tesina
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tesina
mi date qualche consiglio sulla tesina che ho fatto?
percorso :
Storia : Il fascism
Geografia : Le colonie fasciste
Musica : La musica fascista
Arte : L’arte fascista
Italiano : Salvatore Quasimodo
Inglese : Anna Frank
Francese : La deuxième guerre mondiale
Scienze : L’energia
Tecnologia : L’energia nucleare
Educazione fisica : la pallavolo
L'ascesa del fascismo (1922/1929)
Le elezioni del 1921 videro l’entrata in parlamento, per la prima
volta, di alcuni deputati fascisti, precisamente 35. Ma non fu un
trionfo per i partiti conservatori, che avevano voluto le elezioni. Il
Partito Socialista aveva perso una parte di elettori, passando dal
32% al 25%, bisogna però considerare che il Partito Comunista
(che era nato dal Partito Socialista) aveva ottenuto il 5%.
Il nuovo governo era presieduto da Ivano Bonomi, che era un ex
socialista. Questo governo tentò una pacificazione tra socialisti e
fascisti, senza però ottenere soddisfacenti risultati. Intanto
Mussolini aveva operato per limare le frange più violente del
fascismo, ma si trattava di una pura operazione di facciata: le
scorribande fasciste continuavano imperterrite. Il movimento
fascista si trasformò in partito: il Partito Nazionale Fascista.
Dal governo Bonomi al governo Facta
Il governo Bonomi intanto ebbe
breve durata e il governo fu
affidato al giolittiano Luigi
Facta. Questo nuovo governo
cominciava non nel migliore dei
modi, era infatti privo di una
precisa identità ed era
politicamente debole. Intanto e il
Partito Socialista si dimostrava
sempre meno compatto. Tanto
che nell’ottobre del 1922, vi fu
un’altra divisione all’interno del
Partito Socialista. Nacque il
Partito Socialista Unitario, che
aveva un’impronta riformista.
La marcia su Roma
Tutto questo giocò a favore dei progetti di Mussolini.
Con la marcia su Roma, del 27 ottobre 1922 e le
dimissioni di Facta, Mussolini assunse il potere di
governo.
La marcia su Roma era stata preparata politicamente
da parte di Mussolini: aveva preso accordi con i
liberali, aveva rassicurato i monarchici (rinnegando il
proprio passato da repubblicano), aveva instaurato
buoni rapporti con gli industriali. Quindi la marcia su
Roma fu un’azione in un certo senso simbolica. Il re
Vittorio Emanuele III se ne lavò le mani. Si rifiutò di
firmare il decreto per la proclamazione dello stato
d’assedio (ovvero far intervenire le forze armate).
Questo atto, anzi, questa mancanza di atto, aprì le
porte al governo di Mussolini. Da parte dei vari partiti
la reazione fu di non preoccupazione. Non vi fu
alcuna forte
reazionepolitica. Il paese guardava agli eventi politici
con un misto di indifferenza e di rassegnazione,
accettando mutamente quella che diventerà una
dittatura.
Politica economica e accordi con la Chiesa
Cattolica
Le operazioni politiche compiute dal
fascismo al potere furono ben accolte
dai poteri forti del Paese. Furono
alleggerite le tasse sulle imprese, il
servizio telefonico fu privatizzato, si
limitò la spesa pubblica con un forte
taglio di dipendenti statali. Qualcosa
come 20.000 licenziamenti, soprattutto
nella categoria dei ferrovieri.
Inoltre il fascismo riuscì a ottenere i
favori della Chiesa cattolica. Il papa
Pio XI (che era stato nominato nel
1922) era un conservatore ed era
soddisfatto del fatto che, col fascismo,
il pericolo rosso era stato allontanato.
Mussolini abbandonò, da parte sua, i
toni anti-clericali che lo avevano in
precedenza caratterizzato e promise al
Vaticano importanti concessioni
Affermazione della dittatura
L'ascesa al potere del fascismo segnò la fine della democrazia. Il
fascismo non rispettò i partiti di opposizione, ma volle annientarli,
costruendo in questo modo una DITTATURA. Il Parlamento, in
sostanza, non aveva più alcun potere.
Venne istituito un nuovo organo di potere: il Gran Consiglio del
Fascismo, che aveva lo scopo di consigliare il governo sulle nuove
leggi e sulle decisioni da prendere. In questo modo, il Consiglio dei
Ministri perdeva di reale capacità decisionale.
Le squadre d'azione vennero trasformate in Milizia Volontaria per
la Sicurezza Nazionale, una specie di nuovo corpo di polizia,
armato, organizzato, al servizio del governo fascista, che aveva
fondamentalmente lo scopo di attaccare chi si opponeva al
fascismo. Da questa Milizia nacquero i Battaglioni Camicie Nere,
una sorta di armata fascistissima e fedele a Mussolini.
La riforma scolastica
Fu nominato ministro della Pubblica Istruzione il filosofo
Giovanni Gentile (intellettuale fedele al fascismo,
naturalmente), il quale varò una riforma scolastica.
Con essa veniva introdotta la religione nelle scuole
elementari, e fu istituito un esame di Stato al termine di
ogni ciclo di studi (questa misura metteva sullo stesso
piano le scuole pubbliche e quelle private, quindi fu ben
accolta dalla Chiesa).
La riforma Gentile segnava fortemente le differenze di
ceto sociale. La scuola era obbligatoria fino alla V
elementare. Se si voleva continuare con gli studi, si
faceva, come oggi, 3 anni di scuola media, quindi si
andava alle scuole superiori. Oppure, dopo le
elementari, si potevano fare 3 anni di avviamento
professionale, dopo il quale si andava a lavorare.
Naturalmente, l'avviamento era per i ceti sociali più
poveri (quindi figli di contadini o di operai).
Le scuole superiori erano o il liceo classico (che
preparava la futura classe dirigenti, quindi per i più
benestanti) o gli istituti tecnici e magistrali (scuole
solitamente frequentate dalla piccola e media
borghesia).
L'assassinio di Matteotti
Nel 1924 si tennero nuove elezioni. I vari
partiti di opposizione si presentarono divisi:
da una parte i socialisti, divisi in due partiti,
dall’altra i comunisti, dall’altra i popolari.
Questo determinò un ulteriore trionfo dei
fascisti, che si erano alleati con i liberali.
Ottennero il 65% de voti.
Il deputato socialista Giacomo Matteotti
denunciò in Parlamento le violenze dei
fascisti contro gli oppositori, mettendo in
dubbio la validità dei risultati elettorali.
La conseguenza di questo suo intervento
fu emblematica: Mattotti venne caricato su
un’auto e ucciso a pugnalate. Il suo
cadavere fu trovato due mesi dopo.
L'aspetto più intransigente e crudo del
fascismo era a questo punto chiaro a tutti.
La secessione dell'Aventino
Questo tuttavia segnò una profonda crisi per il Partito Fascista. I
giornali antifascisti moltiplicarono le vendite. Eppure, da parte
dell’opposizione, anche in questo caso, non vi fu un’azione
politicamente incisiva. L’unica iniziativa fu la cosiddetta secessione
dell’Aventino, con la quale, in sostanza, i partiti di opposizione si
astenevano dai lavori parlamentari. Fu un’azione simbolica di
protesta contro il governo fascista, nella speranza di un deciso
intervento da parte del re. Ma il re, di nuovo, non intervenne. i
partiti alleati al fascismo, i cosiddetti fiancheggiatori, non tolsero
l’appoggio al governo.
Il 3 maggio del 1925 Mussolini tenne un discorso molto chiaro in
Parlamento, dichiarò: “Io assumo, io solo, la responsabilità politica,
morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se il fascismo è stato
un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa
associazione a delinquere.”
Epurazione degli oppositori
Dopo l'assassinio di Matteotti il fascismo assunse un potere
sempre più dittatoriale. Tra il 1925 e il 1927 vennero promulgate le
cosiddette leggi fascistissime. Per mezzo di esse l'opposizione
democratica era annientata.
Giovanni Amendola (che era stato uno dei principali esponenti
della secessione aventiniana) morì in Francia, al seguito di
un’aggressione squadrista. In modo simile morì Piero Gobetti,
giovane liberale di sinistra. Antonio Gramsci fu messo in carcere,
dove morì.
Intanto tutti i movimenti sindacali, se non erano fascisti, vennero
sciolti. Gli unici movimenti sindacali legalmente riconosciuti erano
quelli fascisti.
Le leggi fascistissime
La stampa antifascista fu messa nella impossibilità di lavorare, mentre i grandi
quotidiani di informazione furono costretti a servire la propaganda fascista.
Con una serie di riforme, i poteri del capo di governo furono rafforzati.
Una legge del 1926 proibiva lo sciopero. Fu reintrodotta la pena di morte per i
“reati contro la sicurezza dello Stato”. .
Nel 1928 fu varata una riforma della legge elettorale. In sostanza non vi era più
una scelta possibile tra diversi partiti, ma una proposta di lista unica, che gli
elettori potevano approvare o rifiutare. Insomma, era la fine di qualsiasi forma di
democrazia.
Questo era in sostanza il fascismo: un regime che eliminava la libertà dei
cittadini.
Chi si opponeva al regime fascista, veniva “confinato”, ovvero costretto ad
andare a vivere in paesini sperduti, sorvegliato dalla polizia (un caso famoso è
quello dello scrittore Carlo Levi, che scrisse il romanzo autobiografico “Cristo si
è fermato a Eboli). Per combattere l'antifascismo, venne istituita una polizia
speciale: OVRA (Organizzazione per la Vigilanza e la Repressione
dell'Antifascismo).
Mussolini era definitivamente il duce dell'Italia fascista. Duce, parola che deriva
dal latino “dux”, colui che conduce, colui che guida. Mussolini guiderà l'Italia
lungo il cosiddetto ventennio nero (1922-1943), trascinando il nostro paese in
un'alleanza con la Germania nazista e nel massacro della Seconda Guerra
Mondiale (1939/1945).
percorso :
Storia : Il fascism
Geografia : Le colonie fasciste
Musica : La musica fascista
Arte : L’arte fascista
Italiano : Salvatore Quasimodo
Inglese : Anna Frank
Francese : La deuxième guerre mondiale
Scienze : L’energia
Tecnologia : L’energia nucleare
Educazione fisica : la pallavolo
L'ascesa del fascismo (1922/1929)
Le elezioni del 1921 videro l’entrata in parlamento, per la prima
volta, di alcuni deputati fascisti, precisamente 35. Ma non fu un
trionfo per i partiti conservatori, che avevano voluto le elezioni. Il
Partito Socialista aveva perso una parte di elettori, passando dal
32% al 25%, bisogna però considerare che il Partito Comunista
(che era nato dal Partito Socialista) aveva ottenuto il 5%.
Il nuovo governo era presieduto da Ivano Bonomi, che era un ex
socialista. Questo governo tentò una pacificazione tra socialisti e
fascisti, senza però ottenere soddisfacenti risultati. Intanto
Mussolini aveva operato per limare le frange più violente del
fascismo, ma si trattava di una pura operazione di facciata: le
scorribande fasciste continuavano imperterrite. Il movimento
fascista si trasformò in partito: il Partito Nazionale Fascista.
Dal governo Bonomi al governo Facta
Il governo Bonomi intanto ebbe
breve durata e il governo fu
affidato al giolittiano Luigi
Facta. Questo nuovo governo
cominciava non nel migliore dei
modi, era infatti privo di una
precisa identità ed era
politicamente debole. Intanto e il
Partito Socialista si dimostrava
sempre meno compatto. Tanto
che nell’ottobre del 1922, vi fu
un’altra divisione all’interno del
Partito Socialista. Nacque il
Partito Socialista Unitario, che
aveva un’impronta riformista.
La marcia su Roma
Tutto questo giocò a favore dei progetti di Mussolini.
Con la marcia su Roma, del 27 ottobre 1922 e le
dimissioni di Facta, Mussolini assunse il potere di
governo.
La marcia su Roma era stata preparata politicamente
da parte di Mussolini: aveva preso accordi con i
liberali, aveva rassicurato i monarchici (rinnegando il
proprio passato da repubblicano), aveva instaurato
buoni rapporti con gli industriali. Quindi la marcia su
Roma fu un’azione in un certo senso simbolica. Il re
Vittorio Emanuele III se ne lavò le mani. Si rifiutò di
firmare il decreto per la proclamazione dello stato
d’assedio (ovvero far intervenire le forze armate).
Questo atto, anzi, questa mancanza di atto, aprì le
porte al governo di Mussolini. Da parte dei vari partiti
la reazione fu di non preoccupazione. Non vi fu
alcuna forte
reazionepolitica. Il paese guardava agli eventi politici
con un misto di indifferenza e di rassegnazione,
accettando mutamente quella che diventerà una
dittatura.
Politica economica e accordi con la Chiesa
Cattolica
Le operazioni politiche compiute dal
fascismo al potere furono ben accolte
dai poteri forti del Paese. Furono
alleggerite le tasse sulle imprese, il
servizio telefonico fu privatizzato, si
limitò la spesa pubblica con un forte
taglio di dipendenti statali. Qualcosa
come 20.000 licenziamenti, soprattutto
nella categoria dei ferrovieri.
Inoltre il fascismo riuscì a ottenere i
favori della Chiesa cattolica. Il papa
Pio XI (che era stato nominato nel
1922) era un conservatore ed era
soddisfatto del fatto che, col fascismo,
il pericolo rosso era stato allontanato.
Mussolini abbandonò, da parte sua, i
toni anti-clericali che lo avevano in
precedenza caratterizzato e promise al
Vaticano importanti concessioni
Affermazione della dittatura
L'ascesa al potere del fascismo segnò la fine della democrazia. Il
fascismo non rispettò i partiti di opposizione, ma volle annientarli,
costruendo in questo modo una DITTATURA. Il Parlamento, in
sostanza, non aveva più alcun potere.
Venne istituito un nuovo organo di potere: il Gran Consiglio del
Fascismo, che aveva lo scopo di consigliare il governo sulle nuove
leggi e sulle decisioni da prendere. In questo modo, il Consiglio dei
Ministri perdeva di reale capacità decisionale.
Le squadre d'azione vennero trasformate in Milizia Volontaria per
la Sicurezza Nazionale, una specie di nuovo corpo di polizia,
armato, organizzato, al servizio del governo fascista, che aveva
fondamentalmente lo scopo di attaccare chi si opponeva al
fascismo. Da questa Milizia nacquero i Battaglioni Camicie Nere,
una sorta di armata fascistissima e fedele a Mussolini.
La riforma scolastica
Fu nominato ministro della Pubblica Istruzione il filosofo
Giovanni Gentile (intellettuale fedele al fascismo,
naturalmente), il quale varò una riforma scolastica.
Con essa veniva introdotta la religione nelle scuole
elementari, e fu istituito un esame di Stato al termine di
ogni ciclo di studi (questa misura metteva sullo stesso
piano le scuole pubbliche e quelle private, quindi fu ben
accolta dalla Chiesa).
La riforma Gentile segnava fortemente le differenze di
ceto sociale. La scuola era obbligatoria fino alla V
elementare. Se si voleva continuare con gli studi, si
faceva, come oggi, 3 anni di scuola media, quindi si
andava alle scuole superiori. Oppure, dopo le
elementari, si potevano fare 3 anni di avviamento
professionale, dopo il quale si andava a lavorare.
Naturalmente, l'avviamento era per i ceti sociali più
poveri (quindi figli di contadini o di operai).
Le scuole superiori erano o il liceo classico (che
preparava la futura classe dirigenti, quindi per i più
benestanti) o gli istituti tecnici e magistrali (scuole
solitamente frequentate dalla piccola e media
borghesia).
L'assassinio di Matteotti
Nel 1924 si tennero nuove elezioni. I vari
partiti di opposizione si presentarono divisi:
da una parte i socialisti, divisi in due partiti,
dall’altra i comunisti, dall’altra i popolari.
Questo determinò un ulteriore trionfo dei
fascisti, che si erano alleati con i liberali.
Ottennero il 65% de voti.
Il deputato socialista Giacomo Matteotti
denunciò in Parlamento le violenze dei
fascisti contro gli oppositori, mettendo in
dubbio la validità dei risultati elettorali.
La conseguenza di questo suo intervento
fu emblematica: Mattotti venne caricato su
un’auto e ucciso a pugnalate. Il suo
cadavere fu trovato due mesi dopo.
L'aspetto più intransigente e crudo del
fascismo era a questo punto chiaro a tutti.
La secessione dell'Aventino
Questo tuttavia segnò una profonda crisi per il Partito Fascista. I
giornali antifascisti moltiplicarono le vendite. Eppure, da parte
dell’opposizione, anche in questo caso, non vi fu un’azione
politicamente incisiva. L’unica iniziativa fu la cosiddetta secessione
dell’Aventino, con la quale, in sostanza, i partiti di opposizione si
astenevano dai lavori parlamentari. Fu un’azione simbolica di
protesta contro il governo fascista, nella speranza di un deciso
intervento da parte del re. Ma il re, di nuovo, non intervenne. i
partiti alleati al fascismo, i cosiddetti fiancheggiatori, non tolsero
l’appoggio al governo.
Il 3 maggio del 1925 Mussolini tenne un discorso molto chiaro in
Parlamento, dichiarò: “Io assumo, io solo, la responsabilità politica,
morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se il fascismo è stato
un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa
associazione a delinquere.”
Epurazione degli oppositori
Dopo l'assassinio di Matteotti il fascismo assunse un potere
sempre più dittatoriale. Tra il 1925 e il 1927 vennero promulgate le
cosiddette leggi fascistissime. Per mezzo di esse l'opposizione
democratica era annientata.
Giovanni Amendola (che era stato uno dei principali esponenti
della secessione aventiniana) morì in Francia, al seguito di
un’aggressione squadrista. In modo simile morì Piero Gobetti,
giovane liberale di sinistra. Antonio Gramsci fu messo in carcere,
dove morì.
Intanto tutti i movimenti sindacali, se non erano fascisti, vennero
sciolti. Gli unici movimenti sindacali legalmente riconosciuti erano
quelli fascisti.
Le leggi fascistissime
La stampa antifascista fu messa nella impossibilità di lavorare, mentre i grandi
quotidiani di informazione furono costretti a servire la propaganda fascista.
Con una serie di riforme, i poteri del capo di governo furono rafforzati.
Una legge del 1926 proibiva lo sciopero. Fu reintrodotta la pena di morte per i
“reati contro la sicurezza dello Stato”. .
Nel 1928 fu varata una riforma della legge elettorale. In sostanza non vi era più
una scelta possibile tra diversi partiti, ma una proposta di lista unica, che gli
elettori potevano approvare o rifiutare. Insomma, era la fine di qualsiasi forma di
democrazia.
Questo era in sostanza il fascismo: un regime che eliminava la libertà dei
cittadini.
Chi si opponeva al regime fascista, veniva “confinato”, ovvero costretto ad
andare a vivere in paesini sperduti, sorvegliato dalla polizia (un caso famoso è
quello dello scrittore Carlo Levi, che scrisse il romanzo autobiografico “Cristo si
è fermato a Eboli). Per combattere l'antifascismo, venne istituita una polizia
speciale: OVRA (Organizzazione per la Vigilanza e la Repressione
dell'Antifascismo).
Mussolini era definitivamente il duce dell'Italia fascista. Duce, parola che deriva
dal latino “dux”, colui che conduce, colui che guida. Mussolini guiderà l'Italia
lungo il cosiddetto ventennio nero (1922-1943), trascinando il nostro paese in
un'alleanza con la Germania nazista e nel massacro della Seconda Guerra
Mondiale (1939/1945).
Ospite- Ospite
Re: tesina
non credo ci siano cose errate dal punto di vista storico forse qualche imprecisione nulla di chè.
P.s non mi ricordo le date quindi non ti so dire se sono corrette o meno
P.s non mi ricordo le date quindi non ti so dire se sono corrette o meno
PAOLO95- Il forum è la mia vita
- Numero di messaggi : 1409
Data d'iscrizione : 28.04.10
Età : 29
Località : san benedetto del tronto
Re: tesina
io parlo della forma perchè le date le ho prese dal libro non penso siano sbaglaite ... però che potrei aggiungere?
Ospite- Ospite
Re: tesina
l'avvicinamento di mussolini all'economia socialista/comunista attraverso la creazione prima dell'IMI e poi dell'IRI, l'isolamento dell'Italia dal resto del mondo attraverso la tremenda autarchia e poi puoi passare al corporativismo che danneggio gli operei e favori gli industriali
P.S non aggiungere moltissimo a me all'esame mi hanno fatto parlare mezz'ora di per tutta la tesi facendomi 1 domanda per ogni materia.
P.S non aggiungere moltissimo a me all'esame mi hanno fatto parlare mezz'ora di per tutta la tesi facendomi 1 domanda per ogni materia.
alessimaga- Mod
- Numero di messaggi : 1830
Data d'iscrizione : 15.04.10
Re: tesina
alessimaga ha scritto:l'avvicinamento di mussolini all'economia socialista/comunista attraverso la creazione prima dell'IMI e poi dell'IRI, l'isolamento dell'Italia dal resto del mondo attraverso la tremenda autarchia e poi puoi passare al corporativismo che danneggio gli operei e favori gli industriali
P.S non aggiungere moltissimo a me all'esame mi hanno fatto parlare mezz'ora di per tutta la tesi facendomi 1 domanda per ogni materia.
grazie ale l'aggiungerò ... avete dei consigli per musica? cioè non trovo il movimento di quel tempo
Ospite- Ospite
Re: tesina
non sono d'accordo sul fatto che il fascismo fu solo un regime che eliminava la libertà dei
cittadini; perchè fu molto più e noi non possiamo immaginarcelo perchè non l' abbiamo vissuto.....
cittadini; perchè fu molto più e noi non possiamo immaginarcelo perchè non l' abbiamo vissuto.....
Ospite- Ospite
Re: tesina
bm1995 ha scritto:non sono d'accordo sul fatto che il fascismo fu solo un regime che eliminava la libertà dei
cittadini; perchè fu molto più e noi non possiamo immaginarcelo perchè non l' abbiamo vissuto.....
bm purtroppo ho dovuto parlare da cittadino moderato ne fascista e ne di sinistra .
se potevo parlare da fascista mi sarei messo camicia nera , littorio sul petto e avrei fatto un concertino con faccetta nera xD
Ospite- Ospite
Re: tesina
vedi vincenzo l'hai ammesso tu stesso il fascismo piaceva ai fasciti non ha chi non era moderato o di sinistra
Cmq lasciando perdere quello di musica non so proprio ciò che potresti portare.
Cmq lasciando perdere quello di musica non so proprio ciò che potresti portare.
alessimaga- Mod
- Numero di messaggi : 1830
Data d'iscrizione : 15.04.10
Re: tesina
non ne ho la più pallida idea, di musica non ci capiscon un tubo
alessimaga- Mod
- Numero di messaggi : 1830
Data d'iscrizione : 15.04.10
Re: tesina
xkè di educazione fisica nn metti il bel gesto che hitler fece nelle olimpiadi del 1936?
Ospite- Ospite
Re: tesina
perchè devo seguire quello che abbiamo studiato e il prof mi ha detto porta ciò che vuoi
Ospite- Ospite
Re: tesina
ma nn vel' ha accennato x niente l' argomento il vostro prof di educazione fisica? a noi ce l' ha spiegato tipo x una decina di minuti xò l' ho portato cmq...
Ospite- Ospite
Re: tesina
no ... non ne abbiamo proprio parlato ... nicola tu hai portato il fascismo alla 3 media?
Ospite- Ospite
Re: tesina
no nn ho portuto portare niente xkè i prof nn volevano xò ho gestito gli esami cronologicamente parlando xkè ho iniziato da arte k kiedeva l' argomento a piacere, e ho parlato di una corrente degli anni 20 e 30, poi ho parlato quindi della prima guerra mondiale e del post guerra mondiale, quindi compreso fascismo.. poi tedesco anna frank educazione fisica le olimpiadi 1936 e italiano ungaretti
Ospite- Ospite
Re: tesina
non è che mi puoi dare delle informazioni sull'arte del periodo fascista ( 20-30 )
Ospite- Ospite
Re: tesina
ecco io portai il Razionalismo e x te sarebbe l' ideale! Guarda caso si sviluppa maggiormente tra gli anni 20 e 40 e una opera si kiama casa del fascio (a roma)
Ospite- Ospite
Re: tesina
di musica purtroppo non avvenne molto in italia perchè avvenne in america con il boogie woogie a chicago e le prime composizioni gospel
PAOLO95- Il forum è la mia vita
- Numero di messaggi : 1409
Data d'iscrizione : 28.04.10
Età : 29
Località : san benedetto del tronto
Re: tesina
scusate se mi intrometto...ma Rossini o un compositore lirico italiano non è stato attivo durante il Fascismo? cioè mi ricordo di questo compositore che era emigrato in america e lavorava in america mentre in Italia c'era il Fascismo.PAOLO95 ha scritto:di musica purtroppo non avvenne molto in italia perchè avvenne in america con il boogie woogie a chicago e le prime composizioni gospel
se riesco a ricordare chi cazzo è...perchè è pure uscito durante una conversazione con amici...e me lo hanno detto...troppo studio. non riesco a ricordare il nome.
Ospite- Ospite
Re: tesina
rossini si era del romanticismo per intenderci quello del barbiere di siviglia,
di musica in italia come ho detto non ci fu niente, comunque molti artisti e poeti in quel periodo emigrarono dall'italia perchè non trovavano favorevole la situazione.
l'unico compositore italiano che visse fino al 1945 è pietro mascagni. che compose cavalleria rusticana che però è stata pubblicata nel 1890.
comunque penso che pietro mascagni l'hai fatto perchè e l'ultimo compositore italiano di tipo "classico" dopo venne la musica moderna.
di musica in italia come ho detto non ci fu niente, comunque molti artisti e poeti in quel periodo emigrarono dall'italia perchè non trovavano favorevole la situazione.
l'unico compositore italiano che visse fino al 1945 è pietro mascagni. che compose cavalleria rusticana che però è stata pubblicata nel 1890.
comunque penso che pietro mascagni l'hai fatto perchè e l'ultimo compositore italiano di tipo "classico" dopo venne la musica moderna.
PAOLO95- Il forum è la mia vita
- Numero di messaggi : 1409
Data d'iscrizione : 28.04.10
Età : 29
Località : san benedetto del tronto
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