituzionale di Giustizia deve esaminare tutte le proposte che dovranno pervenire solo ed esclusivamente (non potranno quindi essere diffuse nel forum attraverso giornali, TV o altro) al Presidente della Repubblica nel periodo compreso da una settimana prima a un giorno prima dall'inizio dell'asta colletiva. All'inizio di tale asta la Corte si riunisce e decreta la graduatoria che è insindacabile e successivamente si procede all'assegnazione delle TV. Tali aste collettive devono tenersi ogni 6 mesi. Non potranno partecipare alle aste collettive quei partiti (o coalizione di partiti o liste parlamentari - neanche i partiti che si erano presentati precedentemente sotto coalizione di partiti o liste parlamentari) che non hanno mantenuto almeno il 90% delle proposte descritte al momento dell'asta (ad esclusione delle rubriche tenute dagli utenti che hanno avvisato della loro assenza).
Ogni Partito (o coalizione di Partito o lista parlamentare se all’asta si presenta l’intera formazione politica e non ogni singolo Partito) del forum ha diritto ad avere, comunque, un solo organo di informazione televisiva privata. Possono lavorare per questa TV tutti gli utenti del Partito (o della coalizione di partiti o lista parlamentare) che ne hanno fatto richiesta. Tutte le modalità di regolamentazione interna della TV privata acquisita sono disciplinate da un apposito Regolamento che il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) è obbligato ad approvare. Se tale Regolamento non dovesse essere presente entro un mese dall’approvazione della presente legge, il Presidente del Partito (o il referente della coalizione di partiti o lista parlamentare) della TV e il Direttore Generale della TV (o gli eventuali co-direttori) saranno bannati per 5 giorni. Ogni TV privata ha l’obbligo di avere un Direttore Generale e un Vice-Direttore Generale. Qualora vi sia un solo utente all’interno del Partito, la figura del Vice-Direttore non diventa operativa fino a quando non si iscrive un altro utente a quel Partito o fino a quando quel Partito non dovesse entrare in una coalizione o lista parlamentare.
b) Esiste anche una (ed una sola) TV indipendente, la Rai. Tutte le altre TV non possono essere considerate indipendenti e sono quindi da considerarsi TV private di Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare). Possono lavorare a questa TV tutti gli utenti che hanno fatto richiesta e che non ricoprono altre cariche politiche (cioè che non sono eletti in Parlamento – Camera o Senato – o che non ricoprono cariche all’interno del Governo, della Presidenza della Repubblica e/o della Corte Costituzionale di Giustizia). Nel caso un giornalista di questa TV viene a ricoprire uno dei ruoli citati dovrà dimettersi e potrà continuare a lavorare eventualmente solo per la TV privata del suo Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare).
c) Tutti gli utenti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter lavorare per la Rai al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta dell’utente. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di lavorare per la Rai è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) Tutti i lavoratori della Rai devono rispettare i principi di lealtà politica e non possono scrivere articoli che favoriscono un Partito piuttosto che un altro. In pratica i collaboratori della Rai si limiteranno a scrivere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare con la massima obiettività e imparzialità. Gli stessi utenti possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I collaboratori della Rai possono continuare a lavorare anche per la TV privata del suo Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare), purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri collaboratori della TV pubblica; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti della TV pubblica sulla TV privata, salvo indicazioni diverse del Direttore Generale della TV indipendente.
e) L’organo preposto per controllare che i collaboratori della Rai rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla TV pubblica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il Direttore Generale della Rai sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore Generale della TV pubblica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), la TV proseguirà sotto la direzione generale dell’utente che ricopriva fino a quel momento l’incarico, ad esclusione se questo viene condannato in Tribunale o se rinuncia all’incarico (in tali casi la Rai chiuderà finché la Corte, dopo essersi nuovamente riunita in periodi successivi, non trova un accordo). Il Direttore Generale dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività della TV sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo Direttore Generale. Il Direttore Generale della Rai non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale, compreso il Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni del Direttore Generale della TV il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore generale precedente.
h) Il Vice-direttore generale della Rai sarà scelto dal Direttore Generale tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti alleati con il suo). Se non dovessero essere presenti collaboratori TV di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il Vice-direttore Generale della Rai non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile.
i) In caso di dimissioni del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore Generale con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
l) L'intera sezione TV (e quindi si dovranno mettere in pratica tutti i commi dell'articolo finora descritti) può rimanere aperta solo e soltanto quando il forum può contare di una percentuale di almeno 75% di utenti attivi rispetto agli utenti totali del forum (si considera utente attivo quell'utente che interviene nel forum almeno una volta ogni tre giorni con una costanza di almeno 5 settimane, salvo che questo non abbia comunicato al Premier e al Presidente della Repubblica il periodo della sua assenza). Se manca questo quorum la sezione TV verrà chiusa e quando (e se) sarà riaperta, tutti gli utenti che prima ricoprivano incarichi di qualunque tipo all'interno delle varie TV potranno riacquisire tali ruoli fino al periodo consentito, salvo che l'utente non abbia rinunciato all'incarico o si sia allontanato dal forum.
Ogni Partito del forum (o coalizione di partiti o lista parlamentare) ha diritto a partecipare all’asta per l’acquisto di una televisione privata. Sarà creata una graduatoria di tale asta: il vincitore avrà diritto di scegliere quale (una sola) TV privata acquistare (tra Mediaset, Sky, La7, Canale Italia, 7 Gold e OdeonSat), poi la scelta spetterà alla formazione politica arrivata seconda, poi la terza e così via, fino a quando tutte e sei le televisioni private saranno distribuite. Se i partecipanti a tale asta sono meno di sei, le restanti TV verranno chiuse fino a quando non si darà vita alla nuova asta collettiva. Per vincere l'asta (o comunque per cercare di posizionarsi nelle prime posizioni della graduatoria), il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) deve presentare un documento in cui illustra tutte le proposte che porterà a termine (tali proposte devono essere fattibili e inrenti con il forum, seppur possono trattare di argomenti della vita di tutti i giorni che possono anche non riguardare il forum) se si aggiudicherà l'asta. Per ogni proposta deve essere indicato il nome dell'utente (che deve essere attivo) che si occuperà di gestire tale spazio.
ESEMPIO:
Il PARTITO X presenta la seguente proposta:
TG: Ogni giorno pubblicazione di un TG (a cura di Tizio);
REPORTAGE: Ogni giorno pubblicazione di un Reportage (a cura di Caio);
L'INTERVISTA: Ogni settmana pubblicazione di un'intervista (a cura di Sempronio).
Il PARTITO Y presenta la seguente proposta:
TG: Ogni settimana pubblicazione di un TG (a cura di Tizio2)
TUTTO GOSSIP: Ogni giorno pubblicazione del gossip (a cura di Caio2);
CELEBRITY: Ogni settimana pubblicazione di un'intervista alle celebrità (a cura di Sempronio2).
In questo caso la Corte sceglierà il PARTITO X come vincitore dell'asta poichè questo ha presentato proposte più attinenti (e più durature - la pubblicazione avviene quasi giornalmente rispetto al settimanalmente del secondo partito).
La Corte Costituzionale di Giustizia deve esaminare tutte le proposte che dovranno pervenire solo ed esclusivamente (non potranno quindi essere diffuse nel forum attraverso giornali, TV o altro) al Presidente della Repubblica nel periodo compreso da una settimana prima a un giorno prima dall'inizio dell'asta colletiva. All'inizio di tale asta la Corte si riunisce e decreta la graduatoria che è insindacabile e successivamente si procede all'assegnazione delle TV. Tali aste collettive devono tenersi ogni 6 mesi. Non potranno partecipare alle aste collettive quei partiti (o coalizione di partiti o liste parlamentari - neanche i partiti che si erano presentati precedentemente sotto coalizione di partiti o liste parlamentari) che non hanno mantenuto almeno il 90% delle proposte descritte al momento dell'asta (ad esclusione delle rubriche tenute dagli utenti che hanno avvisato della loro assenza).
Ogni Partito (o coalizione di Partito o lista parlamentare se all’asta si presenta l’intera formazione politica e non ogni singolo Partito) del forum ha diritto ad avere, comunque, un solo organo di informazione televisiva privata. Possono lavorare per questa TV tutti gli utenti del Partito (o della coalizione di partiti o lista parlamentare) che ne hanno fatto richiesta. Tutte le modalità di regolamentazione interna della TV privata acquisita sono disciplinate da un apposito Regolamento che il Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare) è obbligato ad approvare. Se tale Regolamento non dovesse essere presente entro un mese dall’approvazione della presente legge, il Presidente del Partito (o il referente della coalizione di partiti o lista parlamentare) della TV e il Direttore Generale della TV (o gli eventuali co-direttori) saranno bannati per 5 giorni. Ogni TV privata ha l’obbligo di avere un Direttore Generale e un Vice-Direttore Generale. Qualora vi sia un solo utente all’interno del Partito, la figura del Vice-Direttore non diventa operativa fino a quando non si iscrive un altro utente a quel Partito o fino a quando quel Partito non dovesse entrare in una coalizione o lista parlamentare.
b) Esiste anche una (ed una sola) TV indipendente, la Rai. Tutte le altre TV non possono essere considerate indipendenti e sono quindi da considerarsi TV private di Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare). Possono lavorare a questa TV tutti gli utenti che hanno fatto richiesta e che non ricoprono altre cariche politiche (cioè che non sono eletti in Parlamento – Camera o Senato – o che non ricoprono cariche all’interno del Governo, della Presidenza della Repubblica e/o della Corte Costituzionale di Giustizia). Nel caso un giornalista di questa TV viene a ricoprire uno dei ruoli citati dovrà dimettersi e potrà continuare a lavorare eventualmente solo per la TV privata del suo Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare).
c) Tutti gli utenti che rispettano i requisiti del comma b) possono far richiesta di poter lavorare per la Rai al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo accetterà la richiesta dell’utente. Quando però l’utente che ha fatto richiesta di lavorare per la Rai è stato condannato (in via definitiva) dagli organi di giustizia del Forum per non aver rispettato l’articolo 3 del Regolamento, la sua richiesta dovrà essere respinta, anche se questo rispetta i requisiti del comma b.
d) Tutti i lavoratori della Rai devono rispettare i principi di lealtà politica e non possono scrivere articoli che favoriscono un Partito piuttosto che un altro. In pratica i collaboratori della Rai si limiteranno a scrivere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare con la massima obiettività e imparzialità. Gli stessi utenti possono realizzare interviste ai parlamentari, ai membri del Governo e della Presidenza della Repubblica, a tutti gli altri utenti, purché si rispettino i principi di par-condicio. I collaboratori della Rai possono continuare a lavorare anche per la TV privata del suo Partito (o coalizione di partiti o lista parlamentare), purché rispettino le norme contenute nel Regolamento di Res Publica (non possono ad esempio infamare o insultare altri collaboratori della TV pubblica; inoltre non possono rendere pubbliche riunioni degli utenti della TV pubblica sulla TV privata, salvo indicazioni diverse del Direttore Generale della TV indipendente.
e) L’organo preposto per controllare che i collaboratori della Rai rispettino i principi contenuti nei commi b, c e d di questo articolo è la Corte Costituzionale di Giustizia presieduta dal Presidente della Repubblica in carica. Qualora si presentino condizioni anomale che inducano a comportamenti non regolamentari, la Corte si riunisce e decide di conseguenza. La Corte ha facoltà di emettere sentenza per l’esclusione del soggetto “incriminato” dalla TV pubblica e nei casi in cui si rilevano altre infrazioni, adotterà i provvedimenti previsti dal Regolamento di Res Publica.
f) Il Direttore Generale della Rai sarà scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore Generale della TV pubblica tra tutti i candidati; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), la TV proseguirà sotto la direzione generale dell’utente che ricopriva fino a quel momento l’incarico, ad esclusione se questo viene condannato in Tribunale o se rinuncia all’incarico (in tali casi la Rai chiuderà finché la Corte, dopo essersi nuovamente riunita in periodi successivi, non trova un accordo). Il Direttore Generale dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività della TV sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo Direttore Generale. Il Direttore Generale della Rai non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale, compreso il Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi.
g) In caso di dimissioni del Direttore Generale della TV il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dalla Corte Costituzionale di Giustizia con le stesse modalità descritte nel comma f) di quest’articolo. Tale utente ricoprirà la carica fino al termine del mandato del direttore generale precedente.
h) Il Vice-direttore generale della Rai sarà scelto dal Direttore Generale tra gli utenti che non appartengono al suo stesso partito (o comunque che non appartengono a partiti alleati con il suo). Se non dovessero essere presenti collaboratori TV di opposto schieramento disponibili a ricoprire tale incarico, potrà scegliere anche un membro appartenente al suo stesso partito o partiti alleati con il suo. Il Vice-direttore Generale della Rai non può ricoprire la carica di direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. Se non si dovessero trovare utenti disposti a ricoprire il ruolo di vice-direttore, l'attività continuerà con solo il direttore, fino a quando non si troverà un nuovo vice-direttore disponibile.
i) In caso di dimissioni del vice-direttore della testata il suo posto verrà preso da un altro membro nominato dal Direttore Generale con le stesse modalità descritte nel comma h) di quest’articolo.
l) L'intera sezione TV (e quindi si dovranno mettere in pratica tutti i commi dell'articolo finora descritti) può rimanere aperta solo e soltanto quando il forum può contare di una percentuale di almeno 75% di utenti attivi rispetto agli utenti totali del forum (si considera utente attivo quell'utente che interviene nel forum almeno una volta ogni tre giorni con una costanza di almeno 5 settimane, salvo che questo non abbia comunicato al Premier e al Presidente della Repubblica il periodo della sua assenza). Se manca questo quorum la sezione TV verrà chiusa e quando (e se) sarà riaperta, tutti gli utenti che prima ricoprivano incarichi di qualunque tipo all'interno delle varie TV potranno riacquisire tali ruoli fino al periodo consentito, salvo che l'utente non abbia rinunciato all'incarico o si sia allontanato dal forum.
Articolo 3: Agenzia delle Comunicazioni (AGCOM)
a) L'agenzia delle Comunicazioni è un organismo di controllo indipendente che vigila e coordina lo sviluppo delle informazioni cartacee e televisive fermo restando che gli organi di controllo del giornale indipendente (il Corriere della Sera) e della TV pubblica (la Rai) resta di giurisdizione della Corte Costituzionale di Giustizia (vedi articoli 1 e 2).
b) Il Direttore dell’AGCOM presiede l’Agenzia delle Comunicazioni. Viene scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore dell’AGCOM tra tutti i candidati che rispettano il requisito di non svolgere incarichi all’interno del Parlamento (Camera o Senato), Governo, Presidenza della Repubblica e/o Direttore (o Vice-Direttore) del Corriere e/o Direttore Generale (o Vice-direttore Generale) della Rai; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), l’AGCOM proseguirà sotto la direzione dell’utente che ricopriva fino a quel momento l’incarico (a meno che questo non abbia già svolto l’incarico per tre volte consecutive – vedi sotto), ad esclusione se questo viene condannato in Tribunale o se rinuncia all’incarico (in tali casi l’AGCOM chiuderà finché la Corte, dopo essersi nuovamente riunita in periodi successivi, non trova un accordo). Il Direttore AGCOM dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività dell’Agenzia sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo Direttore. Il Direttore AGCOM non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. L’incarico di Direttore dell’AGCOM non può essere rinnovabile per più di tre volte consecutive.
c) Gli strumenti utilizzabili dal Direttore dell’AGCOM sono:
-notifica: è un esposto che rende noti provvedimenti (che dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia) in materia di informazioni (sia cartacee – giornali – che televisive)
-istruttoria: è un processo di indagine e di penalizzazione interna per punire comportamenti illeciti dentro gli organi informativi (sia cartacei che televisivi). Tali provvedimenti dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia.
b) Il Direttore dell’AGCOM presiede l’Agenzia delle Comunicazioni. Viene scelto dalla maggioranza (ci si riferisce alla maggioranza dei ¾) dei membri della Corte Costituzionale di Giustizia. Se i membri della Corte non dovessero trovare un accordo le votazioni saranno ripetute finché non sarà scelto un nome, ma al quinto tentativo sarà il Parlamento (con la maggioranza dei ¾) a nominare il Direttore dell’AGCOM tra tutti i candidati che rispettano il requisito di non svolgere incarichi all’interno del Parlamento (Camera o Senato), Governo, Presidenza della Repubblica e/o Direttore (o Vice-Direttore) del Corriere e/o Direttore Generale (o Vice-direttore Generale) della Rai; se anche qui non si trova un accordo (al primo tentativo), l’AGCOM proseguirà sotto la direzione dell’utente che ricopriva fino a quel momento l’incarico (a meno che questo non abbia già svolto l’incarico per tre volte consecutive – vedi sotto), ad esclusione se questo viene condannato in Tribunale o se rinuncia all’incarico (in tali casi l’AGCOM chiuderà finché la Corte, dopo essersi nuovamente riunita in periodi successivi, non trova un accordo). Il Direttore AGCOM dura in carica tre mesi e può essere rieletto. Se non ci dovesse essere nessun utente disposto a ricoprire tale incarico, l'attività dell’Agenzia sarà sospesa fino a quando non si troverà un nuovo Direttore. Il Direttore AGCOM non può ricoprire la carica di Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di una TV diversa dalla Rai e non può essere Direttore (o co-direttore) o vice-direttore di un giornale diverso dal Corriere della Sera. Se si dovesse verificare questa situazione l'utente dovrà dimettersi da uno dei due incarichi. L’incarico di Direttore dell’AGCOM non può essere rinnovabile per più di tre volte consecutive.
c) Gli strumenti utilizzabili dal Direttore dell’AGCOM sono:
-notifica: è un esposto che rende noti provvedimenti (che dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia) in materia di informazioni (sia cartacee – giornali – che televisive)
-istruttoria: è un processo di indagine e di penalizzazione interna per punire comportamenti illeciti dentro gli organi informativi (sia cartacei che televisivi). Tali provvedimenti dovranno poi essere verificati ed eventualmente confermati dalla Corte Costituzionale di Giustizia.
Primo Firmatario
Thomas
Thomas
Se questo DDL venisse approvato sostituirà il vecchio testo (Regolamentazione della stampa).
Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
DDL costituzionale
daniele barison- Innamorato del forum
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
Allenaza per la libertà propone il seguente EMENDAMENTO:
Aggiunta un articolo
I giornali e le televisioni sono suddivise in tre categorie:
-giornali e televisioni di partito: Sono televisioni e giornali che i partiti richiedono ufficialmente alla Corte e agli organi competenti. I direttori e i vice direttori dei suddetti organi non possono ricoprire altri incarichi nelle TV e nei giornali dello stato.
-giornali e televisioni indipendenti: sono giornali e televisioni che non sono sottoposti a regolamenti di partito e alle funzioni di manifesto di partito. I direttori sono scelti dal direttore precedente.
-giornali e tv di stato: sono giornali e tv, sostanzialmente due, (Corriere della Sera, RAI radiotelevisione italiana), i direttore dei rispettivi organi sono scelti attraverso candidature esaminate dalla Corte Costituzionale, e non possono ricoprire più ruoli nel servizio pubblico di informazione. Possono invece essere già direttori o vice direttori di giornali indipendenti. L'eccezione legislativa avviene nelle televisioni. Un direttore di una tv indipendente o di partito non può ricoprire l'incarico di direttore della Rai
Aggiunta un articolo
I giornali e le televisioni sono suddivise in tre categorie:
-giornali e televisioni di partito: Sono televisioni e giornali che i partiti richiedono ufficialmente alla Corte e agli organi competenti. I direttori e i vice direttori dei suddetti organi non possono ricoprire altri incarichi nelle TV e nei giornali dello stato.
-giornali e televisioni indipendenti: sono giornali e televisioni che non sono sottoposti a regolamenti di partito e alle funzioni di manifesto di partito. I direttori sono scelti dal direttore precedente.
-giornali e tv di stato: sono giornali e tv, sostanzialmente due, (Corriere della Sera, RAI radiotelevisione italiana), i direttore dei rispettivi organi sono scelti attraverso candidature esaminate dalla Corte Costituzionale, e non possono ricoprire più ruoli nel servizio pubblico di informazione. Possono invece essere già direttori o vice direttori di giornali indipendenti. L'eccezione legislativa avviene nelle televisioni. Un direttore di una tv indipendente o di partito non può ricoprire l'incarico di direttore della Rai
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
AzZuRrA ha scritto: Allenaza per la libertà propone il seguente EMENDAMENTO:
Possono invece essere già direttori o vice direttori di giornali indipendenti. L'eccezione legislativa avviene nelle televisioni. Un direttore di una tv indipendente o di partito non può ricoprire l'incarico di direttore della Rai
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perchè solo per le televisioni e non anche per i giornali, semmai per tutti e due... mi sembra un po' troppo ad personam, visti i fatti.
poi quale sarebbe la differenza tra giornale indipendente e gionale di stato... uno può preferire, insultare, discriminare un partito l'altro no?
così distruggiamo il corriere della sera e la rai...secondo me!!
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
cari colleghi consiglio a tutti coloro che presenteranno emendamenti di specificare la parte di legge che questi emendamenti vanno a modificare o ad aggiungere se non fosse così gli emendamenti non potranno essere da me firmati.
ricordo inoltre che ogni emendamento ha bisogno di una VOTAZIONE.
grazie
ricordo inoltre che ogni emendamento ha bisogno di una VOTAZIONE.
grazie
daniele barison- Innamorato del forum
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
la differenza è che uno è del partito, l'altro è fondato da diversi utenti che possono essere di destra e di sinistra, tutti insieme. Le tv hanno una eccezione diversa, perchè sono come aziende, e il direttore generale non avrebbe tempo di dirigere due televisioni, una indipendente o di partito, più una dello stato.PAOLO95 ha scritto:AzZuRrA ha scritto: Allenaza per la libertà propone il seguente EMENDAMENTO:
Possono invece essere già direttori o vice direttori di giornali indipendenti. L'eccezione legislativa avviene nelle televisioni. Un direttore di una tv indipendente o di partito non può ricoprire l'incarico di direttore della Rai
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perchè solo per le televisioni e non anche per i giornali, semmai per tutti e due... mi sembra un po' troppo ad personam, visti i fatti.
poi quale sarebbe la differenza tra giornale indipendente e gionale di stato... uno può preferire, insultare, discriminare un partito l'altro no?
così distruggiamo il corriere della sera e la rai...secondo me!!
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
fate come volete però secondo me è ad personam
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
PAOLO95 ha scritto:fate come volete però secondo me è ad personam
ti riferisci a me immagino
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
a me non piace accusare però... c'è una legge che impedisce ciò arriva una persona che fuole fare una cosa che va contro la legge... quindi proponiamo di togliere tale legge... non mi piace solo come atteggiamento per me la legge potete approvarla, ma è il tipico atteggiamento di berlusconi...
PAOLO95- Il forum è la mia vita
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
daniele barison ha scritto:cari colleghi consiglio a tutti coloro che presenteranno emendamenti di specificare la parte di legge che questi emendamenti vanno a modificare o ad aggiungere se non fosse così gli emendamenti non potranno essere da me firmati.
ricordo inoltre che ogni emendamento ha bisogno di una VOTAZIONE.
grazie
Tutti gli emendamenti sono stati presentati. Se dovessero pervenire emendamenti che non presentano i requisiti necessari non possono essere modificati ora (altrimenti non si applicherebbe il termine dei 2 giorni) e quindi non saranno messi ai voti in Parlamento.
Comunque fino ad ora mi sono sembrati costituzionali tutti gli emendamenti (ad esclusione di quello di sibono sul DDL N.12).
Appena il Presidente avrà verificato la costituzionalità di ogni emendamento metterò ai voti i DDL con relativi emendamenti.
Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
emendamenti su questo DDL costituzionali
daniele barison- Innamorato del forum
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
scusa paolo95 la differenza è che:
giornale indipendente: qui si ha pluralità di informazioni
giornale di stato : è il corriere e quindi si limita a raccontare i fatti
giornale indipendente: qui si ha pluralità di informazioni
giornale di stato : è il corriere e quindi si limita a raccontare i fatti
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Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
Anche in questo caso aspetto prima di aprire la seduta alla Camera che il Presidente della Repubblica verifichi la costituzionalità dell'emendamento di Azzurra.
Re: [DDL N.13][Res Publica]Modifiche al Regolamento stampa
emendamento di azzurra costituzionale.
daniele barison- Innamorato del forum
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