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Corriere della Sera e carriera giornalistica

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Messaggio  DaveChiappucci Mar 10 Mag 2011 - 10:34

Amici di Res, ritengo sia il caso di discutere qualcosa che possa migliorare il forum. Si tratta della situazione giornalistica. Voi sapete bene che ogni utente può scegliere di percorrere la carriera politica o quella giornalistica. Nei fatti, purtroppo, la seconda è pressochè inesistente. Che significa fare una carriera giornalistica? Oggi, non vuol dire niente. Ci sono tanti giornali, di cui moltissimi inattivi, e il giornale "principale" bloccato da regole ferree, talmente ferree da far passar la voglia di scriverci. Il regolamento dice: "Tutti i giornalisti che scrivono per il Corriere della Sera devono rispettare i principi di lealtà politica e non possono scrivere articoli che favoriscono un Partito piuttosto che un altro. In pratica i giornalisti si limiteranno a scrivere articoli riguardanti l’attività politica e parlamentare con la massima obiettività e imparzialità."
In pratica sono vietati i commenti...

Tempo fa alla richiesta di Mike relativa a qualche consiglio per migliorare il forum, feci questo intervento:

Sulla questione giornalistica: allora, anzitutto i giornali inattivi da oltre un mese (dico un mese, ma può essere benissimo scelto un altro periodo) vanno eliminati. Idem per le tv (il periodo dovrebbe essere maggiore perchè immagino che per preparare un tg, fatto bene come quello di Expito, ci voglia molto tempo). Non possiamo essere 30 utenti attivi, 8-9 partiti e altrettanti giornali. Ora, se uno vuole avere un partito ok, ma un giornale da solo no. A parte un brevissimo periodo (prima della chiusura del forum in autunno) i giornali attivi contemporaneamente sono stati non più di 3-4 (anche ora è così).
Perciò: giornale di partito solo a chi supera un ???%, più 2-3 giornali indipendenti (oggi, sicuramente non di più) in cui ognuno scrive ciò che vuole (nei limiti delle regole eh!) con la linea editoriale comunque decisa dal direttore in carica che valuta gli articoli dei collaboratori. Nessuna limitazione in stile corriere della sera da cui tutti se ne stanno ampiamente alla larga. Regole precise per i giornali indipendenti (presenza assidua del direttore, tot articoli al mese, ecc), con direttori decisi trimestralmente da un ente non politico (qualcosa di simile alla corte costituzionale) che valuti seriamente l'impegno profuso, il numero e la qualità degli articoli, pluralità (evitare di avere 3 testate e 3 direttori della stessa parte politica) ecc.

Perciò vi chiedo:

1) Che ne pensate del Corriere della Sera? Non è il caso di agire? Se la scelta del direttore è oculata (è fatta dalla corte costituzionale di giustizia), perchè mettere tanti paletti?

2) Voi cosa pensate relativamente al potenziamento della carriera giornalistica? Non ritenete che la scelta della carriera politica in res sia non solo maggioritaria (praticamente fanno tutti politica...) ma sostanzialmente una non-scelta in quanto non c'è vera alternativa?

Vi ho chiesto un parere, in particolar modo sul primo punto perchè possiamo, attraverso il parlamento, decidere in maniera autonoma. Il secondo punto riguarda di più la struttura del gioco e può dare un'indicazione o un suggerimento, comunque importante, all'Admin.

Io credo che ogni contributo sia importante per migliorare res, perciò vi prego di commentare e porre la vostra idea.
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Messaggio  Saul Mar 10 Mag 2011 - 12:30

Se la situazione del Corriere è questa (è lo è da tempo) per me le soluzioni sono due:
1) Lo si rende identico a qualsiasi altra testata (com'è nella realtà).
2) Lo si cancella per poi riattivarlo con altre regole.

Per quanto riguarda le testate e le tv mi trovi d'accordo, quelli/e inattive si potrebbero cancellare concordando sui tempi.
Sulla carriera giornalistica hai pienamente ragione, io stesso ci provai tempo fa e se avessi molto più tempo magari ci proverei ancora, bisognerebbe cambiare qualcosa.
Posso provare a scrivervi qualche idea tanto per:

1) Potremmo creare un premio, che so il "migliore giornalista del mese" con qualche beneficio, che ora non mi viene in mente, per incentivare la carriera giornalistica
2) Potremmo regolamentare le testate in questo modo: per esempio con una regola che vieti di avere più di un giornale (attivo) per partito.
3) Si potrebbe incentivare la comunicazione tra il master e i giornalisti per la creazione di eventi particolari e/o dichiarazioni.

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Messaggio  mikeguerini Mar 10 Mag 2011 - 16:43

Questione interessante e altrettanto interessanti sono le proposte fatte da Dave e Saul.
Dunque, andando a punti in modo da rendere più leggibili le idee.

Punti in cui sono favorevole
(1) Favorevole alla cancellazione di giornali e tv dopo un tot di inattività. Per i giornali metterei 1 mese, per le tv 2 mesi.
(2) Favorevole alla "quota" di voti per avere un giornale... in questo modo, non si avranno migliaia di piccoli giornaletti creati e usati solamente per due articoli (risparmio di tempo mio e di leggibilità del forum). Propongo un 10% di voti alle ultime elezioni oppure almeno 4 utenti iscritti al partito di appartenenza del giornale.
(3) Favorevole alla libertà dei giornali di partito, sempre rispettando Regolamento e Costituzione
(4) Favorevole alla limitazione di 1 giornale per partito/coalizione
(5) Favorevole alla creazione del premio per i giornalisti. Lo strutturerei in questo modo:
- Il premio per il miglior giornalista sarà indetto ogni 2 mesi
- Tutti i giornalisti di partito/coalizione partecipano di diritto al concorso
- Il vincitore del concorso sarà nominato da una commissione composta dalla Corte Costituzionale e da tutti i direttori delle testate giornalistiche di Res
- Il vincitore sarà per 2 mesi direttore e giornalista del Corriere della Sera, il giornale più prestigioso di Res.
- Il Corriere rimarrà un giornale imparziale nel limite del possibile, con possibilità di esprimere qualche commento (in maniera pacata, moderata e non troppo radicale) in merito a qualsivoglia argomento. Se questa norma venisse violata, la Corte può rimuovere dall'incarico il Direttore.

Sono invece contrario a:
(1) Contrario ai giornali indipendenti oltre il Corriere.
(2) Contrario alla non imparzialità del Corriere, anche se lascerei regole meno ferree
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Messaggio  Thomas Mar 10 Mag 2011 - 18:30

Io sono sostanzialmente d'accordo con il discorso di Dave e alle proposte di Saul e mike. Volevo porre però l'attenzione su tre cose:

1) L'attuale legge in vigore impone massimo 1 giornale per partito. Quindi su questo punto non ci sono problemi.

2) Ogni giornale per poter essere considerato tale deve avere un proprio Regolamento interno. E al momento dei giornali "attivi" c'è l'ha solo "La Repubblica". Quindi gli altri sarebbero "abusivi".

3) Sto preparando una bozza per un DDL di modifica del testo unico sugli organi d'informazione. La mia idea è di trasformare il Corriere da giornale "imparziale" a un giornale "equilibrato e bilanciato" (un giornale cioè con la presenza di notizie reali senza tendenza politica ma la possibilità di esporre editoriali - in maniera "moderata" - che racchiuda un po' tutte le voci degli schieramenti politici). Cioè bisogna fare in modo che il Corriere sia un giornale PLURALE. Terrò conto di tutte queste proposte. Poi quando avrò stilato una prima bozza la mostrerò in Piazza per modificarla e migliorarla (se vorrete) tutti assieme Wink
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Messaggio  mikeguerini Mar 10 Mag 2011 - 19:11

Ho pulito la sezione Giornali, tutti i vecchi giornali sono nel cestino. Per quanto riguarda le altre modifiche occorre fare un ddl?
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Messaggio  sibono Mar 10 Mag 2011 - 20:34

condivido la necessità di modificare la legislazione sulla stampa e tv............... e dove decidere i termini con cui un partito o una coalizione deve gestire un giornale, anche se in linea di massima attualmente il tutto è regolamentato.
Non condivido il fatto della cancellazione immediata di alcuni giornali senza nessun preavviso ed infatti ho mandato un msg privato a mik con la richiesta di rimettere "IL SECOLO" nella sezione giornali con tutti i suoi articoli all'interno anche se è molto che non ci scriviamo nulla.

Io propongo oltre alle testate giornalistiche dei singoli partiti, regolamentati logicamente, anche una testata dove a turno e a scadenze definite tutti possono scrivere un articolo, questo dovrebbe avvenire sul corriere delkla sera ma è vero quello che dice saul e dave che l'attività giornalistica è poco valutata nel forum.
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Messaggio  DaveChiappucci Mer 11 Mag 2011 - 8:21

Leggo spunti molto interessanti:

1) Sui giornali di partito, direi che ci siamo. Non c'è altro da aggiungere.

2) Sono d'accordo che i giornali indipendenti siano fissati ad uno solo. Almeno finchè siamo una trentina di utenti attivi. Però sarà il caso di rivedere la norma in caso gli utenti raddoppiassero (cosa che mi auguro fortemente)

3) Sono favorevole all'istituzione del premio. Ma senz'altro lo separerei dalla nomina a direttore del corriere, la quale non può certo essere un trofeo.

4) Corriere della sera:
- Direttore scelto dalla corte
- Il direttore dovrà dimettersi dal partito e da ogni altra carica (cosa che garantisce più pluralità)
- Il direttore e i "suoi" giornalisti possono scrivere ciò che vogliono (nei limiti della costituzione, ovviamente) ma deve essere garantita pluralità e par condicio

L'ultimo punto è fondamentale. Se il direttore vuole criticare l'operato di un governo o di un parlamentare può farlo, senza giri di parole. Se chiede di scrivere un articolo a Patrick o a Italia (cito loro che sono ai lati più "estremi" del parlamento), i 2 possono esprimersi liberamente, senza cercare una sorta di moderazione. Se si vuol fare un'intervista a un certo politico, perchè no. E' necessario altresì garantire a tutti gli schieramenti di intervenire, a tutte le voci di farsi sentire, ad ogni opinione di venir espressa. Con interviste, richieste d'articoli (ciò ingloba la giusta richiesta di Sibono di far scrivere un pò a tutti) o chiedendo a politici di varia estrazione di diventare giornalisti per il corriere. In sintesi, credo che Thomas abbia centrato un punto importante (anche se siamo dello stesso partito, giuro che non c'eravamo accordati Very Happy ).

- Il direttore dovrà garantire costanza e massima partecipazione. (E' importante!)
- Direttore in carica per 3 mesi e mensilmente riunione della corte per valutare l'operato del direttore e prendere eventuali decisioni, fino alla revoca della carica, in caso di gravi mancanze.


Per rispondere a Mike, credo sia effettivamente necessario un ddl. Non so, però, che tipo di maggioranza ci voglia in parlamento per approvarla, la maggioranza assoluta o i 3/4. In ogni caso, auspico si possa far passare qualcosa di condiviso, con maggioranza anche sopra i 3/4.
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