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Legge n. 904/2010 - Diminuzione costi Parlamento

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Legge n. 904/2010 - Diminuzione costi Parlamento Empty Legge n. 904/2010 - Diminuzione costi Parlamento

Messaggio  mikeguerini Dom 30 Mag 2010 - 18:00

Proposta di legge concernente la diminuzione dei costi del Parlamento


Premessa:
Il debito pubblico italiano è il terzo debito pubblico più alto al mondo e continua a crescere ogni anno a causa di forti sprechi, in particolare nella macchina dello Stato. Con questo DDL io voglio ridurre notevolmente gli sprechi: del Parlamento che ogni anno brucia insieme al Quirinale 2.5 miliardi di €. Il risparmio stimato ammonta a qualche centinaio di milioni, la cifra risparmiata non è completamente valutabile poiché dai bilanci di Camera e Senato non emergono tutte le spese in modo dettagliato e ciò rende difficile valutare l’effettivo risparmio.


Articolo 1: Parificazioni trattamenti economici
I deputati e i senatori avranno lo stesso trattamento economico.

Articolo 2: abrograzioni
a) E’ abrogata l’assistenza sanitaria.
b) E’ abrogato l’assegno di fine mandato.
c) E’ abrogata la tessera per la libera entrata ai cinema e ai teatri.
d) E’ abrogata la tessera per la libera entrata alle piscine e alle palestre.
e) E’ abrogata l’assicurazione infortuni per i parlamentari e i dipendenti del Parlamento ad onere dello Stato.
f) E’ abrogata l’assicurazione sui decessi per i parlamentari ad onere dello Stato
g) E’ abrogato il rimborso per i trasferimenti dei parlamentari dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio.
h) E’ abrogata la tessera per lo spostamento su aereo, nave, strada, metrò, treno per i parlamentari e i) dipendenti del Parlamento ad onere dello Stato.
l) I parlamentari non potranno acquistare francobolli addebitando il costo di tale operazione allo Stato
m) I parlamentari non potranno usufruire delle cliniche, che siano esse pubbliche o private, addebitando i costi allo Stato
n) Gli ex parlamentari non potranno più usufruire dei servizi che il Parlamento offre.
o) Sono abrogati il servizio di ristorazione all’interno del Parlamento e i rimborsi di ristorazione per i parlamentari e i dipendenti del Parlamento a carico dello Stato.
p) Sono abrogati i servizi fotografici per i dipendenti del Parlamento e per gli stessi parlamentari con i costi ad onere dello Stato.
q) E’ abrogato l’insegnamento delle lingue straniere per i dipendenti del Parlamento e per gli stessi parlamentari con i costi a carico dello Stato
r) Sono abrogate le spese di acquisto di libri per la biblioteca del Parlamento
s) Sono abrogati i servizi sanitari situati all’interno del Parlamento ad onere dello Stato e ad uso dei soli parlamentari e dipendenti del Parlamento.

Articolo 3: Modifiche inerenti ai costi di mantenimento dell’attività dei parlamentari
a) L’indennità mensile di ogni singolo parlamentare è di 4.000 mila euro lordi.
b) La Diaria viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965 si decide che il suo ammontare è di 2200,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del parlamentare da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni. È considerato presente il parlamentare che partecipa almeno al 60 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.
La Diaria non è percepita dai parlamentari che già possiedono almeno un abitazione di proprietà a Roma.

Articolo 4: Spostamenti dei parlamentari
a) Ogni singolo parlamentare dispone di un fondo di 14.000,00 € annui per gli spostamenti su nave, su treno, su aereo, su pulman, su metrò. Il parlamentare, qualora si rechi all’estero per ragioni connesse all’attività parlamentare, può richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 1.000,00 euro.
b) I parlamentari non possono disporre di auto blu, almeno che non siano membri dell’esecutivo.
c) I parlamentari non possono usufruire dei voli di Stato almeno che non siano membri dell’esecutivo.

Articolo 5: Modifiche alla spese di comunicazione parlamentare
a) Ai parlamentari non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali.
b) I parlamentari dispongono di una somma annua di 1.500,00 euro per le spese telefoniche. Il parlamento non fornisce ai parlamentari telefoni cellulari.

Articolo 6: Impiegati dei parlamentari
a) Ogni parlamentare potrà disporre di un solo portaborse il quale avrà uno stipendio lordo mensile di 1200,00 € a carico dello Stato.
b) Ogni parlamentare per la segreteria disporrà di un fondo personale di 48.000,00 € annui.

Articolo 7: Assegno vitalizio
a) Ogni singolo parlamentare deve versare mensilmente l’ 8,6 % della propria indennità lorda che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997.
b) L’assegno vitalizio può essere riscosso dal parlamentare solo dopo il compimento dei 65 anni di età
c) L’assegno verrà riscosso con le modalità descritte dallo stesso regolamento.

Articolo 8: Modifiche alle spese di bilancio a carico dello stesso Parlamento
Il Parlamento dispone di un budget per la cancelleria di 600.000,00 € che non può superare, pena il decurtamento delle spese extra dall’indennità parlamentare.

Articolo 9: Destinazione risparmi
La cifra che lo Stato risparmierà con gli articoli 2,3,4,5,6,7,8 verrà destinata per il 70% per il risanamento del debito pubblico e per il 30% alla pubblica istruzione.

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